Portare il cane in ufficio per lavorare meglio
Diverse ricerche evidenziano un aumento della produttività ed un clima più disteso
Migliore amico dell’uomo e instancabile dispensatore di affetto, il cane potrebbe rappresentare una risorsa per gli umani anche sul posto di lavoro. Proprio così, portare il cane in ufficio migliora il clima e favorisce la produttività. Secondo alcuni studi statunitensi, infatti, la presenza del cane in ufficio consentirebbe una sorta di pet therapy aziendale.
Sommario
Portare il cane in ufficio
Può essere un’esperienza positiva, ma richiede pianificazione, responsabilità e rispetto per tutti. Non tutte le situazioni o le razze canine sono adatte a questo ambiente.
È un’esperienza consigliabile per migliorare l’atmosfera e, a volte, la produttività, ma ci sono anche delle controindicazioni.
Alcune aziende già incoraggiano la presenza dei cani, altre invece lo vietano espressamente o regolamentano la cosa in maniera stretta.
Molto dipende anche dalla personalità del cane, che deve essere socievole, calmo, ben addestrato e non aggressivo. Deve saper gestire la presenza di persone senza stressarsi o creare disturbo.
Anche per l’ufficio ci sono delle indicazioni di massima. Deve essere un ambiente sicuro e adatto al cane, con spazio sufficiente per muoversi e senza presentare pericoli.
In oltre, è importante considerare che la presenza di un cane può creare problemi ad alcuni, per esempio colleghi allergici ai cani o che ne hanno paura.
L’ideale sarebbe uno spazio dedicato ai cani, ma non sempre è possibile. In un open space, è importante che il nostro amico peloso abbia un suo spazio definito, dove possa riposare senza essere disturbato. L’azienda dovrebbe fornire ciotole per acqua e cibo, e assicurarsi che l’ambiente sia pulito e igienico.
Se ovviamente siete un professionista con un ufficio proprio, e magari nessun collaboratore, la presenza di un cane è consigliata, perché non crea problemi a nessuno. L’unico aspetto, è da considerare la visita di clienti, corrieri, fornitori, per cui è bene prevedere una stanza separata per non creare problemi a chi arriva.
I vantaggi di portare il cane in ufficio
Tra gli effetti benefici prodotti dallo scodinzolare di Fido tra le scrivanie si annoverano l’aumento della produttività, la diminuzione delle assenze per malattie e il decremento di situazioni di mobbing.In linea generale, la possibilità di tenere un cane in ufficio consentirebbe la distensione del clima lavorativo e l’allentamento di tensioni tra colleghi.
L’ambiente di lavoro, in tal modo, diventerebbe più accogliente inducendo i dipendenti ad una maggiore tolleranza alle inevitabili frustrazioni che possono verificarsi.
Non è un caso se negli Stati Uniti già il 17% delle aziende (Fonte: ICTBusiness.it) approva la possibilità di portare il cane in ufficio.
Quali controindicazioni per il cane in ufficio
Nell’ambiente di lavoro ci possono essere situazioni in cui non sempre è positiva la presenza di un cane:
- Allergie e fobie: alcuni impiegati potrebbero essere allergici al pelo del cane o avere paura dell’animale, creando disagio o problemi di salute
- Distrazione e interruzione del lavoro: il cane potrebbe distrarre i colleghi o interrompere il lavoro con i suoi movimenti, abbai o richieste di attenzione
- Danni alla proprietà: l’animale potrebbe danneggiare mobili, attrezzature o oggetti personali dei colleghi
- Conflitti tra colleghi: si possono creare conflitti tra colleghi, se ci sono opinioni divergenti sulla sua presenza in ufficio
- Problemi di responsabilità: in caso di incidenti o danni causati dal quattrozampe, potrebbe essere difficile stabilire la responsabilità
D’altra parte è vero che non tutti i cani possono essere in grado di sopportare gli stimoli che un ambiente lavorativo può presentare.
- Stress e ansia: un ambiente lavorativo, con i suoi rumori, le persone sconosciute e la continua attività, può essere stressante per alcuni cani, soprattutto quelli più timidi o ansiosi. Possono manifestare comportamenti indesiderati come abbaiare eccessivamente, mordere oggetti o fare i bisogni in luoghi inappropriati.
