Pyracantha: una pianta rustica fiorita o ricca di bacche rosse
Come usare e coltivare la pianta di Pyracantha in terra o vaso
La Pyracantha o Agazzino è una pianta arbustiva che si coltiva per scopo decorativo solitamente in giardino ma sopporta bene anche la coltivazione in vaso. Questo cespuglio denso di rami e sempreverde viene utilizzato come siepe divisoria o semplicemente ornamentale. Durante l’estate infatti si ricopre di una folta infiorescenza a grappolo di colore bianco e in inverno si riempie invece di bacche colorate, rosse e arancioni. È una pianta rustica, che resiste bene al freddo che si caratterizza anche per la presenza tra le foglie di spine lunghe fino a 5 cm, diventando così un’ottima siepe di recinzione.
Sommario
Vediamo di conoscere al meglio la pianta, il suo habitat e come coltivarla per ogni utilizzo, dal cespuglio a siepe alla pianta da vaso, al bonsai decorativo.
Pyracantha: descrizione della pianta
La Pyracantha detta anche piracanto o Agazzino è una pianta cespugliosa, sempreverde, perenne che appartiene alla famiglia delle Rosaceae.
Questo cespuglio si compone di fitti steli legnosi e di spine, nascoste tra le foglie, che possono raggiungere i 5 cm di lunghezza.
- Il suo portamento è eretto e la pianta può essere alta fino a 3 metri e spesso viene destinata alla realizzazione di siepi divisorie e protettive.
- I fusti sottili e di colore marrone con lunghe spine
- Le foglie sono ovali di colore verde lucido, coriacee e dentate ai margini, resistenti anche al freddo dell’inverno
- I fiori appaiono da maggio e sono tante fitte infiorescenze a grappolo di colore bianco ma a volte anche rosa o arancioni. Sono fiori profumatissimi apprezzati da api e insetti vari.
- I frutti sono invece a forma di bacca sferica: bacche rosse, arancioni e a volte anche bianche. Le bacche ricoprono il cespuglio dall’autunno per tutto l’inverno e la rendono una pianta apprezzata per scopo ornamentale. In particolare, il cespuglio a bacca rossa è spesso presente durante le feste natalizie. Le bacche del Piracanto sono commestibili e quindi il cespuglio è spesso attaccato dagli uccellini. Le bacche del Pyracatha sono non a caso simili a quelle del Biancospino e del Cotoneaster.
Origini
La pianta di Pyracantha ha origini in alcune regioni dell’Asia minore, del bacino del Mediterraneo, della Cina e dell’Himalaya.
Già i greci la conoscevano e la chiamavano “spina di fuoco”: il suo nome infatti vuol dire nome “Pyra” fuoco e “akanta” spina.
Si diffuse la sua coltivazione intorno al 1500 per scopo alimentare: si utilizzavano infatti le sue bacche dalla consistenza simile a piccole mele rosse, per preparare marmellate e salse rigorosamente cotte.
Sembra che si utilizzassero i suoi semi, durante i primi del ‘900, per preparare una bevanda simile al caffè. Oggi invece questo cespuglio viene coltivato solo per scopi decorativi, in genere per creare delle belle siepi in giardini privati e pubblici.
Tutte le specie di Pyracantha
Le specie più diffuse di Pyracantha sono diverse e si distinguono per il colore delle bacche e per l’altezza del cespuglio o per la presenza di spine.
- Angustifolia, specie arbustiva sempreverde con tanti fiori bianchi e bacche color arancio che resistono sui rami per tutto l’inverno. Alta circa 3 metri
- Atalantioides: arriva a toccare i 6 m ed è poco spinosa, con bacche rosso scarlatto.
