Pomodoro: ricco di vitamine è il principe della cucina italiana, ma non solo
Conoscete le tante proprietà del pomodoro? Un alimento ricco di elementi benefici come vitamine e betacarotene, con capacità antiossidanti, oltre che protagonista indiscusso di tante ricette della dieta mediterranea.
Sommario
Le numerose applicazioni e proprietà di questo frutto ne fanno uno dei più noti e apprezzati ingredienti della cucina naturale e dell’alimentazione sana.
In realtà in alcune regioni del Sud America non aveva un uso alimentare ma solo ornamentale perché lo si riteneva tossico a causa della solanina, fu dopo il suo arrivo in Europa che si iniziò a farne uso in cucina, prevalentemente sotto forma di sughi, salse di accompagnamento ad altri cibi come pesce e uova, per poi passare anche alla pasta.
Il pomodoro è un frutto
Il pomodoro (nome botanico solanum lycopersicum) è originario del Sud America ed appartiene alla famiglia delle solanacee, come le patate e le melanzane.
Molti si chiedono se sia un frutto o una verdura. Dal punto di vista tecnico, o botanico che dir si voglia, è un frutto. Infatti contiene semi, come pure il peperone o il cetriolo, tutte verdure che dovrebbero essere considerate come frutti.
Classificazioni inferiori successive e varietà
Si è adattato molto bene al clima dei Paesi del Mediterraneo, dove è coltivato come pianta annuale e in seguito a vari innesti ha preso il suo caratteristico colore rosso, mentre in Sud e Centro America vegeta perennemente ma con la buccia gialla, da qui il suo nome italiano di pomo d’oro.
In Italia ce ne sono diverse varietà.
Il più conosciuto è quello di San Marzano (DOP). È prodotto nell’agro nocerino-sarnese, in provincia di Salerno, ed è il più adatto per fare pelati e conserve. Poi abbiamo i pomodori di Pachino, tipici della Sicilia, i sorrentini, rugosi e polposi, i piccoli ciliegini, che sono cavi all’interno.
Esiste anche il pomodoro giallo. Lo producono a Castelfiorentino. E non dimentichiamo il perino, dalla tipica forma allungata, adatto alle insalate, e il cuore di bue, verde-ross, grosso e dalla buccia spessa, che presenta delle larghe costolature.
Proprietà
Ricchi d’acqua (ne contengono al 94%), hanno poche calorie (17 per 100 gr) e contengono numerose vitamine del gruppo B, C e D, oltre alla vitamina E. Una sostanza di cui sono particolarmente ricchi è il betacarotene, importante per il benessere e la salute della pelle e della vista.
Hanno proprietà antiossidanti, grazie al licopene, che è anche sostanza antitumorale particolarmente efficace nel contrastare i tumori alla prostata e la cui quantità sembra essere maggiore nella salsa piuttosto che nel pomodoro fresco e crudo. Il licopene inoltre conferisce al pomodoro il classico colore rosso, mentre la maggior presenza di betacarotene è responsabile del colore del pomodoro giallo, maggiormente diffuso in passato che al giorno d’oggi. Quest’ultimo possiede un sapore più dolce e delicato.
Inoltre, i pomodori sono rimineralizzanti, per la notevole componente minerale: ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio oltre ai nitrati.
Sono un ortaggio diuretico e lassativo, rinfrescano e depurano, eliminando le scorie in eccesso, per questo sono perfetti nei centrifugati detox, grazie soprattutto alla presenza di zolfo, dalle spiccate capacità disintossicanti.
I pomodori stimolano la digestione per la presenza di acidi organici, attivano la salivazione e diminuiscono il pH dello stomaco.
Le fibre della buccia stimolano la motilità intestinale, e aiutano in caso di stitichezza ed intestino pigro.
Coltivazione
Si possono facilmente coltivare pomodori sia in in piena terra che in vaso. Tutto quello di cui hanno bisogno è caldo e sole, riparo dal vento, ed un terreno ricco di nutrimenti, neutro e ben drenato. E, non da ultimo, di sostegni per la pianta.
In serra può essere seminato già in gennaio, trapiantato a fine febbraio e raccolto a maggio. Si può seminare in pieno campo solo con temperature miti, da maggio a settembre, in una miscela di terra e sabbia fertilizzando poi con terricci poveri di azoto.
In vivaio scegliete piantine di almeno 15 cm con stelo del diametro di una matita, meglio se fiorite.
Quando le trapiantate ricordatevi che la base deve essere interrata per alcuni centimetri, per favorire la formazione di un buon apparato radicale.
Quando cresce s’ingrandisce molto. Dunque, non avvicinate troppo le piantine, lasciate circa 50 cm una dall’altra (e tra le fila lasciate 80 cm) e sistemate subito dei tutori alti fino a 1 metro e mezzo.
Irrigate regolarmente senza bagnare direttamente le foglie, che potrebbero attirare funghi e muffe, per garantire un buono sviluppo dei frutti e pacciamate bene il terreno.
Di tanto in tanto tagliate i germogli laterali che si sviluppano nelle ascelle delle foglie, quando superano i 5 cm di lunghezza. Questa operazione permette di concentrare la linfa nei frutti.
Tenete le piante lontano dalle patate, inclini, come i pomodori, alla muffa.
