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Quali sono i giardini più belli d’Italia

Una classifica per farsi venire voglia di visitarli

L’Italia vanta uno dei più ricchi patrimoni naturalistici al mondo, costituito da un complesso sistema di parchi. Comprende aree protette, nazionali e regionali, marine e terrestri, che non hanno eguali per ricchezza di ambienti, specie, storia e cultura. Inoltre, esistono oltre 320 tra parchi nazionali, riserve naturali e giardini botanici, ideali per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano conoscerla ed imparare a rispettare i suoi delicati equilibri. Questa bellezza verde diffusa potrebbe essere un buon motivo per iniziare il tour dei giardini più belli d’Italia.

Quali sono i giardini più belli d’Italia

Quali sono i giardini più belli d’Italia

L’Italia, con la sua ricca storia, arte e cultura, offre una straordinaria varietà di giardini privati e pubblici visitabili e aperti al pubblico, ognuno con un suo fascino unico.

Perché questi giardini sono considerati tra i più belli d’Italia

Si tratta per noi di una selezione di luoghi di particolare bellezza, creata dalla combinazione di elementi naturali e artificiali, come piante, fiori, fontane, sculture e architetture.

Molti poi hanno una lunga storia e sono testimonianza di epoche e stili diversi, o si inseriscono in contesti paesaggistici di grande bellezza, come Capri (Villa San Michele a Capri), la Costiera Amalfitana (Villa Ruffolo), e le colline toscane (Giardino della Villa Medicea di Castello e Giardino di Villa Gamberana).

Alcuni, come i giardini botanici (Villa Hanbury), ospitano una grande varietà di specie vegetali provenienti da tutto il mondo. Ognuno crea una sua particolare atmosfera, che può essere romantica, magica, rilassante o stimolante.

Ecco una selezione fatta da noi dei giardini più belli d’Italia e le ragioni per cui meritano una visita.

Giardini Botanici Hanbury a Ventimiglia

Sono a Ventimiglia, qui l’esotico si sposa magnificamente con la flora mediterranea e con le coltivazioni tradizionali, caratterizzati da vialetti irregolari e gazebo romantici, pergolati e cortili e da una suggestiva vista del mare.

I giardini di Villa Hanbury furono realizzati grazie alla passione del viaggiatore inglese Sir Thomas Hanbury che, acquistato il promontorio nel 1862, trasformò un terreno incolto in un bellissimo giardino con piante provenienti da ogni parte del mondo. Dal 1987 la gestione dei giardini è affidata all’Università degli Studi di Genova.

Visitarli significa tuffarsi in un mondo esotico affacciato sul mare, che preserva una collezione straordinaria di piante rare provenienti da tutto il mondo. Offre un viaggio attraverso la flora di diversi continenti.

Giardino di Villa Durazzo Pallavicini a Genova

Sempre in Liguria, a Genova Volti, si può visitare una delle più alte espressioni dei parchi romantici ottocenteschi: Villa Durazzo. Qui il mare fa da sfondo a sentieri con architetture classicheggianti, e orientali incorniciati da una vegetazione costituita medio-orientale di palme, piante esotiche, lecci, allori e numerosi esemplari assai rari. Un percorso scenografico unisce natura, architettura e arte.

Creato nella prima metà dell’Ottocento su progetto dell’architetto Michele Canzio per il marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, rappresenta un esempio unico di giardino romantico a tema, ispirato ai poemi epico-cavallereschi e ai temi del viaggio e della scoperta. In effetti, il giardino è ricco di architetture e scenografie di grande impatto visivo, come il Castello, la Pagoda, il Ponte Romano e il Tempio del Sole.

Concepito come un percorso teatrale, è diviso in scene che rappresentano diversi momenti di un viaggio iniziatico. Il visitatore è guidato attraverso laghi, cascate, grotte, templi, padiglioni e scenografie suggestive, che evocano emozioni e riflessioni.

Il fulcro è il Lago Grande, un lago artificiale navigabile con un isolotto al centro, dominato dal Tempio di Diana. Qui è possibile noleggiare una barca e godere di una prospettiva unica sul giardino. Poi un viale alberato conduce alla Kaffeehaus, un caffè in stile svizzero, e offre una vista panoramica sulla città e sul mare.

Inoltre, sono presenti un Giardino dei Roseti e uno delle Rose, due zone dedicate alle singole piante da fiore.

Perché vale la pena visitarlo per la varietà di paesaggi, architetture e piante crea un ambiente di grande bellezza e fascino, ma soprattutto perché è un esempio straordinario di giardino romantico a tema concepito come stazne teatrali a cielo aperto, testimonianza di un gusto tipico dell’Ottocento.

