Salute naturale

Tutto quel che c’è da sapere e da fare in caso di puntura di insetti

Sintomi, rimedi naturali e possibili conseguenze anche gravi

In questo articolo analizzeremo quello che c’è da sapere e come comportarsi in caso di puntura di insetti. A tutti, non solo in estate, capita di venire punti da qualche insetto e di solito, si tratta di una seccatura che provoca solo un gran prurito, ma poi, il tutto si risolve spontaneamente nel giro di qualche ora. Tuttavia, quando si viene punti da un insetto è opportuno non sottovalutare mai la situazione. Anzitutto, perché non si può essere sicuri che si tratti solo di una comune zanzara. Esistono infatti altri insetti che possono provocare reazioni e malesseri più gravi, se non addirittura vere e proprie reazioni allergiche. In questi casi, è bene quindi intervenire nella maniera più corretta e tempestiva.

Tutto quel che c’è da sapere e da fare in caso di puntura di insetti

Ecco quindi una pratica guida su come riconoscere, prevenire e curare le punture di insetto.

Come riconoscere la puntura di un insetto?

Quando si viene punti da un insetto, in genere, la zona prossima alla puntura appare arrossata, un po’ gonfia e fa prurito. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una cosa del tutto innocua, specie se si tratta di una comune zanzara. La situazione si risolve spontaneamente quindi nel giro di poche ore, massimo 1-2 giorni.

Una reazione più estesa, invece, si presenta nel momento in cui l’area di gonfiore supera i 4 cm e i sintomi evidenti tendono ad aggravarsi nei 2 giorni successivi al contatto con l’insetto. In questi casi, per la completa risoluzione, bisogna attendere circa 10 giorni.

Esistono poi reazioni più gravi, con orticaria, eruzione cutanea e angioedema. Nei casi più gravi di allergia si può verificare anche un grave calo pressorio o, addirittura, lo shock anafilattico.

Quali sono gli insetti che pungono?

Quando si viene punti da un insetto, si tende a pensare immediatamente ad una zanzara. Soprattutto in estate. In realtà, però, di insetti ne esistono migliaia. Per capire da quale insetto siamo stati punti, bisogna quindi osservare come si presenta la zona del morso e i sintomi che compaiono. Qui di seguito andremo a prendere in esame i casi più comuni.

Zanzara

La sostanza iniettata dalle zanzare provoca un pomfo arrossato che dà prurito.
Le reazioni variano da persona a persona. In alcune, infatti, i pomfi possono essere molto grossi.

Pappataci

Spesso confusi con le zanzare, i pappataci possono trasmettere varie patologie all’uomo e agli animali, facendo da vettore di virus, batteri e parassiti. Agiscono perlopiù di notte e, in genere, sugli arti inferiori. Le punture dei pappataci provocano arrossamenti estesi, prurito, rigonfiamenti e spesso anche dolore.

Ape o vespa

Cominciamo col dire che la vespa è un insetto particolarmente aggressivo. Può infatti pungere più volte lo stesso soggetto perché, a differenza delle api, non lascia conficcato il pungiglione nella pelle. Al contrario, l’ape lascia spesso il pungiglione che va estratto al più presto utilizzando una pinzetta disinfettata.

Se la puntura non provoca alcuna reazione allergica, i principali sintomi sono gonfiore, bruciore intenso e forte prurito nella sede della puntura. L’area può gonfiarsi ulteriormente nelle 24 ore successive. Nei soggetti sensibili, le punture di api e vespe possono però provocare anche una reazione allergica. In questo caso, i sintomi sono gli stessi appena descritti, ma estesi a una zona più ampia. Inoltre, possono comparire anche altri sintomi sistemici come edema delle labbra e delle palpebre, nausea, vomito, difficoltà alla deglutizione, febbricola, palpitazioni e astenia. Infine, nei casi più severi, può svilupparsi uno shock anafilattico.

