Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più
Guida all’acquisto di quelli che consumano meno
Nella bolletta di energia elettrica ciò che più grava sono gli elettrodomestici che consumano di più: si stima che infatti ricoprano l’80% dell’intero importo sia dovuto a questi apparecchi. Per pagare meno in bolletta bisogna lavorare su questi. Gli elettrodomestici più energivori sono fotocopiatrici, decoder, router, grandi televisori, scaldabagno elettrico, congelatore, frigorifero, asciugatrice, condizionatori, phon e piastra per capelli. Vediamo i trucchi per farli consumare meno e scegliere quelli più efficienti quando si decide di cambiarli.
Sommario
- Come calcolare il consumo di un elettrodomestico
- Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più
- Tabella dei consumi degli elettrodomestici più comuni
- Quali sono gli elettrodomestici che consumano anche da spenti
- Quali sono i piccoli elettrodomestici che consumano di più
- Consuma di più la lavatrice o il ferro da stiro
- Quale elettrodomestico consuma di meno
- La lucina LED degli elettrodomestici consuma elettricità
- Come ridurre il consumo degli elettrodomestici
- Come risparmiare l’energia consumata dagli elettrodomestici
- Guida all’acquisto di elettrodomestici a ridotto consumo
- Scegliere il frigorifero a basso consumo
- Scegliere la lavastoviglie a ridotto consumo
- Scegliere la lavatrice a basso consumo
- Scegliere l’asciugatrice a basso consumo
- Scegliere l’aspirapolvere a basso consumo
- Scegliere lo scaldabagno a basso consumo
- Scaldabagno a pompa di calore
- Scegliere il televisore che consuma di meno
- Altri modi di risparmiare energia
Come calcolare il consumo di un elettrodomestico
Calcolare quanta energia utilizzano i nostri elettrodomestici di casa e stimarne il costo in bolletta aiuta a capire come risparmiare energia e scegliere gli apparecchi meno energivori ci aiuterà a tenere sotto controllo le spese. Quello di cui abbiamo bisogno sono la potenza del nostro apparecchio e per quanto tempo lo usiamo in media.
La potenza dell’elettrodomestico
La potenza di un elettrodomestico è espressa in watt (W) o kilowatt (kW) con 1 kW = 1000 W. In genere è indicata sull’etichetta del prodotto o nel manuale d’uso. Ad esempio, un asciugacapelli potrebbe avere una potenza di 2000 W (2 kW), mentre una lampadina LED potrebbe consumare 10 W (0,01 kW).
Il tempo di utilizzo
Per calcolare il consumo, bisogna conoscere per quanto tempo viene utilizzato in un determinato periodo. Questo tempo si misura in ore (ad esempio, 2 ore al giorno o 30 ore al mese).
La formula per calcolare il consumo energetico
Il consumo energetico si calcola moltiplicando la potenza per il tempo di utilizzo, ovvero:
Consumo (kWh) = Potenza (kW) × Tempo di utilizzo (ore)
Se utilizzate un forno elettrico da 2 kW per 1 ora e mezza al giorno, il suo consumo sarà di 2 kW × 1,5 ore, ovvero 3 kWh. Ed a livello mensile, basta moltiplicare questo valore per il numero di giorni del mese, cioè 90 kWh.
Il costo del consumo energetico
Per sapere quanto costa utilizzare l’elettrodomestico, l’ultimo passaggio è conoscere il costo dell’energia elettrica che viene applicato dal vostro fornitore, espresso in euro per kWh. Trovate questo valore sulla bolletta.
Supponendo di pagare 0,25 euro/kWh, la lavatrice che va per 1,5 ore al giorno tutti i giorni del mese, con potenza di 2kW, vi costerà 22,5 euro al mese.
Gli strumenti per misurare il consumo
Se non conoscete la potenza esatta dei vostri apparecchi di casa, è possibile utilizzare un misuratore di consumo energetico, un dispositivo che si collega alla presa di corrente e misura direttamente il consumo in kWh.
Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più
l consumi energetici degli elettrodomestici sono legati alla loro potenza nominale (espressa in kW) ed a quanto tempo si usano.
Alcuni elettrodomestici hanno una potenza elevata, ma funzionano per poco tempo e non tutti i giorni, come il phon, altri invece sono in funzione sempre, come il frigo, il che li rende i maggiori responsabili delle bollette elettriche. Ecco quelli che consumano di più e le ragioni dietro il loro alto consumo.
Climatizzatore (sia aria condizionata che pompa di calore)
Il consumo medio dell’aria condizionata è di 0,7-2,0 kWh, naturalmente varia a seconda del modello e del tipo di utilizzo.
Raffreddare o riscaldare un ambiente, mantenendo la temperatura costante, richiede un notevole sforzo energetico, soprattutto d’estate o d’inverno, quando la differenza tra la temperatura interna e quella esterna è alta. Inoltre, il consumo aumenta con un utilizzo prolungato o in stanze male isolate.
Scaldabagno elettrico
Per scaldare l’acqua con lo scaldabagno elettrico (anche detto boiler) entra in azione una resistenza da 1,2-2,5 kWh, anche se varia in base alla temperatura e alla capacità del serbatoio che dopo qualche anno ne consuma un 25-30% in più perché è incrostata dal calcare.
Questo apparecchio deve riscaldare l’acqua e mantenerla alla temperatura desiderata e se viene usato frequentemente (ad esempio per docce lunghe o in famiglie numerose), il consumo può aumentare in modo significativo. Inoltre, la dispersione termica (se non è ben isolato) può far salire ulteriormente i consumi.
Forno elettrico
Il forno elettrico è anch’esso nella top ten dei più grandi utilizzatori di energia quando è in funzione. Infatti il suo consumo medio si aggira tra i 1,0-2,5 kWh.
Poiché deve raggiungere alte temperature (anche 200-250°) per cuocere i cibi, e mantenerle costanti per tutta la durata della cottura, è da considerarsi piuttosto energivoro. Inoltre, il suo consumo aumenta se è usato frequentemente o per tempi prolungati. I modelli più moderni e la modalità ventilata possono essere leggermente più efficienti, ma bisogna imparare come usare il forno elettrico per risparmiare.
Forno a microonde
Un forno a microonde consuma molto, in media 0,7-1,5 kWh, ma è generalmente usato per periodi brevi, che poi è il motivo per cui viene usato, rispetto al forno elettrico. In effetti è più efficiente per riscaldamenti veloci o per cotture brevi.
Frigorifero
Di per se il frigorifero di misura standard non hanno potenze elevate (circa 50-200 W): il problema sta nel fatto che resta accesso sempre. Quindi a fine anno il consumo è ovviamente elevato, anche 100-500 kWh.
Per quanto riguarda i grandi frigoriferi No frost da 500 litri, questi anche se di classe A, richiedono fino a 6 kWh.
Fate attenzione che un elettrodomestico vecchio, con guarnizioni rovinate,o che viene aperto frequentemente, consuma di più. Anche una temperatura troppo fredda (ad esempio sotto i -18° per il congelatore) può aumentare il consumo.
Lavatrice
La lavatrice ha una potenza media tra 0,5-2,0 kW per ciclo di lavaggio. La fonte principale è dovuto al riscaldamento dell’acqua alla temperatura elevata.
Per questo alcuni nuovo modelli i attaccano alle tubazioni dell’acqua calda. I lavaggi a temperature elevate (60-90°) richiedono solitamente molta energia, mentre utilizzare programmi a bassa temperatura (30-40°) può ridurre il consumo e rovinare meno le fibre dei capi.
Asciugatrice
Le asciugatrici di vecchia generazione hanno una potenza nominale di 2-4 kW per ciclo, ma le nuove macchine a pompa di calore arrivano a 1,5-2kW.
