Salute naturale

Punture cimici da letto: sono innocue ma indicano una grave infestazione

Sintomi, rimedi e come eliminare le cimici da letto e le loro uova

Scopriamo come riconoscere e curare le punture cimici da letto, piccolissimi insetti infestanti che tendono ad annidarsi in camera da letto. Si nutrono del sangue umano e colpiscono durante la notte, quando le loro vittime dormono placidamente. Le loro punture non sono pericolose: provocano i classici fastidi come prurito, rossore e gonfiore. Il problema reale non sono tanto i morsi, quanto piuttosto l’infestazione che va debellata appena la si scopre.

Punture cimici da letto: sono innocue ma indicano una grave infestazione

Cosa sono le cimici da letto

Le cimici da letto (Cimex lectularius Latreille) sono insetti ectoparassiti della famiglia Cimicidae. Sono ematofagi e quindi si nutrono del sangue di uomini e altri animali, come zanzare e zecche per esempio.

Di solito vivono nelle stanze da letto e pungono di notte perché sono attratte dal calore che si crea tra le lenzuola, durante la notte e dall’anidride carbonica esalata da chi dorme.

Questi insetti sono piccoli e hanno forma ovale. Quelli adulti hanno corpi piatti grandi più o meno quanto i semi di una mela. Sono di colore bruno ma, dopo aver succhiato il sangue, il loro corpo si gonfia e vira al rossastro.

Non volano, ma si spostano molto rapidamente su pavimenti, pareti e soffitti.

Come riconoscere le cimici da letto

Gli esemplari adulti ricordano per grandezza e colore le lenticchie o i semini di mela. Piatte e di forma ovale, sono lunghe più o meno 5 mm e sono di colore rosso-bruno.

Nel corso della vita (vita media di 9 mesi circa), le femmine possono deporre anche 500 uova, di 1 mm ciascuna, che sono rivestite da una sostanza appiccicosa biancastra o trasparente.

Una volta schiuse, le piccole cimici diventano adulte nel giro di 6 settimane.

Punture cimici da letto

Ovviamente, se la mattina notate delle punture su varie zone del corpo, dovreste cominciare ad insospettirvi. Tuttavia, oltre alle classiche punture, ci sono altri indizi che dovrebbero far pensare alla presenza di questi insetti. Ecco quali sono:

  • piccole macchie nere dai bordi netti, su lenzuola o altri complementi d’arredo del letto possono essere gli escrementi di questi insetti
  • chiazze bianche possono essere le uova appena dischiuse
  • esuvie, ovvero il rivestimento rigido del loro corpo che gli insetti perdono a mano a mano che crescono

Oltre che nel letto, si consiglia di controllare molto attentamente anche in altri punti della stanza e della casa, come ad esempio:

  • tra le fessure dell’intelaiatura del letto
  • nelle crepe dei muri, del pavimento e dell’intonaco
  • dietro la carta da parati allentata
  • sotto il battiscopa

Dove vivono e dove si annidano le cimici da letto?

Questi infestanti sono tipici dei Paesi con climi temperati e tropicali. Si trovano nelle abitazioni, compresi hotel e ospedal,i e tendono a nascondersi nelle cuciture e nelle fessure dei materassi del letto e delle molle, dei telai dei letti, delle testate dei letti, della tappezzeria, dei vecchi mobili, degli armadi e negli spazi sotto ai battiscopa, ma anche dietro ad una carta da parati allentata.

Nonostante vengano spesso associate a condizioni di vita non igieniche, in realtà, le infestazioni non sono rare neppure negli alloggi puliti e ben tenuti.

Prima della seconda guerra mondiale erano molto comuni. Poi, dopo la diffusa introduzione dell’uso del DDT, verso la metà del XX secolo, sono diventate molto meno frequenti.

Ultimamente si sta assistendo ad una rinascita del fenomeno provocata da vari fattori, come l’aumento dei viaggi internazionali, le condizioni di vita nei centri urbani densamente popolati e la resistenza agli insetticidi.

Punture cimici da letto, come riconoscerle

Le punture delle cimici da letto non sono pericolose perché non trasmettono alcuna malattia, ma provocano comunque prurito e rossore. Ovviamente, il grado di fastidio dipende dal singolo soggetto, dalla sua sensibilità, dal suo sistema immunitario e, non da ultimo, dalla quantità di morsi.

Raramente si verificano gravi reazioni allergiche per il morso di cimice da letto. Tuttavia, non è un’eventualità comunque da escludere.

Vi sono degli elementi che ci permettono di riconoscere se si tratta di punture da cimici da letto o di altri insetti. Vediamo allora come riconoscere queste specifiche punture.