Ragno

Di solito, i ragni domestici non provocano grandi problemi. Esistono però alcune specie di ragni il cui morso è altamente pericoloso per l’uomo. A tal proposito ricordiamo il ragno violino, presente per lo più in Sardegna, Sicilia e sulle isole minori; la tarantola, presente in centro e sud Italia; e la vedova nera, diffusa in tutto il centro, sud Italia e nelle isole. In presenza di necrosi dei tessuti e/o sintomi neurologici, bisogna recarsi immediatamente al Pronto Soccorso o, meglio ancora, in un Centro antiveleni.

Zecca

Nel caso della zecca non è corretto parlare di morso. La zecca, infatti, si insinua sotto la cute della sua vittima e comincia a succhiare il sangue emettendo veleno.
Una volta che ci si accorge della sua presenza, è fondamentale rimuoverla subito e poi monitorare eventuali sintomi postumi. Le zecche possono fare da vettori di gravi patologie, come la Malattia di Lyme o l’Encefalite da zecca.

Morso di pulce

Di solito, le pulci aggrediscono i nostri animali domestici. Sull’uomo, possono però annidarsi nei capelli o mordere gambe e braccia. Provocano pruriginose reazioni cutanee su cui applicare del ghiaccio o delle pomate al cortisone per uso topico.

Puntura di insetti, cosa fare

Quando si viene punti da un insetto, per prima cosa, è fondamentale evitare di grattarsi, soprattutto con le mani magari sporche.

In caso di punture di un insetto con pungiglione, come ad esempio l’ape, rimuoverlo immediatamente con una pinzetta disinfettata. Successivamente, lavare subito con acqua e sapone ed applicare del ghiaccio per recare sollievo.

Nel caso di una puntura d’insetto più generica, e senza pungiglione, ecco cosa fare:

  • disinfettare la puntura con acqua ossigenata
  • fare impacchi con acqua fredda o ghiaccio
  • applicare eventualmente una crema a base di cortisone
  • ricorrere a rimedi fitoterapici, come l’applicazione locale di Aloe (gel o polpa) o di un unguento a base di Calendula
  • solo su indicazione medica, assumere antidolorifici o antistaminici

È consigliabile andare al Pronto Soccorso se si viene punti in zone sensibili come bocca, naso o occhi, o se si hanno molte punture a seguito di un attacco da parte di uno sciame. Se il prurito e l’arrossamento della cute lesa peggiorano o non tendono a risolversi dopo pochi giorni, è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

I soggetti allergici alle punture di api, vespe e calabroni, devono sempre avere con sé farmaci antistaminici o un preparato monouso a base di adrenalina.

Puntura di insetti: quando conviene contattare il medico

Contattare un medico se:

  • i sintomi non migliorano ma, anzi, cominciano a peggiorare dopo 2 o 3 giorni
  • si è stati punti su bocca, gola o nella zona vicino agli occhi
  • l’arrossamento attorno al morso si espande (almeno 10 cm di diametro) e l’area diventa sempre più gonfia o dolente
  • la ferita mostra segni di infezione: pus, dolore crescente, arrossamento, rigonfiamento
  • compaiono disturbi generali quali febbre, rigonfiamento dei linfonodi, dolori muscolari e articolari, mal di testa, tosse secca, affaticamento.

È invece opportuno recarsi direttamente al Pronto Soccorso o chiamare il 112 o il 118 in presenza di sintomi gravi immediati come:

  • difficoltà respiratoria
  • rigonfiamento della faccia, della bocca o della gola
  • difficoltà a ingoiare
  • nausea o vomito
  • aumento della frequenza del battito cardiaco
  • capogiri
  • senso di debolezza
  • perdita di coscienza

Puntura di insetti, reazione allergica

Di solito, eventuali reazioni allergiche al veleno degli insetti si manifestano nel giro di pochi minuti. Se si tratta di una reazione molto grave, magari addirittura con shock anafilattico, è fondamentale il tempestivo intervento del medico.

Il trattamento di emergenza per le reazioni allergiche, di solito, prevede infatti la somministrazione di antistaminici e di cortisone per via endovenosa così da ridurre la reazione infiammatoria e migliorare la respirazione.

