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Tutto sul pluot, il frutto nato dall’incrocio tra albicocca e susina

Varietà, caratteristiche nutrizionali e modalità di consumo

Un ibrido molto particolare è quello nato dall’incrocio tra susina e albicocca, noto anche come pluot. Attraverso un processo assolutamente naturale, è nata questa categoria di frutta (ne esistono tantissime varietà) incredibilmente saporita che ha preso d’assalto il mercato. L’avete mai assaggiato? Scopriamolo insieme in questo speciale!

Tutto sul pluot, il frutto nato dall’incrocio tra albicocca e susina

Pluot, cos’è

Pluot è il nome commerciale attribuito ad un gruppo di cultivar di un ibrido realizzato a fine ‘900 da Floyd Zaiger, della Zaiger’s Genetics.

Si tratta di un incrocio tra una susina e un’albicocca, e per essere più precisi, tre quarti di susina e un quarto di albicocca.

A causa della sua forma, viene anche chiamato “uovo di dinosauro”.

Pluot, pianta

La pianta è una drupacea ottenuta da una ibridazione multipla composta per tre quarti dal susino e per un quarto dall’albicocco.

Si può trovare in natura, in luoghi dove gli alberi di susina e albicocco crescono vicini.

È possibile inoltre impollinare trasversalmente i due alberi, ma non è così semplice: ci vogliono molta abilità, accurata pianificazione e numerosi tentativi per riuscire a creare un albero che produca frutti di qualità superiore.

Significato del nome

Il nome deriva dall’unione fra “plum”, “prugna”o “susina” in inglese, ed “apricot”, il corrispettivo di “albicocca”, sempre in inglese).

La stampa italiana, ha coniato il nome di “prugnocca” che, seppur simpatico, è inappropriato in quanto il nome vero delle varietà di pluot è registrato dal costitutore genetico.

Storia e origini del pluot

Nonostante quanto si possa pensare, il pluot non è un ogm creato in laboratorio, bensì il risultato di una ibridazione tra pianta di albicocca e pianta di prugna effettuata negli anni 80 del 1900 da Floyd Zaiger, coltivatore di frutta californiano.
Alla base del suo operato la volontà di soddisfare i gusti sempre più capricciosi e mutevoli del consumatore finale.

A monte di tutto, ci sono elaborate ricerche di mercato; nel caso del pluot, ad esempio: la scoperta che i ragazzini mangerebbero volentieri a merenda delle albicocche, se solo avessero un gusto un po’ più aspro-acidulo, che i trentenni danno molta importanza al colore e che invece gli anziani adorano la frutta dolce ma con buccia morbida e sottile.

A partire da questi elementi si sceglie l’ albero “madre” e gli si porta il polline maschile. Il processo non è né semplice né rapido, ma frutto di numerosi tentativi ed errori.

pluot

Pluot, frutto

Incrocio tra la susina e albicocca, il pluot è un frutto molto ricercato da consumatori esperti ed esigenti.

Ne esistono tantissime varietà ma, di base, le sue caratteristiche generali sono le seguenti:

  • dimensioni: medio-piccole (simili ad una prugna)
  • forma: tonda o allungata come quella di un’albicocca
  • buccia: liscia e sottile di vari colori in base alle varietà
  • polpa: soda e di colore variabile (dal giallo crema al rosso intenso)
  • sapore: variabile, dal dolce intenso all’aspro-acidulo

Varietà di pluot

La gamma di varietà di pluot è molto ampia e comprende frutti di ogni forma e colore. Vediamone alcune:

  • Gusto Granata: dalla forma allungata e di colore verde, ma rosso all’interno, la sua peculiarità sta nella croccantezza
  • Flavour King: frutti piuttosto piccoli e dal sapore intenso
  • Dapple Dandy: succoso e molto dolce, si annovera tra i primi 5 migliori frutti aromatizzati di tutti i tempi. La buccia è giallo-verdastra con macchie rossastre, mentre la polpa è bianca e rossa
  • Aroma King Pluot: dal sapore dolce e speziato, la buccia esterna è rosso porpora e la polpa cremisi
  • Aroma Queen Pluot: dal gusto molto dolce (ricorda quasi una caramella), ha buccia giallo-verdastra e polpa arancio-ambra
  • Black Kt Pluot: dalla buccia molto scura, ha una polpa soda e sapore dolce. Ha una fioritura extra tardiva, matura infatti a inizio settembre
  • Fall Fiesta Pluot: dolce e succoso, matura a fine settembre. Presenta una buccia blu-nera e la polpa interna è gialla
  • Candy Stripe Pluot: frutto di media grandezza, con buccia striata rosa-giallo, è consistente e succoso. Ha un delizioso sapore aspro se viene raccolta a fine luglio / inizio agosto, lasciandolo appeso all’albero altre due o tre settimane diventa molto più dolce
  • Splash Pluot: varietà piccola, tonda e a forma di cuore, ha buccia rosso-arancio e polpa aranciata molto dolce
  • Geo Pride Pluot: dalla pelle rossa e la polpa gialla, ha un sapore prevalentemente dolce con retrogusto aspro acidulo
  • Aroma Supreme Pluot Interspecific Plum: frutto di media grandezza, moderatamente consistente, dalla polpa succosa color bordeaux così deliziosa da essere stata definita “suprema”
  • Crimson Royale Pluot: di forma allungata, somiglia a un’albicocca. La buccia è però rossa piccante e la polpa dolce e arancione. Il gusto ricorda una complessa miscela di aromi di mela e prugna
  • Flavorosa: di medie dimensioni, ha buccia viola scuro e polpa rossa. Il sapore è molto concentrato e la polpa piuttosto succosa
  • Coparose: di forma allungata, la buccia esterna è liscia e vira dal giallo al rosso, mentre la polpa interna, soda e dorata, ha un sapore non troppo dolce
  • Dapple Jack Pluot: il frutto più dolce della varietà Dapple. Somiglia a Dapple Dandy ma ha la pelle screziata dal rosso al verde e la polpa rossa. Il sapore è estremamente dolce
  • Flavour Jewel Pluot: frutto di media grandezza a forma di cuore, con buccia lucida color rosso rubino e polpa interna bionda, soda e dolce