  • pomfi piuttosto gonfi e rossastri
  • intenso prurito costante
  • più di una puntura, distribuite in serie e allineate lungo una linea retta o curva
  • le zone più colpite sono mani, braccia, viso e collo, perché ricche di vasi sanguigni e perché più esposte e quindi facilmente accessibili
  • presenza di goccioline o piccole strisce di sangue sulle lenzuola, che costituiscono un chiaro indicatore della loro presenza

Punture cimici da letto, sintomi

Come appena visto, in genere, le punture provocano leggeri fastidi simili alle punture di zanzara, come pomfi gonfi, arrossati e che prudono. Nella maggioranza dei casi, la situazione si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno.

Punture cimici da letto

Tuttavia, ci sono però persone che possono manifestare sintomi più gravi, come:

  • mancanza di respiro
  • respiro sibilante
  • dolore al petto
  • senso di oppressione alla gola
  • difficoltà a deglutire
  • gonfiore della lingua o delle labbra
  • vertigini o svenimento
  • prurito in tutto il corpo
  • arrossamento attorno al sito del morso della cimice
  • febbre

In presenza anche di uno solo dei predetti sintomi, è bene consultare un medico o, meglio ancora, rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino poiché si può trattare di una grave reazione allergica al morso di questi insetti.

Punture cimici da letto, bambini

Se continue e piuttosto frequenti, queste punture ai danni di bambini e anziani potrebbero causare anemia.

Punture cimici da letto, quanto durano

Per pungerci, le cimici impiegano un tempo che va dai 3 ai 15 minuti. Sono punture indolori, di cui ci si accorge soltanto dopo un po’ di tempo, a causa del prurito che sopraggiunge in seguito.

Spesso, gli insetti più giovani, dall’apparato boccale di piccole dimensioni, faticano a raggiungere il capillare. Per questo motivo fanno vari tentativi. Ecco perché è facile vedere sulla pelle più ponfi riuniti in poco spazio o disposti in fila.

Di solito, il prurito e le macchie derivanti dai ‘morsi’ tendono a scomparire in maniera spontanea nell’arco di una settimana e senza trattamenti particolari.

Tuttavia, qualora il prurito dovesse persistere o se le macchie dovessero subire strane trasformazioni, è bene rivolgersi al proprio medico.  Meglio ancora, parlare ad un dermatologo per la prescrizione di una eventuale crema specifica per velocizzare il processo di guarigione.

Punture cimici da letto, cura

In genere, le punture provocano solo i classici fastidi come rossore e prurito che spesso non necessitano di alcun trattamento.

In alcuni soggetti particolarmente sensibili, può però capitare che si abbiano reazioni più intense, come gruppi di pomfi molto pruriginosi e persistenti.

Sono rare, invece, le reazioni molto gravi con orticaria generalizzata e shock anafilattico.

La sensazione di prurito invita a grattarsi, e lo sfregamento della pelle potrebbe procurare ferite o abrasioni. In tale evenienza, può essere utile rivolgersi a un dermatologo. Grattandosi spesso, si potrebbe andare incontro ad alcune fastidiose complicazioni, come le infezioni della cutanee.

Il trattamento medico consigliato sarà diverso da caso a caso, perché dipenderà dall’individuo e dalla gravità delle punture. Potrà includere:

  • applicazione locale di una crema specifica contro il prurito e per lenire l’irritazione
  • utilizzo di antistaminici per via orale per alleviare il prurito
  • somministrazione di antibiotici specie se in presenza di eruzione cutanea con gonfiori pieni di liquido

Il modo più efficace per risolvere il problema è quello di affidarsi a un professionista della disinfestazione, che agirà direttamente sul materasso e la struttura del letto e, se necessario, sull’intera stanza da letto e la casa.

Punture cimici da letto: terapia

Le punture da cimici da letto possono però scatenare una patologia psicosomatica, ovvero l’ansia e lo stress emotivo provocati dalla fobia delle cimici.

Punture cimici da letto

Questa è una situazione certamente più difficile da trattare rispetto ai morsi. Prima che gli stati d’ansia degenerino in attacchi di panico, è bene consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Punture cimici da letto: rimedi naturali

Dopo che si è stati punti, possiamo trovare sollievo dai tipici fastidi ricorrendo a rimedi naturali. Vediamoli qui di seguito.