Se l’allergia alle punture degli insetti viene poi conclamata, il medico potrebbe decidere di prescrivere al paziente un autoiniettore di epinefrina (farmaco salvavita portatile) e indicargli come usarlo correttamente in condizioni di emergenza.

Quanto dura puntura di insetto?

In genere, le punture degli insetti sono comuni ed innocue. I sintomi di una puntura di zanzara tendono a risolversi entro un paio di giorni. Per i postumi da puntura di ape, vespa o calabrone, possono invece volerci anche una decina di giorni.

Puntura di insetti e gonfiore

Tutte le punture d’insetto provocano la comparsa di un pomfo. In caso di gonfiore particolarmente esteso, si può ricorrere ad una crema cortisonica, accompagnata al solito ghiaccio. Se però il gonfiore supera i 10 centimetri e si protrae per più di 24 ore, è meglio contattare il medico che prescriverà un antistaminico.

Se, in concomitanza all’eccessivo gonfiore, si avverte anche una reazione generalizzata, con sintomi respiratori e/o cardiocircolatori, è meglio recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.

Puntura di insetti e vescicole

Se a seguito della puntura di un insetto dovessero comparire bolle o vescicole, con molta probabilità, è in atto un’infezione. Per prima cosa, è molto importante resistere alla tentazione di scoppiare queste vesciche perché possono infettarsi facilmente. Dopodiché, disinfettare bene la zona e applicare una medicazione morbida e sterile per proteggere l’area.

Ovviamente, se la situazione non dovesse migliorare, contattare il medico.

Puntura di insetti: infezione

Le punture di insetto possono infettarsi, specie se si cede all’istinto di grattarle ripetutamente. Questo gesto, infatti, può creare delle lesioni cutanee attraverso le quali i batteri possono penetrare e infettare la zona lesa.
Chiari segni di un’infezione localizzata sono:

  • presenza di pus dentro e intorno al pomfo
  • aumento di arrossamento, gonfiore e dolore
  • comparsa di bolle o vescicole+
puntura di insetti
Non bisogna trascurare le punture di insetti, in quanto possono avere conseguenze spiacevoli.

Malattie trasmesse

Talvolta, gli insetti, tramite il loro morso, possono anche veicolare agenti infettivi che hanno trovato, all’interno della zanzara – o altro animale – l’habitat ideale per il proprio ciclo di replicazione.

L’esempio più comune è quello della malaria, ma vediamo altri casi:

  • febbre gialla
  • Dengue
  • Chikungunya
  • infezione da virus West Nile
  • Tripanosomiasi americana o africana, la cosiddetta “malattia del sonno” trasmessa dalla mosca tse tse
  • Leishmaniosi, particolare patologia cutanea (talvolta addirittura viscerale) trasmessa dalle zecche
  • Borreliosi di Lyme, trasmessa dalle zecche
  • tifo
  • febbre delle montagne rocciose
  • encefalite da zecche
  • Morbo di Chagas, veicolato da alcune specie di cimici ematofage

Tutte queste patologie, presentano sintomi che vanno ben oltre la comune sintomatologia da puntura dell’insetto. Talvolta restano addirittura silenti durante il periodo incubazione per poi sfociare con sintomi molto gravi. Tempo di incubazione e zona geografica di contatto sono di grande aiuto al medico per fare una diagnosi specifica e, di conseguenza, stabilire il trattamento più opportuno.

Puntura di insetti, rimedi naturali

Oltre al classico impacco di ghiaccio, vediamo ora quali sono i principali e più efficaci rimedi naturali per alleviare i sintomi da puntura di insetti.