Ricordate anche che cicli lunghi e carichi di biancheria pesanti aumentano il consumo.
Lavastoviglie
La sua potenza è di 1-2 kW per ciclo di lavaggio. Come per la lavatrice, una delle voci più energivore è il riscaldamento dell’acqua. I lavaggi ad alte temperature aumentano il consumo, sono dunque da preferire programmi eco o a basse temperature che sono comunque efficienti.
Televisori e apparecchi elettronici in standby
Il consumo medio di questi apparecchi è di 50-200 kWh all’anno (variabile in base al numero di dispositivi).
Anche se il consumo di un singolo dispositivo in stand-by è basso (1-5 W), molti lasciati costantemente collegati (TV, decoder, computer, console, caricabatterie) possono sommarsi e incidere notevolmente sulla bolletta. Spegnerli completamente o usare prese con interruttori può ridurre questi consumi.
Ferro da stiro
Questo è uno degli elettrodomestici che più consumano, cioè 1-2,5 kWh per riscaldare e mantenere la piastra a temperature elevate.
Stirare per molte ore o utilizzare ferri con potenza elevata può comportare un notevole consumo di energia.
Piastra per capelli e phon
Pur essendo un piccolo elettrodomestico ha un altissimo consumo elettrico: la maggior parte dei phon in commercio hanno infatti potenza media che varia da 2 a 3 kW.
Tabella dei consumi degli elettrodomestici più comuni
Vediamo in breve il consumo in Wh per gli elettrodomestici più comuni scelti di classe A:
Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più
I consumi energetici degli elettrodomestici sono legati alla loro potenza nominale (espressa in kW) e a quanto tempo si usano.
Alcuni hanno una potenza elevata, ma funzionano per poco tempo e non tutti i giorni, altri sono in funzione sempre, e diventano i responsabili dei costi più elevati in bolletta.
Elettrodomestico | Consumo medio | Motivo |
---|---|---|
Climatizzatore (aria condizionata e pompa di calore) | 0,7-2 kWh | Richiede energia per mantenere la temperatura costante, soprattutto in estate o inverno |
Scaldabagno elettrico | 1,2-2,5 kWh | Deve riscaldare e mantenere la temperatura dell’acqua, con dispersioni termiche |
Forno elettrico | 1-2,5 kWh | Raggiunge e mantiene alte temperature per lunghi periodi |
Forno a microonde | 0,7-1,5 kWh | Consuma meno del forno elettrico, ma richiede energia per riscaldamenti veloci |
Frigorifero | 100-500 kWh/anno | Funziona 24/7, ma i modelli vecchi o No Frost consumano di più |
Lavatrice | 0,5-2 kWh per ciclo | La maggior parte del consumo deriva dal riscaldamento dell’acqua |
Asciugatrice | 1,5-4 kWh per ciclo | Richiede energia per riscaldare e asciugare, ma le pompe di calore sono più efficienti |
Lavastoviglie | 1-2 kWh per ciclo | Consuma energia per riscaldare l’acqua, ma i programmi eco sono più efficienti |
Televisori e standby | 50-200 kWh/anno | Molti dispositivi in standby sommati incidono sulla bolletta |
Ferro da stiro | 1-2,5 kWh | Richiede energia per mantenere la piastra calda a lungo |
Piastra per capelli e phon | 2-3 kWh | Pur essendo piccoli elettrodomestici, hanno un’elevata potenza |
Quali sono gli elettrodomestici che consumano anche da spenti
Molti elettrodomestici continuano a consumare energia anche quando sono spenti, o meglio sono solo in stand-by, questo fenomeno si chiama anche vampire power. Ecco alcuni dei più comuni:
- Televisori: annche quando sono spenti possono consumare energia per mantenere la connessione a Internet o per ricevere comandi da remoto
- Computer e laptop: consumano energia anche quando sono in modalità di sospensione o ibernazione
- Caricabatterie: continuano a consumare energia anche quando non sono collegati a un dispositivo
- Elettrodomestici da cucina: forni a microonde, macchine per il caffè e altri elettrodomestici possono avere orologi digitali o funzioni di standby che consumano energia
- Sistemi audio e home theater: spesso hanno un consumo di energia ridotto anche quando sono spenti
- Modem e router: sono sempre accesi per mantenere la connessione a Internet
- Console di gioco: restano in uno stato di standby per ricevere aggiornamenti o per accendersi rapidamente
- Condizionatori d’aria e riscaldatori: alcuni modelli possono mantenere impostazioni e orari programmati
Quali sono i piccoli elettrodomestici che consumano di più
Anche i piccoli elettrodomestici possono consumare ed è quindi opportuno utilizzarli in modo efficiente e considerare l’acquisto di modelli a basso consumo.
