Quanto tempo ci vuole per degradare la plastica: facciamo chiarezza
La plastica è un gravissimo problema per l'ambiente perché è un materiale che non scomparirà mai
La plastica rappresenta un problema di inquinamento ambientale fra i più seri e gravi. E, ironia della sorte, si tratta anche di uno dei materiali che più spesso utilizziamo. Basta fermarsi e provare a pensare un attimo: nella nostra vita quotidiana, usiamo plastica continuamente.
Imparare a riutilizzare la plastica e a smaltirla correttamente sono esigenze di primaria importanza su cui tutti, dal singolo cittadino alle aziende, fino alle Autorità governative, devono impegnarsi e lavorare.
Per comprendere la gravità della situazione, in questo articolo andremo a spiegarvi quanto tempo ci vuole per degradare la plastica. Probabilmente non ne avete idea… Le cifre vi lasceranno basiti.
Sommario
- La plastica è un problema molto grave
- Perché la plastica non si decompone
- Quanto tempo ci vuole per degradare una bottiglia di plastica
- Quanto tempo ci vuole per degradare un sacchetto di plastica
- Quanto ci mette una bottiglia di plastica a decomporsi in mare
- Quante volte è possibile riciclare la plastica
- Quali sono i tipi di plastica riciclabili
- Perché è importante riciclare la plastica
- Come riciclare e smaltire la plastica
- Idee per riutilizzare la plastica non riciclabile
La plastica è un problema molto grave
La plastica è un materiale diffusissimo. Il mondo è pieno di plastica, e questo è un grave problema. La plastica è costituita da polimeri sintetizzati artificialmente, la cui struttura non è in natura disponibile. Di fatto si tratta quindi di un materiale che non è biodegradabile, e che quindi è indistruttibile. Ciò significa che, in natura, la plastica non scomparirà mai, ma costituirà solo una forma di inquinamento dell’ambiente.
Le microplastiche
Oltre a non decomporsi, agenti chimici e fisici degradano e scompongono la plastica in frammenti molto piccoli che sono estremamente pericolosi per la salute dell’uomo. Ci riferiamo a:
- microplastiche: dalle dimensioni comprese fra 0,1 micron e 5 ml
- nanoplastiche: di dimensioni al di sotto di 0,1 micron
Senza esserne a conoscenza, ogni giorno siamo costantemente a contatto con queste plastiche minuscole. Si trovano infatti all’interno di dentifrici, cosmetici, capi sintetici, pneumatici…
Poiché queste micro e nanoplastiche vanno a finire nell’acqua, contaminandolo, i pesci e gli animali vengono intossicati. E di conseguenza anche noi finiamo con l’ingerire le pericolosissime micro e nanoplastiche.
Perché la plastica non si decompone
La plastica non scomparirà mai dalla faccia della terra perché è costituita da polimeri sintetizzati in modo artificiale.
Non essendo la natura di tali polimeri presente in natura, ne consegue che la loro struttura non è biodegradabile.
Quanto tempo ci vuole per degradare una bottiglia di plastica
Le bottiglie di plastica sono uno degli imballaggi più resistenti. A seconda delle condizioni ambientali cui è esposta, una bottiglia di plastica impiega da 100 a 1000 anni per decomporsi.
Quanto tempo ci vuole per degradare un sacchetto di plastica
Per degradarsi, un sacchetto di plastica impiega un tempo variabile da 10 a 30 anni. Se si tratta di un sacchetto biodegradabile, allora le tempistiche si riducono grazie alla metabolizzazione da parte di batteri e microrganismi che “digeriscono” la plastica.
Quanto ci mette una bottiglia di plastica a decomporsi in mare
Una delle problematiche ambientali più complesse e discusse è quello delle plastiche in mare. . Per decomporsi nell’acqua, una bottiglia di plastica impiega circa 450 anni.
In ogni caso, le tempistiche non sono esatte e precise, dal momento che esistono vari tipi di plastiche ed anche perché il processo di decomposizione dipende dalla posizione dei rifiuti nella colonna d’acqua.