- Crenato serrata: alta fino a 6 m di altezza, con fiori bianchi e bacche rosse che resistono anche in inverno
- Crenulata: adatta a vivere in climi miti, ha una crescita molto lenta e può arrivare a raggiungere i 3 metri, con bacche sono gialle – arancio. Viene utilizzata anche come pianta officinale per preparare tisane. Il suo legno è usato per realizzare bastoni da passeggio
- Navaho è una varietà di Piracanta spinoso dallo sviluppo contenuto, adatto come siepe o come tappezzante. In primavera si ricopre di una fioritura profumata bianca e in autunno da abbondanti bacche. Ama molto l’esposizione in pieno sole.
- Rogersiana è una specie di piccole dimensioni ma ricoperta di spine e di piccole foglie verdi molto compatte. Le bacche sono di un bel colore giallo dorato.
- Soleil d’or è un arbusto molto rustico e vigoroso, alto circa 2,5 metri, con rami spinosi ricoperti da foglie verde lucido, è un cespuglio che resiste al freddo intenso ma ama anche il caldo, ideale per creare siepi divisorie. Le sue bacche sono di colore giallo oro e resistono fino a fine inverno.
- Teton è una specie di Piracanta robusta a lento accrescimento che non supera i 1,5 metri. I rami sono coperti di spine e foglie piccole. I fiori sono bianchi dal profumo delicato, le bacche di color giallo che ricoprono i rami fino ad inverno inoltrato. Questa variante è adatta anche alla coltivazione in vaso.
Pyracantha: tutti gli usi
La pianta di pyracantha non viene coltivata per scopi alimentar, anche se le sue bacche sono edibili dopo la cottura e potrebbero servire alla preparazione di marmellate o salse. Oggi questo cespuglio trova il suo scopo unicamente come pianta ornamentale sia in giardini privati che in parchi pubblici. E’ infatti idonea alla realizzazione di siepi fitte o per tappezzare muri.
La pianta in vaso è invece usata come decoro natalizio.
La siepe
Per realizzare una bella siepe folta e impenetrabile posizionare le piante a distanza di 80 cm una dall’altra in posizione soleggiata in modo da avere una crescita rigogliosa e una fioritura abbondante alla quale seguirà una ottima produzione di bacche colorate.
Per modellare bene la siepe si consiglia la potatura da quando la pianta è adulta, ad inizio estate oppure all’inizio dell’autunno.
Pianta decorativa
La Pyracantha sempre più spesso la si trova anche in giardino a formare archi e spalliere decorative. spesso troviamo la Pyracantha coltivata come:
- come arco ornamentale, con l’aiuto di un supporto rigido che ricalchi la forma desiderata
- per nascondere una parete o semplicemente decorarla magari abbinata ad altre piante rampicanti come la Clematis
La piracanta si abbina bene con mirto o berberis oppure con cespuglietti di piante tappezzanti come l’erica.
Piracanto Bonsai
Questo cespuglio nella variante angustifolia o coccinea bene si presta ad essere coltivato come bonsai, perché il suo fusto è eretto e perché le foglie sono molto resistenti.
Per la coltivazione a bonsai di Pyracantha posizionare la pianta in luogo luminoso, anche in pieno sole, per tutto l’anno tranne nei mesi più caldi, quando va esposta in penombra e procedere con il rituale dell’arte della potatura bonsai. Va ricordato che la potatura si effettua in primavera o a fine estate e, dopo la potatura, il bonsai va concimato.
Piracanto nell’arte topiaria
Il cespuglio di Pyracantha, sempreverde e folto, è una pianta perfetta per l’arte topiaria, ovvero la particolare sapienza di potare alberi e arbusti per dare una forma geometrica a scopo ornamentale.
Come tutte le piante oggetto di questo tipo di potatura, necessita di moltissima manutenzione e dedizione.
Come coltivare la Pyracantha
La pianta si coltiva solitamente in terra, in parchi, giardini, aree verdi, ma si può facilmente coltivare anche in vaso purché abbastanza largo e profondo per poterne contenere l’aumento radicale.
In vaso si consiglia
- un terriccio universale misto a sabbia o altro materiale drenante
- una buona dose di farina di ossa utile alla crescita delle radici e all’attecchimento della pianta.