  • Latte: mescolare una parte di latte scremato e una parte di acqua e utilizzare questa soluzione per fare degli impacchi
  • Basilico: tritare delle foglie di basilico fresco e strofinarle sulla puntura
  • Aceto: tamponare la puntura con un batuffolo di cotone imbevuto di aceto
  • Miele grezzo: spalmarlo sulla puntura e lasciarlo in posa per circa mezz’ora
  • Olio di cocco: massaggiare sulla zona lesa in quanto allevia il prurito, riduce l’arrossamento e protegge da eventuali infezioni batteriche
  • Dentifricio alla menta: applicarne una piccola quantità sulla puntura. Il mentolo contenuto dovrebbe far diminuire il senso di prurito
  • Limone: fare impacchi col succo di limone perché ha proprietà antibatteriche
  • Cipolla: strofinarla direttamente sul morso perché contiene enzimi antinfiammatori che dovrebbero ridurre la reazione cutanea
  • Aceto di mele: tamponare la puntura con un batuffolo di cotone imbevuto di aceto di mele

Puntura di insetti, rimedi naturali con oli essenziali

Molti oli essenziali possiedono proprietà antisettiche e antibiotiche. Non ungono e svolgono azione lenitiva e protettiva. Si applicano direttamente sulla zona interessata, anche più volte al giorno. Ricordiamo che, in ogni caso, gli oli essenziali non vanno mai usati puri ma sempre diluiti in un olio vettore.

Vediamo ora quali sono gli oli essenziali più efficaci per dare sollievo ai sintomi da puntura di insetto:

Puntura di insetti, rimedi omeopatici

Vediamo invece ora quali sono i rimedi omeopatici che si possono utilizzare in caso di punture di insetto.

  • Apis mellifica, se il ponfo è roseo e gonfio
  • Ledum palustre, se il ponfo si presenta bianco bordato di rosso, e se sembra freddo
  • Urtica urens è utile se non si avverte il desiderio di applicare del freddo sulla parte lesa ma, anzi, l’acqua fredda aumenta il senso di bruciore
  • Arsenicum album, se la persona reagisce con fiacchezza e spavento subito dopo il morso

Per quanto riguarda il dosaggio, in genere se ne prendono 3-4 granuli anche ogni 10 minuti in fase acuta, per poi ridurre la frequenza di assunzione in maniera graduale.

Puntura di insetti, prevenire

Prevenire le punture di insetto è fondamentale. Ecco alcuni utili consigli da adottare perché limitano il rischio di essere punti dagli insetti:

  • durante picnic o pranzi all’aperto, tenere ben chiusi cibi e bevande fino al momento della consumazione
  • nel caso vi accorgeste della presenza di un insetto nelle vicinanze, mantenere la calma ed evitare movimenti bruschi. Allontanatevi lentamente
  • mai camminare scalzi e neppure con i sandali se si è in campagna e in mezzo ai prati
  • non sostare vicino all’acqua, specie stagni e paludi, perché è proprio qui che gli insetti trovano le loro condizioni ideali di sviluppo e riproduzione
  • evitare l’uso di profumi, lozioni, lacche, creme solari e qualsiasi tipo di prodotto cosmetico che possa attirare l’attenzione e la curiosità degli insetti
  • non indossare abiti con colori vivaci. Sconsigliati anche i vestiti leggeri e lunghi dove gli insetti potrebbero rimanere facilmente impigliati
  • indossare maniche lunghe e pantaloni lunghi
  • prestare attenzione quando si è nei pressi di piante in fiore, spazzatura, acqua stagnante
  • se in prossimità dell’abitazione ci sono nidi di insetti o alveari, evitare di avvicinarsi ma contattare esperti e personale specializzato per la loro eliminazione
  • evitare di sostare e campeggiare vicino all’acqua (fiumi, laghi, torrenti, paludi) ed anche in prossimità di pascoli o stalle di animali
  • tenere porte e finestre chiuse o installare zanzariere
  • tenere chiusi i vetri dell’auto, soprattutto mentre si guida
  • in caso di viaggi in aree in cui vivono insetti responsabili di gravi malattie (come dengue, malaria e febbre gialla) informarsi sul sito del Ministero della Salute per conoscere quali sono i vaccini a cui è necessario sottoporsi prima della partenza

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Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

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