Come fare lo yogurt di soia in casa senza yogurtiera
Privo di colesterolo animale e lattosio
Perché preferire uno yogurt di soia a uno yogurt tradizionale? Perché la soia, quindi gli alimenti che da essa derivano, sono alimenti vegetali, privi di colesterolo animale, sono privi del lattosio che è lo zucchero presente nei latticini e a cui molte persone sono intolleranti.
Per queste ed altre ragioni, vediamo come preparare lo yogurt di soia fatto in casa.
Sommario
Due metodi con e senza Yogurtiera
Lo yogurt di soia fatto in casa non è particolarmente difficile, magari al primo colpo potrebbe non riuscirvi bene, ma non arrendetevi, proseguite le vostre prove e otterrete un ottimo risultato che vi darà molta soddisfazione perché con poca spesa e con poco tempo potrete ottenere tanto prodotto e molto più gustoso e cremoso di quello acquistato.
Le possibilità di realizzare lo yogurt di soia sono almeno due, procedere con la yogurtiera oppure senza, usando un vasetto di yogurt di soia acquistato in negozio per avere i fermenti lattici.
Potrete utilizzare i fermenti lattici del ceppo lactobacillus bulgaricus e streptococcus thermophilus acquistabili in farmacia.
Le proprietà
Lo yogurt di soia deriva da latte di soia ma contiene gli stessi batteri utilizzati nello yogurt da latte vaccino ma ha caratteristiche nutrizionali differenti perché manca di lattosio, le proteine del latte, e non ha colesterolo, anche se fornisce un minor apporto energetico del suo cugino da latte vaccino.
Queste caratteristiche lo rendono perfetto per i vegetariani, i vegani, ma anche per gli ebrei osservanti e per chi è allergico alle proteine del latte, e persino a chi soffre di ipercolesterolemia.
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Nella preparazione dello yogurt i fermenti si cominciano a moltiplicare alla temperatura di 42-44°, liberano acido lattico, che ha la funzione di ridurre il pH del latte e coagulare le proteine, per questo lo yogurt è cremoso.
Vediamo allora come si procede per fare lo yogurt di soia senza yogurtiera con uno starter di fermenti lattici o uno yogurt già pronto. Va prima detto che nel caso dell’utilizzo di uno yogurt di soia già pronto come starter, controllate che contenga dei fermenti vivi-attivi e non sia aromatizzato o dolcificato.
Inoltre ricordate che la buona riuscita dello yogurt dipende anche dalla sterilizzazione degli attrezzi utilizzati, per cui una contaminazione inibirebbe la proliferazione dello starter e non otterreste il vostro buon yogurt.
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Come fare lo yogurt di soia senza yogurtiera: la ricetta
Cominciamo dall’occorrente:
Ingredienti
- 1 l di latte di soia naturale anche fatto in casa (vedi ricetta)
- 125 gr di yogurt di soia fresco naturale
- 1 bustina di fermenti lattici liofilizzati
- 4 vasetti di vetro sterilizzati (tipo ‘Bormioli’)
- 1 pentola
- 1 termometro da cucina, facoltativo, ma molto utile
Preparazione. Versate il latte nella pentola, mettete sul fuoco basso fino a bollore e mantenetelo per 5-10 minuti, per sterilizzarlo. Poi spegnete e fate raffreddare fin quando saranno raggiunti i 42°, verificabili con il termometro. A questo punto potete aggiungere nei vasetti sterilizzati degli aromi o della frutta per arricchire il vostro yogurt. Versate il latte nei vasetti sterilizzati e attendete che formi la pellicola superficiale.
Ora aggiungete 2 cucchiai di yogurt mescolando bene per distribuire correttamente i fermenti oppure direttamente i fermenti stemperati prima in un poco di latte di soia, senza aggiungere lo yogurt. E’ importante che questo processo sia delicato, cercate di non rompere troppo la pellicola superficiale.
Chiudete i vasetti con i rispettivi coperchi (senza stringere la chiusura eccessivamente) e lasciate al caldo a 42-44° (la temperatura non deve mai scendere al di sotto dei 35°e non oltrepassare i 45°perché i batteri muoiono) per circa 8-12 ore (al massimo 24 ore). Finito questo tempo potete recuperare parte dei fermenti per produrre altro yogurt ed eliminare il siero affiorato. Si conserva in frigo per 7 giorni.>
Per mantenere a 42° circa lo yogurt per tutto il tempo necessario, potete ricorrere a due metodi. Mettere il contenitore in forno già a temperatura da almeno 10 minuti oppure a bagnomaria, facendo bollire prima dell’acqua in una pentola, vedremo poi come si usa.
L’importanza del riposo
I vasetti nel forno devono riposare ad una temperatura costante che consenta ai fermenti lattici di lavorare. Per questo avvolgete i vasetti in un panno di lana o di pile e posizionateli vicini vicini in una pentola che a sua volta sistemerete nel forno già portato a 42° e poi spento, deve rimanere solo accesa la lampadina. Il passaggio della pentola all’interno del forno deve essere molto veloce. L’ideale sarebbe preparare lo yogurt alla sera in modo tale che al mattino, dopo un riposo di circa 9-10 ore, lo yogurt sia pronto da mangiare.
Un’alternativa al forno
In alternativa all’uso del forno si può fare in un altro modo: mettete i vasetti in una pentola a bagnomaria con l’acqua a 42°. L’acqua va versata in modo tale da non oltrepassare il collo dei vasetti. Coprite velocemente la pentola con il coperchio e avvolgetela in una coperta o un panno di lana.
Lasciate così a riposo per 9-10 ore vicino ad un termosifone o alla luce del sole, accanto a una finestra (alcuni usano l’automobile, ma noi non siamo convinti…), finché dopo 9-10 ore lo yogurt è pronto.
La principale accortezza da seguire nel preparare lo yogurt in casa usando ognuno dei due metodi proposti è quello di proteggerlo dalle variazioni di temperatura.
Chi possiede la yogurtiera avrà tutto più facile perché crea una temperatura ideale e costante che permette ai fermenti lattici di riprodursi senza sbalzi termici.
Vi dirò che gli sforzi saranno premiati da uno yogurt buonissimo, cremoso e acido al punto giusto!
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Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2020 da Rossella Vignoli
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