Come si mangia

A seconda della varietà, il sapore va dal dolce esagerato all’aspro e al piccante. Si mangia al naturale, ben lavato sotto l’acqua corrente, oppure lo si può utilizzare per arricchire salse o come dolcificante. Originale affettato nelle insalate.

Conservazione

Conservare in frigorifero, a maturazione avvenuta, riporre i frutti in un sacchetto di carta chiuso a temperatura ambiente.

Pluot, calorie

100 gr di prodotto apportano circa 44 calorie così costituite:

  • 10,84 gr di carboidrati
  • 0,75 gr di proteine
  • 0,28 gr di grassi

Pluot, proprietà

Costituisce una delle migliori fonti naturali di vitamina A, essenziale per la salute della pelle e delle mucose.

Ma non solo, ecco tutte le altre sue proprietà:

  • privo di grassi saturi
  • non contiene sodio
  • alto contenuto di vitamina C
  • buona fonte di potassio
  • non contiene colesterolo

pluot

Pluot, coltivabilità

Non si tratta di una pianta semplice da coltivare in giardino. Non è infatti possibile coltivare solo un albero di pluot; come minimo serve un altro albero di pluot o prugna per l’impollinazione.

Per chi volesse cimentarsi in questa sfida, le opzioni praticabili sono le seguenti:

  1. piantare due alberi (delle giuste varietà), anche molto vicini per farli crescere come se fossero un singolo albero a due tronchi
  2. acquistare un albero multiinnesto, che ha più di una varietà di pluot sul suo portainnesto
  3. procedere con l’innesto di un ramo impollinatore nel tuo albero di pluot

Clima ed esposizione

Una volta piantati gli esemplari, il fattore fondamentale per la buona crescita e il loro sviluppo è il clima.

Il clima ideale, dove i frutti crescono meglio, è quello delle località interne della California del sud, che presenta inverni particolarmente miti.

Situazione climatica un po’ difficile da trovare in Italia.

Pluot in cucina

Si mangia al naturale, come un semplice frutto, a merenda o a fine pasto, ben lavato sotto l’acqua corrente. Sempre come un qualsiasi frutto, lo si può inoltre tagliare a tocchetti per arricchire una bella macedonia di frutta fresca oppure, per un utilizzo più originale, a fettine sottili in insalata.

Cotto, è perfetto per arricchire salse e/o come dolcificante.

In generale, trattandosi dell’unione di susina e albicocca, ci si può sbizzarrire nella preparazione di ricette che abbiano come ingrediente uno di questi 2 frutti.

Vediamo qualche esempio.

Torta morbida di Pluot

Ingredienti

  • 300 gr di farina
  • 3 uova
  • 400 gr di pluot a pezzi
  • 170 gr di zucchero
  • 100 ml di latte
  • 80 gr di olio di semi
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • scorza di 1 limone
  • zucchero a velo (q.b.)

Procedimento

Lavorare le uova con lo zucchero e, poco alla volta, aggiungere l’olio di semi e la farina setacciata.
Amalgamare bene e proseguire unendo i restanti ingredienti: latte, lievito e scorza di limone.

Infarinare i pluot, precedentemente lavati e tagliati a tocchetti (tenerne da parte qualcuno per la decorazione finale) ed incorporarli all’impasto.

Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata, decorare con qualche fettina sottile di pluot e cuocere in forno ventilato a 180° per 40 minuti circa.

Far raffreddare, spolverare con lo zucchero a velo e servire.

Confettura di Pluot

Ingredienti

  • 1 kg di pluot
  • 500 gr di zucchero
  • 1 limone (succo e scorza)

Procedimento

Lavare bene i pluot, ridurli a tocchetti e metterli in una casseruola bella capiente ( meglio se antiaderente e con fondo spesso).

Unire lo zucchero e far cuocere a fiamma bassa per circa 2 ore, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.

Versare in vasetti sterilizzati lasciando 1 cm dall’orlo. Chiudere ermeticamente e conservare i vasetti in luogo fresco ed asciutto.

Utilizzare a piacimento, a colazione sulle fette biscottate o per farcire una bella crostata.

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Ultimo aggiornamento il 10 Marzo 2021 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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