Puntura di vespa: rimedi e cure naturali
Come limitare il gonfiore ed il fastidio adottando semplici rimedi naturali e casalinghi
La puntura di vespa, insieme alla puntura delle api, è uno dei pericoli ricorrenti con l’arrivo della bella stagione, quando si trascorre molto più tempo all’aperto e in mezzo alla natura.
Prima di ricorrere a farmaci e spray da banco, scopriamo come utilizzare dei rimedi naturali per lenire il fastidio procurato dalla puntura di questo insetto.
Sommario
- Vespa: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
- Puntura di vespa: comportamento
- Puntura di vespa: sintomi
- Puntura di vespa: cosa fare
- Quando preoccuparsi per la puntura di una vespa?
- Come si fa a capire se c’è il pungiglione?
- Quanto dura il dolore per la puntura di una vespa?
- Puntura di vespa: rimedi naturali
- Puntura di vespa: come prevenire
- Altri approfondimenti consigliati
Vespa: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
La vespa è un imenottero particolarmente aggressivo. Meno pelosa e più lunga rispetto alle api, è riconoscibile per la strozzatura centrale tra testa e resto del corpo, da cui viene anche il nome ‘vitino di vespa’. Il suo corpo è a strisce gialle e nere.
Confusa spesso con il calabrone, è però più piccola. Inoltre, è provvista di un pungiglione lungo, liscio e dritto, che però non rimane infisso nella sede della puntura. È però più grande dall’ape, sempre a strisce giallo-nere, ma è caratterizzata da piccoli peli.
Puntura di vespa: comportamento
Le vespe possono attaccare anche in sciame.
Puntura di vespa: sintomi
La puntura di vespa procura dei sintomi evidenti quali rossore, dolore, prurito e gonfiore nella zona in cui si è stati punti.
Generalmente, a meno che non siate allergici, questi sintomi scompaiono in breve tempo. In caso contrario, qualora dovessero comparire problematiche respiratorie, nausea, vertigini e gonfiore in altre zone del corpo, è fondamentale recarsi nell’immediato al Pronto Soccorso.
Puntura di vespa: cosa fare
Subito dopo essere stati punti è bene spostarsi dalla zona in quanto le vespe, al contrario delle api, possono pungere più volte, e quindi sono più pericolose. Inoltre, evitare lo sfregamento continuo della pelle, perché grattandovi, facilitereste la diffusione del veleno andando così ad aumentare la reazione.
Ciò premesso, per le reazioni minori e più comuni alle punture di vespa, comportarsi come segue:
- lavare la zona con abbondante acqua e sapone
- disinfettare la cute
- far scorrere l’acqua fredda sulla puntura e attorno, oppure applicare un impacco ghiacciato avvolgendo in un asciugamano alcuni cubetti di ghiaccio, per alleviare il dolore e ridurre il gonfiore
- sollevare l’arto colpito per ridurre il gonfiore sfruttando la forza di gravità
- restare fermi per ridurre la diffusione del veleno
- ricorrere agli appositi stick dopo-puntura per ridurre bruciore, dolore e prurito
- per lenire la cute ci sono anche validi rimedi di fitoterapia
Quando preoccuparsi per la puntura di una vespa?
Si raccomanda fortemente di allertare subito i soccorsi in caso di comparsa di:
- orticaria
- eruzione cutanea
- senso di oppressione toracica
- difficoltà a deglutire a causa di gonfiore dei tessuti
Tali sintomi, sono infatti il chiaro segnale di una reazione allergica che, nei casi più gravi, può portare ad uno shock anafilattico anche letale.
Come si fa a capire se c’è il pungiglione?
A differenza delle api, è molto raro che le vespe lascino il pungiglione conficcato nella pelle della vittima. Invece è ben più probabile che infliggano più punture nel giro di breve tempo, come fanno anche le zanzare.
Inoltre, è bene sapere che questo insetto è particolarmente aggressivo. Se si è stati punti, è bene quindi allontanarsi e raggiungere un posto sicuro.
Tuttavia, nel caso fosse rimasto conficcato il pungiglione, questo lo si riconosce perché si presenta come un puntino nero al centro del pomfo gonfio e arrossato.
Per estrarre il pungiglione della vespa procedete in questo modo:
- tamponate la zona con del ghiaccio per esercitare una leggera anestesia
- servendovi di una pinzetta o di un ago puliti estraete il pungiglione
- fate attenzione a non far fuoriuscire il veleno presente all’interno del pungiglione stesso
Quanto dura gonfiore puntura vespa
Il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni.
Quanto dura il dolore per la puntura di una vespa?
Di media, la reazione di dolore per la puntura di un’ape o di una vespa è di circa mezz’ora.
Gli effetti della puntura si manifestano subito, nel giro di pochissimi minuti dal morso. In alcuni casi possono permanere anche fino ad un’ora dal morso dell’insetto.