Quando i frutti cominciano a diventare rossi, non innaffiare più le piante e in pochi giorni vi godrete un bel raccolto mattutino.
Controindicazioni
A causa degli acidi organici contenuti in buone quantità, è però sconsigliato ai soggetti che soffrono casi di gastrite e acidità di stomaco, che dovrebbero limitarne il consumo.
Inoltre, la presenza di solanina solo nel pomodoro acerbo e nelle sue foglie, rende inadatto il suo consumo quando è in questa fase. Va mangiato maturo.
Utilizzi in cucina
Questa verdura ha una larghissima diffusione nella cucina, soprattutto mediterranea, ed è utilizzato cotto in diverse preparazioni come zuppe, sughi, sulla pizza e in condimenti vari, sia crudo in insalata o sottolio, che seccato o candito, ottima ad esempio anche la famosissima pappa al pomodoro.
Si prepara anche un cocktail con il succo di pomodoro assieme a vodka, tabasco e limone, conditi con sale e pepe: il Bloody Mary.
Le calorie
Come tutti gli ortaggi sono poveri di calorie. Nello specifico in 100 gr di pomodori si trovano 17 kcal che si consumano in 1 minuto di nuoto o di corsa moderati.
Ricetta del pomodoro confit
Meglio usare dei pomodorini, che sono più dolci, oppure varietà piccole come i perini e i datterini, o anche i San Marzano, purché sodi e non troppo maturi.
- 250 gr di pomodorini
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- sale e pepe
- olio extra-vergine d’oliva
Preparazione. Tagliate a metà i pomodorini e disponeteli sulla teglia foderata di carta da forno con la parte piatta verso l’alto.
Irrorateli con olio e zucchero, e se volete con del timo tritato, e aggiustate di sale e pepe. Cuocete in forno a 140° per 2 ore o finché saranno leggermente scuri sui bordi laterali.
Come fare i pomodori secchi
Segliete quelli allungati, maturi, ma sodi, ideali sono i San Marzano e i pomodorini.
Preparazione. Dopo averli lavati e asciugati, tagliateli a metà e sistemateli con la parte piatta all’insù su una gratella. Conditeli con sale.
Se è estate, potete esporli tutto il giorno al sole, coprendoli di sera, per 8-9 giorni, girandoli alla fine del quinto giorno.
Quando sono pronti, devono aver perso l’acqua e ridursi della metà, lavateli con una soluzione di acqua e aceto e asciugate per altri due giorni al sole. Riponete in vasetti di vetro coprendoli con olio extravergine di oliva, spicchi di aglio e timo.
In alternativa, potete usare forno o essiccatore.
In forno vanno conditi anche con lo zucchero e fatto cuocere a 100° per 4 ore ma resteranno più morbidi. Nell’essiccatore vanno messi per circa 16 ore senza condirli.
Ricetta dei pomodori ripieni
Possono essere ripieni con vari ingredienti, e serviti sia freddi che caldi, e possono essere un secondo, un contorno o un antipasto. In genere la farcia non è di carne ma vegetale. Dalla velocissima maionese e capperi ad una più elaborata con il riso e le verdure, dal formaggio filante al classico pangrattato arricchito da acciughe e capperi. Non c’è che la fantasia a suggerire il ripieno più adatto, anche in base a quello che c’è in dispensa e agli avanzi.
Per prepararli occorre comunque usare una varietà tonda, i ramati, i ciliegini ed i perini andranno benissimo. Sceglieteli piuttosto sodi, e non troppo maturi, e nei più grandi potete usare anche la calotta.
Preparazione. Con un cucchiaio scavateli della polpa che potete tenere da parte per il ripieno. Poi salateli e metteteli a scolare capovolti per circa 15 minuti, il tempo appunto di preparare la farcia. Riempiteli e passateli in forno se la ricetta lo prevede.
Caprese di pomodoro e basilico
Questo è il più semplice e classico piatto estivo italiano. Scegliete dei bei pomodori ramati ben maturi ma sodi e tagliateli a fette. Tagliate a fette la mozzarella, disponete sul piatto e guarnite con foglie di basilico fresco. Condite con olio, sale e pepe. Più veloce di così!
Ed è anche molto leggero e con poche calorie. Ideale per un pranzo al mare dunque.
Utilizzi in cosmetica
Parlando di pomodori non possiamo scordare che sono ottimi anche per la cura della pelle, grazie alle loro proprietà riacidificanti, lenitive, sebo-equilibranti, leviganti e anche antirughe. Questo ortaggio si usa soprattutto nelle maschere e nei trattamenti dopo sole.
Maschera per pelle grassa al pomodoro e basilico
Ecco una ricetta per una maschera al pomodoro e basilico (da non mangiare!) dall’azione rinfrescante e lenitiva per pelli grasse e sensibili. Ingredienti:
- 1 pomodoro maturo
- 2 cucchiai di argilla bianca finissima (caolino per uso interno)
- 2 foglie di basilico fresco
- 1/2 cucchiaino di olio extravergine di oliva
Preparazione. Nel mixer riducete in pappa il pomodoro privato della pelle con basilico e olio. Aggiungete l’argilla e frullate ancora finché il composto risulta cremoso e omogeneo. Applicate una volta a settimana e lasciate in posa massimo 25 minuti. Risciacquate con acqua tiepida.
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Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2018 da Rossella Vignoli
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