- Fornelli elettrici: i piani cottura elettrici possono avere un consumo elevato durante l’uso
- Fornetti elettrici e forni a microonde: il tempo di utilizzo è breve, ma consumano molta energia
- Frullatori e mixer: possono richiedere una notevole quantità di energia durante l’uso
- Macchine per il caffè: specialmente quelle con funzione di riscaldamento continuo, possono avere un consumo significativo
- Stufe elettriche: per riscaldare piccole stanze, hanno un alto consumo energetico
- Asciugacapelli: usa molta energia in pochi minuti
- Ferro da stiro: è uno dei più energivori
- Robot da cucina: quelli multifunzione, come i robot da cucina, possono avere un consumo elevato, soprattutto se perché hanno un uso prolungato con funzioni di cottura
- Griglie elettriche: anche se utilizzate per brevi periodi, possono avere un consumo elevato
- Pentole elettriche: Utilizzate per cottura lenta o cottura a pressione, possono richiedere una notevole quantità di energia.
Consuma di più la lavatrice o il ferro da stiro
In generale, è la lavatrice a consumare più energia rispetto al ferro da stiro. Sebbene, in termini di potenza si parli di un elettrodomestico simile al phon(1000 e 2500 Watt), i suoi consumi si basano su diversi fattori, come la classe energetica (una classe elevata, A+,A++, A+++, consuma meno), il tipo di lavaggio (cicli intensivi ad alte temperature consumano di più rispetto ai cicli brevi ed eco, la quantità di carico (lavare a pieno carico è più efficiente rispetto a lavare pochi capi).
Per ciclo si può dunque avere in media, tra 0,5-2 kWh, che si traduce in un consumo annuo da 150 kWh a 500 kWh o più, a seconda della frequenza d’uso e delle abitudini.
Il ferro da stiro avrà invece un consumo medio più basso, perché dipende principalmente dal tempo di utilizzo. Tipicamente stirando per un’ora, si consumano circa 2 kWh. I oltre, il ferro non è sempre in funzione alla massima potenza. Il suo consumo annuo è dunque molto inferiore a quello della lavatrice. Anche con un uso regolare, raramente si superano i 50-100 kWh all’anno.
Quale elettrodomestico consuma di meno
La lucina LED degli elettrodomestici consuma elettricità
Anche gli elettrodomestici in stand-by consumano oltre i 3 watt l’ora. Ecco quali sono i comuni elettrodomestici con led sempre acceso:
- macchine per il caffè
- modem e router
- decoder
- televisori
- alcuni carica batterie di cellulari
- condizionatori
Per evitare i consumi dello stand-by bisogna fare attenzione all’etichetta energetica: prima di acquistare un elettrodomestico controllare se riporta il marchio Energy Star che indica consumi ridotti in stand-by.