Giardini del Vittoriale a Gardone Riviera

Anche il giardino del Vittoriale è affacciato sul Lago di Garda ed è possibile visitare anche la villa di D’Annunzio, il Vittoriale degli Italiani sul Lago di Garda, a Gardone Riviera (BS).

Dichiarato monumento nazionale, è un complesso di edifici, vie, piazze, teatri, giardini e corsi d’acqua eretto a memoria della vita del poeta D’Annunzio che vi abitò e delle imprese eroiche degli Italiani durante la Grande Guerra.

Occupa un terreno molto vasto di nove ettari dove il parco si snoda lungo un percorso scandito da cimeli storici.

Da non perdere, nella vasta area boschiva con le Vallette dell’Acqua Pazza e dell’Acqua Savia, l’attraversamento di due ruscelli che confluiscono in un laghetto a forma di violino.

Anche la Toscana è rappresentata da due giardini.

Giardino della Villa Medicea di Castello

Oggi sede dell’Accademia della Crusca, è uno degli esempio di giardino all’italiana meglio conservati, fu Commissionato da Cosimo I de’ Medici a metà del Cinquecento, e rappresenta un modello di armonia. Situato sulle colline che dominano Firenze, è uno dei più importanti esempi di giardino rinascimentale italiano.

I giardini ospitano una vasta collezione di agrumi, coltivati in vasi di terracotta e disposti lungo i viali durante la stagione invernale. Altro elemento particolare è la suggestiva ‘Grotta degli Animali’ che rappresenta uno degli ambienti architettonici più rilevanti della cultura manierista. È una grotta artificiale decorata con mosaici, sculture e giochi d’acqua, che rappresenta un ambiente fantastico e suggestivo.

L’acqua gioca un ruolo fondamentale nel giardino, con fontane, vasche e giochi d’acqua che animano lo spazio e creano effetti scenografici. La Fontana di Ercole e Anteo, opera di Bartolomeo Ammannati, è uno degli elementi più celebri.

Vale la pena visitarlo anche per la splendida vista panoramica sulla città di Firenze, e perché rappresenta un’importante testimonianza dell’arte e della cultura del Cinquecento, in qui l’equilibrio tra architettura, natura e arte crea un ambiente di grande armonia e bellezza. L’ impianto geometrico rigoroso, tipico del Rinascimento, con aiuole squadrate, siepi potate e viali rettilinei crea un senso di equilibrio e armonia.

Giardino di Villa Gamberaia a Settignano

Sulle colline di Settignano, con un eccezionale panorama su Firenze e la valle dell’Arno, si può ammirare invece il Giardino di Villa Gamberaia. In uno spazio ristretto sono tratteggiate tutte le caratteristiche del giardino tipicamente all’italiana.

Libera circolazione d’aria e di sole, abbondanza d’acqua, facile accesso a zone densamente ombreggiate, passeggiate con differenti visuali, una varietà di effetti prodotti dall’ingegnoso uso dei dislivelli.

Un giardino ricco di storia, le cui meraviglie si rivelano a poco a poco a chi si concede il tempo di scoprirli.

situato sulle colline di Settignano, a pochi chilometri da Firenze, è un capolavoro di architettura del paesaggio, considerato uno dei più bei giardini italiani e un esempio perfetto di giardino all’italiana. Sebbene le sue origini risalgano al XVI secolo, l’aspetto attuale è dovuto principalmente alle trasformazioni realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dalla principessa Zenobia del Carretto e poi dalla famiglia americana March, che lo resero un punto di riferimento per architetti paesaggisti e appassionati di giardini di tutto il mondo.

Un punto di forza è la lunga vasca d’acqua rettangolare, circondata da cipressi e con la limonaia sullo sfondo, forse l’elemento più iconico.

Vale la pena visitarlo per la rigorosa geometria, con assi prospettici che guidano lo sguardo verso punti focali, che creano un senso di ordine e armonia. Siepi di bosso perfettamente potate, vialetti di ghiaia e parterre delimitano gli spazi, offrono una varietà di scorci e prospettive.

Altro elemento particolare offerto da questo giardino all’italiana è il ‘gabinetto verde’, uno spazio racchiuso da alte siepi di leccio, che vuol essere un giardino segreto, intimo e raccolto, dove godere della tranquillità e della bellezza della natura.

L’alto elemento spettacolare è il bowling green, un prato originariamente destinato al gioco delle bocce, che offre un’ampia prospettiva sul paesaggio toscano.

