Più produttivi ascoltando i suoni della natura
Forse non sapete che si può diventare più produttivi ascoltando i suoni della natura, almeno secondo una recente ricerca…
Forse anche voi siete tra coloro che stanno cercando il modo per restare il più possibile rilassati e produttivi sul posto di lavoro; allora sappiate che non servono né training autogeno né yoga o tecniche varie ma bsta semplicemente ascoltare i suoni della natura.
L’umore migliorerebbe e la voglia di fare pure ,non solo grazie agli stimoli visivi, dati per esempio da una bella piantina posizionata sulla nostra scrivania o da una passeggiata nel verde durante una pausa, ma anche con la semplice musicalità tratta dal nostro ambiente circostante.
In un loro studio ancora non pubblicato (che sta per essere esaminato dal Public Health Reports), i ricercatori della University of North Florida hanno incentrato la loro attenzione sul condizionamento esercitato dai suoni della natura sulla fisiologia e psicologia umana, giungendo a conclusioni strabilianti sui loro effetti positivi.
Nel loro test gli studiosi americani hanno sottoposto 40 persone all’ascolto, per 15 minuti di ciascuno, di questi tre differenti suoni – il silenzio, Mozart e le onde dell’oceano – esaminando per ogni soggetto le pulsazioni, la tensione muscolare e lo stress.
Dopo aver raccolto i dati fisiologici e chiesto a ogni partecipante al test di riferire sul proprio stato di stress in seguito a ogni prova, i ricercatori non hanno registrato significativi cambiamenti durante il silenzio o l’ascolto della musica classica, mentre hanno rintracciato un migliore stato psico-fisico, con un minore livello di tensione muscolare e stress e un battito cardiaco meno accelerato, nel corso dei 15 minuti in cui lo stimolo sonoro era rappresentato dallo scroscio delle onde. Un miglioramento che si è presentato inoltre in tempi relativamente brevi, ossia dopo cinque-sette minuti di ascolto del suono della natura.
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Perché allora non riproporre questo modello anche nei nostri tanto affollati, rumorosi e confusionari uffici? Seppur non abbiano studiato i luoghi di lavoro, questo è quanto bisognerebbe fare secondo i ricercatori della Florida, perché l’utilizzo di suoni come quelli della natura, sono in grado di rivitalizzare i più svogliati e depressi impiegati, grazie alla loro capacità di ristabilire le funzioni cognitive indebolite da un’eccessiva mole di impegni e compiti.
Un altro studio statunitense ancora non pubblicato si è concentrato su questi stessi temi. I ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute hanno cercato di capire se gli stimoli acustici in ufficio migliorano o peggiorano la concentrazione dei lavoratori, comparandoli anche ai convenzionali sistemi di rumore bianco (o suono mascherato) attualmente utilizzati. Lo specialista di acustica Jonas Braasch, con la collaborazione della sua studente Alana DeLoach, ha realizzato un test dove 12 persone, poste in un ufficio simulato, sono state chiamate ad ascoltare alternativamente quattro differenti suoni (silenzio, rumore bianco, normale brusio d’ufficio, scorrere dell’acqua) mentre erano impegnate in compiti difficoltosi.
I ricercatori non hanno registrato significative differenze nelle prestazioni, ma la maggioranza dei partecipanti ha affermato di aver provato più piacere e di essersi concentrata meglio quando lo stimolo acustico era rappresentato dal fluire delle acque. Secondo Braasch, la mancata differenza nelle performance è dovuta al fatto che durante un compito molto impegnativo gli individui tendono a prestare poca attenzione a tutto il resto – compreso l’ascolto dei rilassanti suoni della natura – che quindi non riescono ad apportare rilevanti benefici. Tuttavia, in un altro significativo esperimento sempre portato avanti dai due studiosi, è stato dimostrato che l’ascolto di melodie naturali durante le pause di lavoro corrisponde ad un notevole aumento della produttività e delle prestazioni nelle successive ore d’ufficio. Tradotto: il ricorso a questo strumento potrebbe rivelarsi un notevole ausilio nel migliorare l’efficienza lavorativa durante le nostre spesso monotone e noiose giornate trascorse seduti di fronte a un pc. Da Madre Natura arriva quindi un semplice aiuto per migliorare l’umore e il nostro benessere psico-fisico, senza il rischio di distrazioni controproducenti.
Questi due studi, in attesa di una prossima pubblicazione su una rivista scientifica, confermano la credenza comune che la natura ha notevoli poteri ristoratori su noi umani. «I suoni naturali possono fornire un ambiente più confortevole dove la gente può rimanere soddisfatta», spiega Braasch, riferendosi così a una sorta di realtà amplificata, dove risulta più facile e gratificante svolgere i nostri consueti compiti. Senza dimenticare che i suoni della natura potrebbero essere introdotti non solo nei luoghi di lavoro, ma anche in altri posti particolarmente stressanti come gli ospedali.
Creare l’illusione di uno spazio naturale a partire dalla riproduzione dei suoi suoni più piacevoli e aggraziati ci proietta forse in un’altra dimensione e ci fa credere di essere davvero nel bel mezzo di uno splendido paesaggio, e non in un chiuso, affollato e rumoroso ambiente contraddistinto da scrivanie, pc e luci al neon, come quello dei nostri uffici.
Se siete stressati e poco produttivi durante le vostre otto ore al desk, non esitate a riempirvi le orecchie coi rilassanti suoni della natura e lasciatevi trascinare in un mondo di pace e benessere, che anche se irreale vi trasmetterà i suoi straordinari benefici!
Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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