Puntura di vespa: rimedi naturali
Come anticipato, ci sono tanti rimedi naturali che possono aiutarci per tenere a bada i fastidiosi sintomi della puntura di vespa, simili a quelli della puntura di calabrone. Vediamoli insieme qui di seguito.
- Ghiaccio: può aiutare a lenire molto velocemente il gonfiore. Applicare sulla zona interessata una borsa del ghiaccio o alcuni cubetti avvolti in un panno. Alternare 15 minuti di applicazione ad altri 15 di riposo. Il ghiaccio non va mai adagiato direttamente sulla pelle perché può provocare vere e proprie ustioni.
- Bicarbonato: come sempre il bicarbonato ci viene in aiuto con le sue numerose proprietà. Scioglietene qualche cucchiaino nell’acqua e poi spalmate il composto sulla puntura, lasciandolo agire per qualche minuto. Poi risciacquate sotto l’acqua fredda.
- Aceto o limone: l’aceto e il limone hanno il potere di disinfettare e anestetizzare il veleno. Versatene qualche goccia direttamente sulla puntura oppure fate degli impacchi con un fazzoletto o un batuffolo di cotone.
- Patate: la patata contiene amido, utile per ridurre arrossamenti e gonfiori. Tagliate qualche fettina di patata cruda e lasciatela sulla pelle.
- Basilico: il basilico fresco è un buon rimedio naturale contro i sintomi della puntura di vespa. Tritatelo e lasciatelo agire direttamente sulla pelle per far sì che le sue proprietà benefiche aiutino a tenere a bada il gonfiore.
- Aglio e cipolla: tagliate a metà un aglio o una cipolla e strofinateli contro la puntura oppure lasciateli direttamente sulla pelle finemente tritati, magari servendovi di un fazzoletto per tenerlo stretto. Entrambi sono antisettici e aiuteranno a disinfettare la puntura in maniera naturale
- Calendula: dalle proprietà lenitive e calmanti, agisce in maniera molto simile ad un antistaminico. Applicarla sotto forma di crema o pomata sull’area da trattare, senza massaggiare con troppo vigore per non irritare la ferita.
- Banana: pochi sanno che la polpa di banana riesce a calmare i sintomi della puntura di vespa. Basta solo applicarla come fosse una comune crema, dopo averla schiacciata. Ovviamente la banana dovrà essere adeguatamente matura.
- Melissa: la melissa viene spesso impiegata come rimedio naturale contro sostanze irritanti. Potete farne un infuso con qualche foglia secca, da applicare con un batuffolo di cotone, oppure potete adagiare sulla pelle direttamente le foglie.
- Aloe vera: in erboristeria esistono già dei preparati di gel all’aloe vera da spalmare su ferite e punture di insetti. In alternativa, potete estrarre il gel dall’aloe vera da soli, direttamente dalla pianta.
- Tea Tree Oil: è un antisettico naturale e può ridurre il dolore delle punture di vespe. Mescolato con un olio vettore, applicarne una goccia nella zona colpita
- Papaya: si ritiene che la papaina, un enzima presente in questo frutto tropicale, aiuti a scomporre le proteine che causano dolore e prurito. Basta frullare la polpa della papaia ed applicarla sulla puntura.
Puntura di vespa: come prevenire
Per evitare di essere punti dalle vespe, bisognerebbe seguire una serie di accortezze. Vediamole nel dettaglio:
- evitare l’utilizzo di deodoranti e profumi particolarmente dolci, così come creme corpo e prodotti per capelli profumati che potrebbero attrarre questi insetti.
- indossare abiti di colore bianco o verde per uscite e gite in campagna. Sconsigliati invece i capi scuri e quelli dai colori molto accesi e sgargianti.
- preferire camicie e pantaloni lunghi quando si svolgono attività all’aperto, così da ridurre al minimo l’esposizione della pelle.
- non lasciare cibo o bevande incustoditi in caso di pic-nic, perché le vespe tendono a posarsi su alimenti zuccherini e potrebbero addirittura intrufolarsi dentro le lattine
- indossare sempre calzature adatte, meglio se chiuse, quando si passeggia in campagna e in mezzo ai prati. Mai camminare scalzi.
- stare alla larga da fiori, alberi, cespugli, raccoglitori per i rifiuti e cataste di legna, tutti luoghi che possono attrarre le vespe.
- allontanarsi con lentezza e senza fare movimenti bruschi, se si viene circondati da uno sciame, perchè renderebbero le vespe più aggressive.
- usare la massima cautela quando si lavora all’aperto, in soffitta o sui cornicioni dei tetti
- installare zanzariere su porte e finestre per evitare che le vespe entrino all’interno della casa
- rivolgersi a personale esperto e specializzato se si individua un nido di vespe, in casa o in giardino, per farlo rimuovere al più presto.
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Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2022 da Rossella Vignoli
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