Quali sono i giardini più belli d'Italia
Il parterre d’acqua di Villa Gamberaia a Settignano – rediti fotografici: Sailko

Giardino dei Tarocchi a Capalbio

A Garavicchio, vicino Capalbio, in Toscana, sorge un giardino particolare, creato dall’artista francese Niki de Saint Phalle, è popolato da sculture monumentali ispirate ai tarocchi. Un’esperienza unica e surreale, questa, che vale la pena provare.

Potremmo definirlo un’opera d’arte in situ, unica al mondo, creata dall’artista francese, si ispira ai 22 Arcani Maggiori dei tarocchi.

Per questo è popolato da sculture monumentali e coloratissime, realizzate in cemento armato e ricoperte di mosaici di vetro, specchi e ceramiche. Le 22 sculture sono alte fino a 15 metri, ed hanno un significato esoterico. Tra le più celebri, la Papessa, l’Imperatrice, la Giustizia, il Sole e il Mondo.

Realizzate con una tecnica particolare, mescolano la struttura di cemento armato alla superficie di frammenti di vetro, specchi, ceramiche e altri materiali, creando un effetto di luce e colore cangiante. Altra particolarità è che alcune sono abitabili, come la Sfinge, che ospitava l’atelier dell’artista, o l’Imperatrice, che contiene al suo interno un ambiente ricco di specchi e mosaici.

Vale la pena visitare questo luogo magico e surreale, che affascina e sorprende. Questa è un’opera d’arte totale, che coinvolge tutti i sensi e stimola l’immaginazione. Il percorso all’interno del giardino non è predefinito, ma si snoda tra le sculture come un labirinto, invitando il visitatore all’esplorazione e alla scoperta. Le sculture dei tarocchi, con la loro simbologia esoterica, invitano a un viaggio introspettivo e alla scoperta del proprio inconscio.

Villa Lante a Bagnaia

Scendendo verso Sud in provincia di Viterbo tappa obbligatoria è Villa Lante a Bagnaia, una delle maggiori realizzazioni del cinquecento italiano.

Chiusa in un labirinto geometrico, la villa è attraversata da un corso d’acqua che sgorga in alto dalla roccia e segue il pendìo del terreno, sfruttandone i dislivelli fino a confluire nella Fontana dei Mori.

Circondato da siepi sempreverdi e statue di marmo peperino il giardino di Villa Lante è un luogo incantato voluto dal cardinale Gambara e realizzato dal Vignola in nome della supremazia dell’uomo sulla Natura.

Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina

Sempre nel Lazio, il Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina, è tra i più belli al mondo per il fascino particolare e misterioso esercitato dalle rovine presenti sul posto, con i suoi ruderi monumentali ricoperti da una fitta coltre di vegetazione e con il complesso sistema di acque.

Sorto sulle rovine dell’antica città medievale di Ninfa, si estende su circa 8 ettari, ed è attraversato dal fiume omonimo, che crea cascatelle, laghetti e specchi d’acqua. Ospita una straordinaria varietà di piante e fiori ed è considerato uno dei più belli e romantici del mondo.

I resti dell’antica città di Ninfa, tra cui il castello, la chiesa, le mura e le case, sono stati armoniosamente integrati nella vegetazione, creando un’atmosfera suggestiva e romantica. Le piante rampicanti avvolgono le pietre, donando loro nuova vita e trasformandole in elementi decorativi.

La straordinaria varietà di piante, provenienti da tutto il mondo (rose rampicanti, aceri giapponesi, magnolie, ciliegi ornamentali, iris) convive in armonia.

Il silenzio, interrotto solo dal rumore dell’acqua e dal canto degli uccelli, le rovine medievali, la lussureggiante vegetazione ed i fiori profumati, creano un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Vale la pena visitarlo proprio per l’atmosfera particolare che si respira. È un giardino romantico, con rovine medievali immerse nella natura. L’atmosfera magica e suggestiva lo rende un luogo unico, e regala un viaggio indietro nel tempo in un luogo sospeso tra storia e natura.

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Scorcio del giardino di Ninfa a Latina – Foto di Mentnafunangann

Giardino di Villa Rufolo a Ravello

Conosciuto anche come il ‘giardino dell’anima’ è un gioiello incastonato in suggestivo angolo del paesaggio mediterraneo e della costiera amalfitana.

A Ravello, sulla Costiera amalfitana, fu costruito nel XIII secolo dalla ricca famiglia Rufolo, il giardino ha ospitato personaggi illustri nel corso dei secoli, tra cui Boccaccio, che lo citò nel Decameron, e Wagner, che vi trovò ispirazione per il suo Parsifal.

Fu acquistata poi nel 1853 dallo scozzese Nevil Reid al quale si deve il restauro dell’antica villa e la creazione del giardino che si struttura su due livelli ai quali si giunge attraversando un viale alberato e riflette l’influenza dell’architettura arabo-siciliana che si integra armoniosamente con la vegetazione lussureggiante del luogo.

