Quello che c’è da sapere sul quokka, l’animale diventato virale sui social
Aspetto, comportamento e tante curiosità dell’animale che ha dato origine ad un hashtag
Lo avrete già visto nei numerosi selfie che i turisti amano farsi insieme a lui, ma probabilmente non sapete il suo nome. Stiamo parlando del quokka, il tenero animaletto dalla buffa espressione sorridente. Purtroppo, però, forse non sapete che di questo simpatico marsupiale ne rimangono solo pochi esemplari. Il quokka è infatti a rischio estinzione. Andiamo a conoscerlo più da vicino. Scopriamo dove abita, cosa mangia e alcune curiosità sul suo conto.
Sommario
Quokka: aspetto
Questo tenerissimo mammifero appartenente alla famiglia dei marsupiali. È infatti provvisto di marsupio addominale, proprio come i canguri, gli opossum e i koala.
Inoltre, è anche un macropodide, che è una classificazione specifica dei mammiferi marsupiali che vivono in Australia, Tasmania e Nuova Guinea. Lungo tra i 40 e i 50 cm e dal peso tra i 2,5 e i 5 kg, ha dimensioni simili a quelle di un gatto.
Quasi sempre dal pelo marrone, ha il muso stretto, orecchie rotonde, naso grande e zampette minuscole. La coda è sottile, simile a quella di un topo e può raggiungere i 25 cm. La vita media è di 10-15 anni.
Sicuramente il suo tratto distintivo è il suo perenne sorriso. Non a caso è conosciuto come “l’animale più allegro del mondo”!
Nomi del quokka
Il nome scientifico è Setonix brachyurus. I nordamericani ne pronunciano il nome come ‘koo-WOH-kuh’, mentre i nativi australiani preferiscono dire ‘kah-WAH-kah’.
Quokka: origine
Il quokka è stato scoperto più volte dagli europei in visita in Australia. Il fatto curioso è che ogni volta, ognuno ne ha dato una propria interpretazione.
Il marinaio Samuel Volckertzoon li trovò su un’isola sabbiosa nel 1600 e li descrisse come “gatti selvatici”; l’esploratore Willem de Vlamingh, qualche decennio dopo, li scambiò per “topi giganti” e chiamò l’intera isola come loro: Rottnest Island che significa appunto ‘nido di topo’.
Quokka: dove vive
Originario dell’Australia, vive in un’area piuttosto ristretta nel sud-ovest delle regioni occidentali dell’Australia.
Da quando viene considerata specie protetta, si è visto riservare anche alcune piccole isole, come quella di Rottnest che, guarda caso, ogni anno viene invasa da centinaia di turisti che vogliono immortalarsi insieme al suo simpatico abitante.
Solo quest’isola e alcune zone dell’Australia continentale sono gli unici posti al mondo in cui trovare i quokka selvatici.
Quokka: cosa mangia
Si tratta di uno dei più simpatici animali erbivori: si ciba di fogliame, graminacee e piante succulente. Secondo uno studio, il loro cibo preferito è la Guichenotia ledifolia, un tipo di fiore bianco-viola. Essendo però molto socievole e altrettanto goloso, non disdegna il pane che gli umani gli offrono (che in realtà gli è molto nocivo).
Quokka: comportamento
Trascorre gran parte del suo tempo arrampicato su alberi e arbusti, in mezzo alle paludi e in aree caratterizzate da una fitta vegetazione. Non ama invece gli spazi ampi e aperti, perché predilige gli ambienti in cui può facilmente nascondersi dai predatori.
Riesce a resistere a lunghi periodi di siccità, in quanto rimane idratato attraverso le sostanze nutritive che ricava dalle piante.
Sorprende per le sue innumerevoli capacità:
- sa nuotare
- è agile nell’arrampicarsi sugli alberi (può raggiungere senza alcun problema i 2 metri di altezza!).
- è silenzioso e non fa molto rumore, ma neppure versi particolari. Al massimo può emettere suoni involontari di paura o panico quando si trova in difficoltà.
- è un animale notturno: il suo istinto naturale lo porta a dormire di giorno e andare a caccia di notte.