Come ridurre il consumo degli elettrodomestici
Ci sono comunque delle strategie da adottare per rendere meno pesante la bolletta energetica. Prima tra tutti, naturalmente, la scelta di avere energia domestica dai pannelli fotovoltaici invece che dal classico fornitore di energia. Poi piccole pratiche quotidiane che aiutano a risparmiare quando usiamo i nostri apparecchi elettrici ed elettronici:
- Scegliere modelli efficienti di elettrodomestici: una classe energetica alta consuma meno a parità di utilizzo
- Usare programmi eco: lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice spesso hanno programmi a basso consumo
- Evitare lo stand-by: spegnere completamente gli apparecchi o utilizzare prese con interruttore
- Manutenere regolarmente: mantenere pulite le guarnizioni del frigo e sbrinarlo, ma anche pulire i filtri della lavatrice e dell’asciugatrice
- Ottimizzare il tempo di utilizzo: usare l’elettrodomestico a pieno carico e ridurre il numero di capi da stirare ad esempio
Come risparmiare l’energia consumata dagli elettrodomestici
Gli elettrodomestici più vecchi sono meno efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai modelli moderni con classi energetiche elevate (A+, A++, A+++).
Per risparmiare energia bisogna acquistarne uno nuovo accertandosi di leggere e capire l’etichetta energetica che oggi viene riportata su tutti i prodotti che utilizzano energia.
La nuova etichetta energetica europea, ideata per orientare al meglio il consumatore nella comparazione e nella scelta di prodotti che consentano di consumare meno, include 3 nuove classi nella classi di efficienza energetica, che identificano i prodotti a più basso consumo (A+, A++ e A+++), e nuovi pittogrammi per dare informazioni chiare al consumatore sulle caratteristiche e sulla performance dei prodotti.
Perché alcuni elettrodomestici consumano di più
I motivi che determinano il maggior consumo di un apparecchio rispetto ad altri è legato sia al suo specifico fabbisogno energetico, come tutti gli elettrodomestici che devono riscaldare (forno, scaldabagno) o raffreddare (frigorifero, climatizzatore). Richiedono infatti molta energia per mantenere temperature diverse da quelle dell’ambiente in cui sono presenti.
Tuttavia, il tempo in cui vengono usati ne determina un costo finale molto più elevato in termini di consumi annuali. Per questo un dispositivo con basso consumo istantaneo (come il frigorifero) può consumare molto poiché rimane acceso 24 ore al giorno.
Guida all’acquisto di elettrodomestici a ridotto consumo
Acquistare elettrodomestici a basso consumo è sempre conveniente, anche se magari il prezzo d’acquisto risulta superiore rispetto a quello di apparecchi similari meno efficienti.
Il maggior costo iniziale, infatti, verrà ammortizzato nel tempo grazie al risparmio di energia. Di seguito i consigli per l’acquisto dei più comuni elettrodomestici
Scegliere il frigorifero a basso consumo
Per scegliere il frigorifero che consumi poco bisogna prima di tutto sapere che i consumi di un frigorifero variano in base alla capacità, alla classe energetica ma anche in base a quante volte si apre la porta: ogni volta entra calore e il motore del frigorifero deve faticare per ripristinare i livelli di fresco impostati.
Un frigorifero di classe energetica A++ consuma tra 188 e 263 kWh all’anno.
Il sistema No-frost, una tecnologia di ventilazione forzata che permette al freddo di raggiungere velocemente ogni scomparto e di distribuirsi in modo uniforme all’interno del vano, permette di consumare meno perché raffredda più facilmente.
Scegliere la lavastoviglie a ridotto consumo
La lavastoviglie per essere considerata di ultima generazione deve essere a ridotto consumo di elettricità e anche di acqua.
In merito all’energia elettrica i nuovi modelli di lavastoviglie consumano, per il ciclo più lungo, tra 1,4 e 1,8 kWh rispetto ai 2,5 kWh delle più datate.