  • Ghiaccio: gli impacchi freddi sono molto efficaci su qualsiasi puntura. Nello specifico, il ghiaccio, ha la capacità di intorpidire le terminazioni nervose che possono così aiutare ad alleviare la sensazione di prurito, riducendo anche il gonfiore e l’infiammazione. Va applicato sulla zona interessata per 10-15 minuti
  • Sale: è un antibatterico naturale. Strofinare un po’ di sale sulla zona interessata dona un rapido sollievo. Operazione da ripetere 3 volte al giorno.
  • Miele e cannella: mescolati insieme sono un ottimo rimedio che riduce la possibilità di un’infezione o la formazione di una ferita. Basta mescolare un paio cucchiai di cannella in polvere a goccia di miele. La pasta liscia così ottenuta va applicata e lasciata asciugare. Dopodiché si lava via. Da ripetere ogni 3-5 ore circa.
  • Mentolo: perfetto quello contenuto nel dentifricio, placa il prurito e il bruciore
  • Farina d’avena: lenitiva e antinfiammatoria, riduce il rossore e il gonfiore della zona colpita. Bisogna creare una pasta con un po’ d’acqua ed applicarla direttamente sulla puntura. In alternativa, fare il bagno in una vasca dove avremo sciolto la farina nell’acqua.
  • Amamelide: adatta anche per i bambini, ha un lieve effetto anestetico. Usare la tintura, tamponandola sulla puntura con un batuffolo di cotone.
  • Cetrioli: lenitivo e antinfiammatorio, è anche rinfrescante. Dopo averlo tenuto in frigorifero, affettarlo e applicare le fettine sulle punture per almeno 15 minuti.
  • Aloe vera: si può utilizzare un gel oppure direttamente la sostanza viscosa contenuta all’interno delle sue foglie. Allevia immediatamente le sensazioni di bruciore e prurito.
  • Succo di limone: dalle proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, è anche un astringente naturale. Il succo, oltre a calmare il prurito e ridurre il rossore, può anche favorire il processo di guarigione.

Perché vengono le cimici da letto?

Nel momento in cui trovano un ambiente caldo e accogliente, le cimici da letto si diffondono rapidamente. Dal focolaio principale (la stanza da letto) possono poi arrivare, tramite il trasporto della biancheria, in altri letti o su divani e poltrone.

Questi insetti, per sopravvivere, hanno bisogno di nutrirsi di sangue umano. Ecco perché prediligono le camere da letto, perché sono le stanze in cui hanno più facile accesso al sangue. In questi ambienti, infatti, le loro ‘prede’ riposano per svariate ore rimanendo pressoché immobili.

Come eliminare le cimici da letto

Le cimici dei letti sono abili a nascondersi nei posti più minuscoli e difficilmente raggiungibili. Inoltre, sono anche piuttosto resistenti alla maggior parte degli insetticidi di libero commercio.

Sbarazzarsi di loro e delle loro uova è davvero molto difficile. Il rimedio più immediato e davvero efficace per liberarsi dalle cimici da letto è quello di rivolgersi ad una ditta specializzata in disinfestazioni.

Nell’attesa dell’intervento di un professionista, ci sono comunque dei comportamenti da metter in atto che possono tamponare la situazione, pur non risolvendola appieno.

Punture cimici da letto

Ecco qui di seguito alcuni accorgimenti da adottare:

  • Temperature freddissime: mettete tutti gli oggetti infestati in un congelatore per 4 giorni a -18°. A questa temperatura, gli insetti e le loro uova si congelano e muoiono.
  • Temperature caldissime: lavate tutti gli articoli infestati, compresi biancheria e indumenti, in acqua calda (minimo 65°) ed asciugateli poi, sempre ad alta temperatura per almeno 30 minuti. Le cimici, infatti, se esposte per almeno un’ora ad una temperatura superiore a 60° vengono uccise dallo stesso calore.
  • Farina fossile o terra di Diatomee: ottenuta da una speciale roccia sedimentaria, ha potere disinfestante. Va distribuita sulle aree infestate e lasciata in posa per almeno 2 giorni, quindi aspirata via.
  • Borace: simile alla farina fossile, si tratta di un composto a base di boro e va usato nello stesso modo della farina fossile. Il borace riesce a soffocare le cimici dei letti in circa 24 ore.
  • Alcool puro almeno al 90%: strofinate a lungo e per bene su tutte le aree che ritenete siano infestate sia da cimici dei letti adulte che da uova.
  • Acqua ossigenata: funziona come l’alcool, ma ha un odore meno pungente e non è infiammabile.
  • Oli essenziali: si tratta di rimedi più blandi che fungono più che altro come repellenti. Diluite 20 gocce di olio essenziale di lavanda o di menta (i più sgraditi dalla cimici dei letti) in 1 l l d’acqua e spruzzate una volta al giorno sul letto.
  • Olio di tea tree: questo olio essenziale ha rinomate proprietà antimicotiche, antivirali e antibatteriche. Usate come nel caso dell’alcool. Non uccide le cimici dei letti, ma funziona più come repellente.
  • Sapone: altro rimedio piuttosto blando che consiste nel sistemare sotto il materasso delle scaglie di sapone.

Altri approfondimenti

Leggi anche:

Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×