Ma vediamo adesso come procedere alla sua coltivazione in terreno all’aperto.
Habitat
La cosiddetta agazzino è una pianta resistente che sopporta anche temperature basse: si può coltivare un po’ ovunque in Italia, anche nelle zone montane sotto i 1000 metri.
Predilige zone soleggiate o semi ombrose: se private di almeno due ore di sole al giorno cresceranno meno e produrranno meno fiori.
Sopportano bene anche l’inquinamento atmosferico e la salsedine quindi si possono usare come siepi nelle zone verdi urbane.
Terreno
Si adatta a qualunque tipo di terreno da argilloso a calcareo, ma predilige il terreno sciolto e ben drenato. Si adatta anche di terreni molto asciutti e poveri di materia nutritiva, ma è fondamentale che sia ben drenato. Sopporta lunghi periodi di siccità ma non tollera i ristagni d’acqua che possono portare ai marciumi radicali.
Quando annaffiare
Il cespuglio già adulto e in pieno sviluppo vegetativo non teme la siccità e si accontenta delle acque piovane, anche se si consiglia di irrigare durante l’estate per aumentare la fioritura e la seguente produzione di bacche.
Le piante giovani invece necessitano di regolari e frequenti annaffiature per favorire l’attecchimento delle piante. Attenzione innaffiare solo quando il terreno è asciutto per evitare i possibili ristagni d’acqua
Per le piante in vaso o bonsai, annaffiare con regolarità ogni volta che il terreno appare secco.
Concimazione
Per favorire la fioritura e aumentare la produzione di bacche, si consiglia di arricchire il terreno con una somministrazioni di un concime organico bilanciato in azoto, fosforo e potassio e una con un fertilizzante povero in azoto e più ricco di fosforo e potassio, due volte all’anno in primavera e a fine estate.
Potatura
La pianta va potata per dare armonia di forma alla chioma o per eliminare i rami secchi e danneggiata.
- La potatura va eseguita preferibilmente in primavera subito dopo la fioritura. Accorciare i rami vecchi e recidere quelli secchi e quelli più interni al fine di favorire l’arieggiamento delle parti più interne.
- Gli arbusti di Piracanta possono esser sfoltiti anche nella prima metà dell’autunno.
Come si moltiplica la piracanta
Questa pianta si riproduce:
- per talea: si tratta di talee legnose, lunghe circa 15 cm, che si tagliano dalla pianta a fine estate e vanno poste a radicare in un composto in parti uguali di torba e sabbia.
- per seme in aprile direttamente a dimora
Appena la pianta si erge abbastanza va piantata in terra, solitamente in autunno, oppure in vaso.
Se messa in vaso, quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua, è il caso di rinvasa in un vaso più grande lasciando intatto l’impianto radicale e usando terriccio nuovo e fresco.
Pyracantha: cosa teme
Le pyracantha è un cespuglio resistente e rustico, che di rado viene attaccato da parassiti o malattie.
Si può dire che la pianta teme l’attacco di afidi e cocciniglia. Tra le malattie di origine batterica, teme il fuoco batterico, che va trattato con prodotti specifici per evitare la morte della pianta.
Inoltre, la pianta è in sofferenza se esposta
- a venti forti
- gelate invernali
- siccità estiva
Per mantenere in forza la pianta si consiglia in questi casi di preparare uno strato di pacciamatura organica di 5 cm intorno alla base di ogni arbusto. Questo strato servirà a conservare il giusto gradi di umidità, impedendo così alle radici della pianta di indebolirsi.
Pyracantha: curiosità
- La Piracanta è una pianta velenosa? I semi sono velenosi, ma le bacche cotte si possono mangiare. Le bacche da acerbe sono amare ed astringenti. Non sono edibili crude.
- Con le bacche di Crenulata si preparano tisane
- Il nome della pianta Pyracatha deriva dal greco e vuol dire spina di fuoco per la quantità di spine che ricoprono i rami.
- La pianta è tra le più utilizzate per le decorazioni natalizie.
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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