Raponzolo: un’erba selvatica da conoscere meglio
Noto anche come raperonzolo, ha interessanti proprietà e diversi utilizzi in cucina
Il raponzolo è un’erba che cresce spontanea in quasi tutta Italia e presenta usi versatili in cucina grazie al suo particolare sapore delicato.
Sommario
Questo ortaggio selvatico chiamato anche raperonzolo (nome scientifico Campanula rapunculus), è una pianta erbacea commestibile con caratteristici fiori a campanella di colore blu o viola.
Appartiene alla famiglia delle Campanulacea e cresce in modo spontaneo quasi in tutta Italia, fatta eccezione per la Sicilia e la Sardegna. Noto soprattutto nella tradizione culinaria contadina, è un ingrediente delicato che si presta ad usi versatili in cucina.
Erba selvatica raponzolo
Considerato un’erba selvatica poiché si può trovare con una certa facilità ai margini di sentieri e campi incolti, tra vigneti e oliveti oppure nei boschi e in montagna, predilige terreni freschi e tendenzialmente calcarei, privi di ristagni idrici.
Trova larga diffusione lungo tutta la Penisola, salvo le regioni insulari. Si riconosce con facilità per la particolare forma dei fiori.
Raponzolo di prato
La pianta a cui ci riferiamo è nota anche come raperonzolo di prato. Di questo classico ortaggio selvatico si consumato soprattutto le radici, ma anche fiori e foglie sono commestibili e utilizzate in cucina.
Accanto a questa varietà ce ne sono altre sempre appartenenti alla famiglia delle Campanulacea.
SPECIALE: Radici commestibili, quali sono?
Raponzolo di roccia
La varietà del raponzolo di roccia (nome botanico Phisoplexys comosa) si contraddistingue per il fiore dall’aspetto molto ornamentale.
Cresce in particolar modo sulle rupi verticali ed è maggiormente diffusa sulle Dolomiti, fin verso i 2000 metri.
Raponzolo alpino
Sempre appartenente alla famiglia delle Campanulacea, il raponzolo alpino è un’erbacea perenne con fiori di colore viola o blu intenso.
Questa varietà (Phyteuma hemisphaericum) ha come tipico habitat i pascoli alpini caratterizzati da terreno acido.
Raponzolo: coltivazione
Può essere coltivato nell’orto per aver a disposizione un ortaggio buono e ricco di proprietà benefiche.
Raponzolo: semina
Dopo averli mescolati, i minuscoli semi possono essere distribuiti nell’orto in modo uniforme. Per questo si consiglia di realizzare dei solchi distanti circa 25 cm in cui sistemarli.
In seguito, è bene coprirli con del terriccio. Il terreno da utilizzare deve essere fresco, fertile e ben lavorato.
Questa pianta richiede una posizione luminosa, ma cercando di evitare che sia troppo soleggiata. La raccolta si effettua a settembre, se la semina è stata realizzata nei mesi di marzo-aprile. Se, invece, la semina è più tardi, verso maggio-giugno, si deve attendere la stagione invernale.
Rapunzel, la verdura
Viene consumata anche come verdura grazie al suo interessante profilo nutrizionale.
Ricca di vitamina C e fibre, presenta un buon sapore lievemente piccante con retrogusto dolciastro. Vengono consumate principalmente le radici, che assomigliano ad una piccola rapa, insieme alle foglie.
Raponzolo proprietà
Grazie alle sue proprietà nutrizionali, questa pianta è rinomata anche per alcuni importanti effetti terapeutici. L’inulina, presente soprattutto nelle radici, è tra i lassativi più efficaci, oltre a favorire in generale il processo digestivo.
Inoltre, insieme alla vitamina C, ha una buona efficacia diuretica e rinfrescante. A foglie e fiori di questa pianta sono associate anche proprietà antinfiammatorie e antisettiche. Utilizzate per preparare un infuso, aiutano a realizzare un collutorio naturale contro il mal di gola e altre affezioni del cavo orale.
Raponzolo radice
Le radici di questa pianta, lunghe dai 3 agli 8 centimetri, possono essere consumate cotte. Rivelano un caratteristico sapore dolce e delicato che ricorda vagamente quello delle nocciole.
La radice è ricca di inulina, ma non contiene amido. Per questo si tratta di un alimento consigliato anche a chi soffre di diabete. Prima di utilizzarla in cucina, è necessario pulirla con accuratezza raschiandola con l’ausilio di un coltellino.
Risotto con raponzolo
Le radici possono essere adoperate come ingrediente per la preparazione di un risotto.
- 200 gr di radici di raponzolo
- 1 scalogno
- 500 gr di riso arborio
- 250 ml di brodo di verdura
- 1 bicchiere di vino bianco secco
Preparazione. Dopo aver preparato un soffritto con olio extravergine di oliva e lo scalogno tagliato sottile, aggiungete le radici lavate e tagliate a cubetti. Trascorso qualche minuto, unite il riso e sfumate con vino bianco. Versate il brodo per procedere con la cottura.
Per un risotto con sapore più deciso si possono aggiungere altri ingredienti in grado di dare un tocco intenso alla ricetta.
Raponzolo insalata
Il raperonzolo può essere consumato anche crudo utilizzando le foglie. Si possono, infatti, aggiungere come ingrediente all’insalata dopo averle tritate.
Occorre comunque tener presente il loro particolare sapore amarognolo quando le si utilizza all’interno di una misticanza.
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Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2022 da Rossella Vignoli
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