Le antiche mura, appena nascoste dai cipressi e dai tigli, guidano fino al chiostro mauritano d’ispirazione moresca, con archi intrecciati e colonne decorate, al primo livello del giardino. Poi si passa alla loggia, da cui si può ammirare uno dei panorami più celebri della Costiera, immortalato in innumerevoli fotografie e dipinti, ed alla Torre Maggiore con una vista panoramica spettacolare sulla costa e sul mare.

Vale la pena visitarli per la vista mozzafiato sulla Costiera. Sono giardini lussureggianti concepiti come terrazze panoramiche. La bellezza di questo luogo si fonde con la spettacolarità del paesaggio. In particolare, il momento migliore è assistere ai concerti del Ravello Festival, che si tiene ogni estate sul terrazzo panoramico, dedicato al compositore Richard Wagner, con vista mozzafiato sul mare amalfitano e sulla costa.

Villa San Michele a Capri

Proseguendo il nostro itinerario campano approdiamo nell’isola di Capri alla scoperta della meravigliosa Villa San Michele e del suo giardino sospeso fra cielo e mare.

Ricavato sul pendio del Monte Barbarossa tra stretti terrazzamenti strappati alla roccia, con lunghi viali creati per il passeggio e angoli raccolti, ideali per la meditazione, permette una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli e sulla Penisola Sorrentina.

Il giardino, che si integra perfettamente con l’architettura della villa, ed è un mix di elementi classici, mediterranei e orientali, un riflesso della personalità eclettica e cosmopolita del suo creatore.

Fu infatti creato dal medico e scrittore svedese Axel Munte e ospita suggestive fioriture che si alternano nel corso di tutto l’anno e alcune specie caratteristiche della flora mediterranea mischiate ad altre originarie di varie latitudini, scelte per la loro peculiare bellezza o per la loro valenza simbolica.

Sparse per tutto il giardino, colonne romane, frammenti di statue e altri reperti archeologici testimoniano la storia millenaria dell’isola di Capri.

La cappella di San Michele è un piccolo gioiello architettonico, con affreschi e decorazioni che richiamano l’arte bizantina, da cui prende il nome il giardino.

Potremmo definirlo un giardino olfattivo, poichè pini, cipressi, limoni, bouganvillee, glicini e una varietà di fiori e piante mediterranee creano un’esplosione di profumi caldi e fragranti.

Vale la pena passare del tempo sul Belvedere della Sfinge, un punto particolarmente suggestivo, da dove si gode una straordinaria vista del Golfo di Napoli. E sotto la pergola ricoperta di glicine e bouganvillee, ammirare una vista spettacolare sul mare.

Giardino della Kolymbetra nel Parco della Valle dei Templi di Agrigento

Giunti all’ultima tappa del nostro tour che ci ha guidato alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche e naturali della bella Italia arriviamo al Agrigento, dove questi giardini sono la perfetta sintesi del paesaggio agrario e naturale della Valle.

Le zone più scoscese del giardino sono popolate da lembi intatti di macchia mediterranea, nel torrente che taglia il fondovalle ci sono pioppi, salici e tamerici, sugli ampi terrazzamenti, compresi tra suggestive e alte pareti di calcarenite, un antico agrumeto ricco di tante specie e varietà ormai rare, coltivato secondo le antiche tecniche della tradizione araba. Si tratta di un luogo straordinario per la grandiosità della natura e per la ricchezza dei reperti archeologici che ancora vengono alla luce.Parchi e aree naturali sono una ricchezza per tutti e il verde svolge diverse funzioni benefiche sull’uomo. Infatti la presenza di giardini soddisfa un’importante necessità ricreativa e sociale, rendendo le città più vivibili e a ‘dimensione d’uomo’.

Inoltre costituisce un elemento di grande importanza anche dal punto di vista culturale favorendo la conoscenza dell’ambiente e svolgendo un’importante funzione didattica soprattutto per le nuove generazioni. Senza contare che i parchi e i giardini storici, così come gli esemplari vegetali secolari, costituiscono dei veri e propri monumenti naturali, la cui conservazione e tutela dovrebbero rientrare fra gli obiettivi culturali di tutte le società.

Giardino di Kolymbetra – Crediti foto: fab

Allora riscopriamo il contatto con la natura organizzando gite, escursioni a piedi o a cavallo, trekking, sempre nel rispetto dell’ambiente e accrescendo la consapevolezza di quanto sia necessario e doveroso
salvaguardare e preservare questo inestimabile e delicatissimo patrimonio. Potrà solo farci bene!

Crediti della foto di copertina: Sailko

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Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

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