In caso di plastiche galleggianti, ovvero che si trovano sulla superficie, il processo di degradazione può essere un po’ più rapido grazie all’azione diretta degli agenti atmosferici che provocano lo sfregamento con altri materiali.
Quante volte è possibile riciclare la plastica
Mediamente, uno stesso pezzo di plastica può venire riciclato 2-3 volte soltanto perché, ad ogni riciclo, la catena di polimeri si accorcia e, di conseguenza, va a diminuire la qualità del materiale.
Quali sono i tipi di plastica riciclabili
Esistono vari tipi di plastica. Alcuni di questi possono essere riciclati. Ecco quali sono le tipologie di plastica da poter riciclare.
- PET (Polietilene tereftalato): la plastica delle bottiglie e dei contenitori per alimenti
- PVC (Policloruro di vinile): la plastica impiegata per la produzione di giocattoli, finestre, tubi per l’acqua…
- HDPE (Polietilene ad alta densità): la plastica usata per la realizzazione di bottiglie del latte e contenitori per detersivi
- LDPE (Polietilene a bassa densità): la plastica dei sacchetti per la spesa e dei contenitori e film per alimenti
- PS (Polistirene): la plastica usata per produrre scatole e contenitori per gli alimenti
- PP (Polipropilene): la plastica con cui vengono prodotti tappi, mobili per l’outdoor e contenitori per alimenti
- PLA (acido polilattico): la plastica con cui vengono prodotte le stoviglie monouso biodegradabili
Perché è importante riciclare la plastica
Poiché la plastica è uno dei materiali più inquinanti, riciclarla è fondamentale per la salvaguardia del pianeta in cui viviamo e del suo ecosistema. Il riciclo della plastica – e in generale il corretto riciclo di tutti i materiali – è una pratica da promuovere ed incoraggiare attraverso un’attiva promozione di sensibilizzazione.
Riciclare la plastica permette di:
- ridurre l’impatto ambientale di questo materiale altamente inquinante
- riutilizzare la plastica in nuovi prodotti
- ridurre il consumo di materie prime
- ridurre la produzione di rifiuti
- ridurre i gas serra emessi in fase di produzione della plastica vergine
- aumentare la domanda di materiali riciclati
Come riciclare e smaltire la plastica
Nonostante la plastica sia un materiale fortemente inquinante e che costituisce un gravissimo problema per l’ambiente, può comunque essere smaltita tramite il corretto riciclo.
Ecco quali sono le varie fasi del processo di riciclo della plastica.
- Raccolta della plastica, che può avvenire in modi diversi (raccolta differenziata negli appositi contenitori, raccolta presso appositi punti di raccolta pubblici)
- Separazione. La plastica raccolta viene trasportata nelle strutture di trattamento, e qui viene separata a seconda del tipo di plastica
- Trattamento. I tipi di plastica riciclabili vengono sottoposti ad un processo di triturazione, lavaggio e trasformazione in granuli, che vengono poi utilizzati per produrre nuovi prodotti
Un altro modo per smaltire la plastica è la sua combustione. Tuttavia, oltre a produrre energia, questo sistema rappresenta anche una forma di forte inquinamento atmosferico.
Idee per riutilizzare la plastica non riciclabile
Purtroppo, la plastica non riciclabile non può venire riprocessata come la plastica riciclabile. Per smaltire la plastica non riciclabile in maniera responsabile, è possibile mettere in atto alcuni accorgimenti.
- Ridurre la quantità di plastica non riciclabile che si usa, optando per alternative più ecologiche, come i prodotti in vetro, carta o acciaio inossidabile
- Riutilizzare gli oggetti in plastica non riciclabile, conferendo loro una seconda vita, magari attribuendogli scopi e funzioni differenti da quelli originari
- Sviluppare l’arte del riciclo creativo, realizzando ad esempio oggetti decorativi, monili e bijoux
- Smaltire il materiale correttamente in discarica, quando proprio non ci sono più alternative per riciclare e riutilizzare il prodotto
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Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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