- Mancanza di stimoli e attività fisica: se il cane trascorre la maggior parte del tempo in ufficio, potrebbe non ricevere sufficienti stimoli fisici e mentali, con conseguente noia e frustrazione. E questo può portare a comportamenti distruttivi o a problemi di salute.
- Difficoltà di socializzazione: se l’animale è sempre in ufficio con lo stesso proprietario, potrebbe avere difficoltà a socializzare con altri cani e persone, diventando eccessivamente dipendente dal proprietario o mostrando timidezza o aggressività verso gli estranei.
- Rischio di incidenti: un ufficio può presentare pericoli come cavi elettrici, oggetti che possono essere ingeriti o porte che possono chiudersi accidentalmente.
- Problemi di igiene: anche il pet più educato può avere incidenti o perdere pelo. È importante garantire un’adeguata pulizia e igiene per evitare problemi di allergie o disagio per i colleghi.
Le razze più adatte per stare in ufficio
Non esiste una razza ideale per l’ufficio, ma alcune sono generalmente più adatte per il loro temperamento calmo e adattabile. Alcuni esempi includono:
- Cavalier King Charles Spaniel
- Barboncino
- Maltipoo
- Labrador Retriever
- Golden Retriever
- Carlino
- Maltese
- Bulldog francese
- Setter inglese
- Setter irlandese
Si deve anche considerare che non tutte le razze di cani sono adatte a questo ambiente. Alcune necessitano di spazi e attenzioni che possono essere difficilmente compatibili con un ambiente lavorativo.
Cosa dice la legge sul cane in ufficio
In Italia è normata la presenza dei cani nei luoghi ed edifici pubblici (obbligo di guinzaglio di max 1,5 m e museruola da portare con sé), ma non esiste una legge specifica che vieti o regoli la presenza dei cani in ufficio.
Il Codice Civile contiene solo delle norme che riguardano la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 2087), perciò è vietato portare animali da compagnia in ospedale ed una fabbrica dove avvengono lavorazioni ad alto rischio.
La decisione spetta al datore di lavoro, che può stabilire delle regole interne. È importante che la presenza del cane non crei problemi di igiene o sicurezza. L’importante è che il padrone si impegni a mantenere la pulizia dell’animale e del posto in cui si trova, usando il materiale necessario a garantire l’igiene in caso in cui il cane sporchi (feci, urina, pelo, bava).
In Austria, per esempio è previsto portare il cane al lavoro, ma sia il cane che il suo padrone devono ricevere un apposito patentino per certificare l’idoneità della coppia a lavorare insieme in ufficio.
In altri Paesi europei è consentito senza regole specifiche, per cui molte aziende, in genere multinazionali, hanno definito la loro policy in materia. Nel Nord Europa le aziende sono più pet friendly ed hanno politiche specifiche perchè riconoscono che la loro presenza crea un ambiente di lavoro più rilassato.
Come comportarsi con chi porta il cane
Chi porta un cane deve rispettare le regole stabilite dall’azienda, ma chi subisce la presenza del piccolo amico peloso, dovrà attenersi ad un comportamento adeguato all’interazione con un animale.
Non tutti i cani amano essere accarezzati o avvicinati da estranei, quindi è sempre meglio chiedere al proprietario prima di interagire con il suo quattro zampe.
Se la presenza dell’animale crea problemi di igiene, sicurezza o disturbo, è importante segnalarlo al proprietario o al responsabile delle risorse umane.
Se pensate agli uffici in Italia sarebbe possibile una tale convivenza? A voi l’ardua risposta!
Altri strani animali
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Ultimo aggiornamento il 25 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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Se l’animale e’ educato il padrone dovrebbe poterlo portare con se a lavoro. Non vedo niente di male a tenere un cane in un negozio o in un ufficio, anzi, puo’ essere un utile distrazione per le pause e l’animale non e’ lasciato da solo a casa per ore e ore.. sarebbe un atto di civilta’…
Ho lavorato in Germania in diverse società in cui alcuni dipendenti (e a volta anche gli amministratori) portavano il cane al lavoro, e devo dire che questi non hanno dato fastidio a nessuno. Penso però che sia fondamentale la buona educazione dei cani, che in Germania è ferrea. Unico appunto: sono sempre in crescita le allergie verso i cani, e questo può comportare un problema non indifferente.