I consumi risultano ridotti drasticamente quando si utilizzano i cicli rapidi da 45 minuti, in questo caso la temperatura raggiunta è di solito di 45° e il consumo stimato è di soli 0,7 kWh.
Scegliere la lavatrice a basso consumo
Anche nel caso della scelta di lavatrice si ricorda che i consumi dipendono da diversi fattori quali classe energetica, capacità di carico/potenza assorbita e temperatura dei lavaggi.
Considerando una lavatrice con capacità di carico da 5 kg, un lavaggio di capi in cotone a pieno carico a una temperatura di 60° richiede un investimento di elettricità pari a 2,37 kWh se è di classe A. Per quanto riguarda il consumo di acqua deve attenersi sotto i 12 litri.
Sostituire una vecchia lavatrice con una macchina contraddistinta da una classe energetica pari a A o superiore (A+, A++, A+++).è sempre conveniente.
Scegliere l’asciugatrice a basso consumo
Prima di acquistare un’asciugatrice bisogna valutare: la capacità di carico, i consumi dell’elettrodomestico e il costo di utilizzo perché questo è un elettrodomestico energivoro.
Il più consigliato è il tipo a pompa di calore che ha preso il posto di quella a resistenza elettrica che decisamente consuma di più. Si consiglia sempre una classe energetica A+ o A++.
Scegliere l’aspirapolvere a basso consumo
Prima di acquistare una aspirapolvere bisogna prima di tutto considerare il consumo energetico: molti modelli consumano troppo. I produttori tendono a vantarsi della potenza elevata dei propri aspirapolvere, relazionandola con l’efficacia di aspirazione: la potenza riportata in etichetta, indica il consumo elettrico. I prodotti chiamati eco o green sono quelli che consumano tra i 1.200 e 1.400 Watt
Per legge gli aspirapolvere non possono essere prodotti con una potenza superiore a 1600 Watt (questo limite è giunto a 900 W nel 2017) per garantire un limite sul consumo annuale di energia massimo di 62 kWh annui.
Scegliere lo scaldabagno a basso consumo
Gli scaldabagno elettrici producono acqua calda sanitaria. Esistono scaldabagno istantanei (compatti), e quelli ad accumulo, la cui capacità varia da 150 , 200 o 300 litri, ed offrono un’acqua a temperatura costante e sono più economici.
Lo scaldabagno rientra tra gli elettrodomestici più energivori: per ovviare al problema si consiglia di non tenerlo acceso più del dovuto e impostare un timer.
Scaldabagno a pompa di calore
Installare uno scaldacqua a pompa di calore consente di risparmiare fino al 75% sulla bolletta.
Con un buon impianto a pompa di calore si può riscaldare anche l’aria di casa e rinunciare del tutto alla caldaia a gas : con 1 kWh di energia elettrica si producono fino a 3-5 kWh di energia termica con un risparmio fino al 40% sui costi di gestione rispetto alle migliori caldaie a condensazione.
Scegliere il televisore che consuma di meno
Il consumo dipende prima di tutto dalla luminosità, ovvero dalla modalità di riproduzione dell’immagine . Per risparmiare sui costi energetici, è opportuno scegliere modelli non troppo grandi: tv molto grandi anche se in classe A+++ consumano comunque molta energia.
Altri modi di risparmiare energia
Per risparmio energetico domestico vi consigliamo di leggere:
- risparmio energetico
- come risparmiare elettricità a casa
- risparmio energetico garanzia a favore dell’ambiente
- interventi di risparmio energetico: quali agevolazioni
- ecobonus: quali spese per il risparmio energetico
- caloriferi: trucchi per risparmiare energia
- risparmio energetico della lavatrice
- risparmio energetico, come cucinare senza sprecare energia
- risparmio energetico, come ottimizzare le prestazioniu della TV
- risparmio energetico spiegato ai bambini
- come cucinare in lavastoviglie
- isolamento termico per risparmio in bolletta
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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