Purtroppo, essendo divenuto molto popolare, è abbastanza frequente incontrare esemplari anche durante le ore diurne.
Quokka: lancia cuccioli
Non è un modo di dire, quanto piuttosto una curiosità alquanto sconcertante. Quando mamma viene minacciata da qualche predatore, non è raro che decida di sacrificare il suo cucciolo.
Lo estrae dal marsupio in modo che questo, agitandosi, attiri su di sé l’attenzione del nemico e lei abbia così il tempo per fuggire.
Certamente da un punto di vista umano questa cosa destabilizza e può apparire come un atto di egoismo, in realtà bisogna sempre pensare nell’ottica del contesto naturale e quindi tale gesto deve essere visto come il normale istinto di sopravvivenza.
Non possiamo giudicare: le leggi della natura sono diverse dalle nostre.
Quokka: carattere
Esaminiamo ora il suo carattere ed i suoi atteggiamenti.
Rapporto con i turisti
Sicuramente si tratta di creature amichevoli e disponibili. Sono abituate ai turisti, quindi hanno poca paura del contatto umano e si avvicinano senza particolari problemi.
Ciononostante, dobbiamo però ricordare che si tratta di un animale selvatico e come tale può diventare leggermente aggressivo se si sente minacciato. Non ci pensa molto a graffiare o mordere il nemico da cui si sente attaccato. Per ovviare a qualsiasi tipo di problema, il Governo australiano ha istituito regole rigide: accarezzare, toccare o peggio ancora prenderlo in braccio potrebbe comportare, oltre a lesioni da parte dell’animale medesimo, anche multe salate.
Rapporto con i loro simili
Questi mammiferi vivono all’interno di colonie, ma non socializzano tra loro. Ad esempio, non hanno struttura sociale né giocano insieme.
Hanno vite solitarie e si incontrano soltanto per ragioni alimentari e di sicurezza.
Difesa dai predatori
I predatori naturali sono i rapaci e i dingo, i cani australiani. Di fronte a un predatore, il primo istinto è fuggire; Questo piccolo animale riesce a saltare e si arrampica a velocità elevata, e anche ad infilarsi nelle tane più profonde.
Se messo alle strette, combatte strenuamente, mordendo con i denti e graffiando con gli artigli. Le potenti zampe posteriori sono inoltre buone per calciare. A condannarlo sono le piccole dimensioni; non può infatti competere con animali più grandi, come ad esempio un dingo.
Quokka: riproduzione
È stato rilevato che il maschio torna dalla stessa compagna per diversi cicli di riproduzione consecutivi. Ma più che di monogamia o affetto, pare più essere una questione di convenienza o sopravvivenza.
È noto per i suoi alti tassi di riproduzione. Matura rapidamente e può dare alla luce un cucciolo anche 2 volte all’anno. Non è vincolato ad una stagione degli amori, ma comunemente si riproduce tra i mesi di gennaio e marzo. Inoltre è un compagno sbrigativo e pratico, che salta il rituale del corteggiamento per arrivare subito al sodo. La femmina ha comunque l’ultima parola: se rifiuta il maschio, questi dovrà andare a cercarne un’altra.
La gravidanza dura un mese e viene partorito un cucciolo alla volta. Essendo mammiferi, il parto può essere impegnativo e il cucciolo dovrà venire allattato per qualche mese (in genere 6).
Il maschio difende la sua compagna durante gestazione. Dopo la nascita del cucciolo, però non si occupa né della mamma né del piccolo.
Impregnazione ritardata
Questi mammiferi sono capaci di un mettere in atto una “pausa embrionale” o “impregnazione ritardata”. Significa che una femmina può accoppiarsi con un maschio, ma ritardare lo sviluppo del feto fino a quando le condizioni sono favorevoli per poter crescere un cucciolo.
L’esempio classico è quello di alcune femmine che si accoppiano subito dopo il parto, ma non sviluppano la gravidanza del secondo figlio fino a quando non vedranno se il primo sopravvive. In tal caso, l’embrione si disintegrerà e il secondo cucciolo non esisterà mai. Se invece il primo muore, l’embrione si impianterà e si svilupperà naturalmente.
Quokka: cuccioli
I cuccioli vanno in giro nella tasca della madre fino a quando non sono abbastanza grandi da potersi definire autonomi ed in grado di difendersi da soli.
Al compimento del sesto mese il piccolo quokka, il cosiddetto joey, viene incoraggiato a lasciare la sicurezza del marsupio materno ed inizia ad impara a procacciarsi il cibo da solo.
A 10-12 mesi, viene considerato totalmente autonomo. Può rimanere vicino in quanto membro appartenente a una colonia, ma sarà un adulto maturo e solitario.
Quokka: adozione
È severamente vietato portarne fuori dall’Australia. Tentare di trasportarli al di fuori del loro territorio è un crimine gravissimo.
I residenti o i visitatori che infrangono queste regole rischiano multe salate fino al carcere, e il Governo australiano è piuttosto duro nel farle rispettare. Di conseguenza è illegale comprare o adottare una di queste creature per farne animali domestici.
Quokka: estinzione
Questo tenero mammifero è tra gli animali più belli a rischio di estinzione, ed è ritenuto vulnerabile dalla IUCN e dal Dipartimento australiano per l’ambiente e l’energia.
La IUCN ha stimato che ci sono tra i 7.500 e i 15mila adulti maturi in natura. La stragrande maggioranza è sull’isola di Rottnest, e c’è anche una popolazione protetta sull’isola Calva e ci sono alcune colonie sparse anche nell’Australia continentale.
La più grande minaccia è la deforestazione e anche i cambiamenti climatici perché hanno effetti a catena su vegetazione, erosione e precipitazioni. Il numero di esemplari sta diminuendo. Basti ricordare che nel 2015,un incendio nell’Australia occidentale ha decimato il 90% della popolazione locale di quokka, passata da 500 a 39 esemplari in un solo colpo.
Un altro grande nemico è l’Uomo, che non infastidisce e ricerca questi animaletti per accarezzarli, prenderli in braccio e dar loro da mangiare. Per ovviare a questo problema il Governo australiano ha introdotto regole severe con pene altrettanto dure se non rispettate. Si rischia addirittura il carcere.
Quokka: selfie
Con le loro guance rotonde e i sorrisi felici, sono animali adorabili. Impossibile resistere ai loro simpatici sorrisi e a tanta tenerezza! Il mito “dell’animale più felice al mondo” è diventato virale al punto che ha preso il controllo dei social media grazie a #QuokkaSelfies, l’hashtag diventato l’ultima tendenza su Instagram.
Non è un caso che il remoto angolo d’Australia che ospita questi buffi animali sia preso d’assalto da milioni di turisti che da tutto il Mondo arrivano sin qui per potersi fare un selfie. Tutto è discutibile… Ma una cosa è certa, il rispetto per l’animale deve stare alla base di qualunque atteggiamento e scopo del viaggio.
Ecco quindi una serie di istruzioni per riuscire a farsi il selfie perfetto insieme a un quokka senza arrecargli alcun danno.
- Non toccarlo. La legge australiana non consente di accarezzarlo, toccarlo, abbracciarlo, coccolarlo e tenerlo tra le braccia per una foto. Assolutamente intoccabile. Per fare una buona foto occorre armarsi di santa pazienza ed attendere che sia lui ad avvicinarsi spontaneamente a voi.
- Non dargli da mangiare
- Attenzione al flash. Per istinto, davanti ad un flash troppo luminoso, potrebbe aggredirvi
- Abbassatevi alla sua altezza, accovacciandovi accanto a lui. Sarà molto più a suo agio. Se ai reta in piedi potrebbe vedervi come un nemico, una minaccia che incombe sopra di lui
- Non forzatelo. Ricordate che è un animale selvatico e come tale non può propriamente essere definito un collaborativo. Vero è, però, che ormai è molto abituato ai turisti e quindi ha poca paura del contatto umano e si avvicina senza grossi problemi.
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Ultimo aggiornamento il 24 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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