Ricetta del pane fatto in casa
Riceviamo da una nostra lettrice (Dolce Luna) la ricetta dettagliata di come fare il pane bio a casa nata dal nostro post sull’alimentazione autoproduttiva e molto volentieri pubblichiamo nella nostra sezione sulla cucina macrobiotica.
Ecco gli ingredienti per preparare il pane biologico fatto in casa:
- 500 gr di farina biologica
- 300-350 gr di acqua (variabile a seconda del tipo di farina)
- 15 gr di lievito di birra (equivale a 2/3 di panetto da 25 gr)
- 10 gr di sale (un cucchiaino raso)
Preparazione. Mettete in una insalatiera grande la farina, l’acqua tiepida nella quale avrete sciolto il lievito sbriciolato. Cominciate a lavorare l’impasto con un cucchiaio di legno fino a che non comincia a diventare omogeneo. Aggiungete il sale e fatelo sciogliere nell’impasto. Potete aggiungere il sale anche prima, l’importante è che non venga a contatto con il lievito, quindi trasferitel l’impasto su un piano di lavoro stabile e infarinato.
Dovete impastare almeno per 15-20 minuti a seconda della forza che ci mettete. A un certo punto sentirete che l’impasto cambia consistenza, divenendo più morbido e lavorabile, elastico e malleabile.
La quantità di acqua assorbita dalla farina è variabile, durante le prime fasi dell’impastamento dovrete aggiungere acqua, poca alla volta, se vi sembra troppo secco e duro, regolandovi in base alla consistenza che sentite sotto le mani.
L’impasto non deve essere appiccicoso.
Lievitazione. Una corretta lievitazione necessita di una temperatura di 25° con l’80-90% di umidità. La temperatura è facilmente raggiungibile in casa, basta mettere l’impasto in un luogo caldo, per esempio vicino a un termosifone.
L’umidità dell’ambiente domestico, invece, è sicuramente più bassa di quella ideale, quindi bisogna adottare qualche stratagemma per aumentarla.
Il metodo classico è quello di coprire bene l’insalatiera (evitando per quanto possibile rientrate di aria) con un panno inumidito con acqua tiepida.
Un’altro metodo consiste nel posizionare all’interno del forno l’insalatiera coperta con un canovaccio asciutto, insieme a un pentolino con un litro di acqua tiepida.
Se avete un termometro-barometro, potete verificare che all’interno del forno si sviluppino queste condizioni e aggiustare la quantità e la temperatura dell’acqua nel pentolino per avvicinarsi il più possibile alle condizioni ideali.
Lasciate lievitare per 2 ore e mezza o 3 ore, successivamente estraete l’impasto, stendetelo sul piano di lavoro e schiacciatelo con le mani fino a fargli assumere una forma rettangolare. quindi disponetelo sulla teglia del forno infarinata o se volete su un foglio di carta da forno infarinata, cospargetelo di farina in superficie e praticate due tagli in diagonale con un coltello da cucina. Rimettete la forma in forno per l’ultima lievitazione di 45-60 minuti.
Cottura. Trascorso l’ultimo periodo di lievitazione, accendete il forno, non ventilato, a 180-200°. Il pane è pronto quando uno stuzzicadenti infilato dentro la pagnotta esce perfettamente asciutto. Il tempo di cottura, dipende dal forno che avete. Cominciate a controllare dopo 30-35 minuti. Quando estrarrete il pane dal forno avrà una crosta molto dura, ma non vi preoccupate: mettetela sulla griglia del forno a riposare, in modo tale che possa prendere aria da tutti i lati. L’umidità presente all’interno del pane fuoriesce gradualmente, ammorbidendo la crosta. Attendete almeno 15-20 minuti prima di tagliare il pane, altrimenti l’eccessiva umidità tenderà a far rompere la mollica durante il taglio. Se la crosta rimane troppo dura, la volta successiva provate ad avvolgere il pane dentro un canovaccio, che trattenendo l’umidità ammorbidirà la crosta.
Buon appetito!
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Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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ciao Giovanna,il lievito madre deve seguire tutte le fasi altrimenti nn fa il suo lavoro,anche io come te mi chiedevo le stesse cose,quindi all inizio tenevo tutto lo “scaarto”poi man mano l ho buttato tenendo solo il sicultato xk altrimenti mi sarei riempita!
il pane io lo faccio lievitare in contenitore da pizzaiolo,sono molto comodi,perche poi lo reimpasto e qui do la forma e lo lascio riposare nella teglia dove lo cuocio.
la farina che uso non e’m sicuramente la “00”perche scarsa di tutto,le altre vanno bene l importante e’ non usare unicamente per esempio farina integrale,devi mischiarla con altro,tipo farina nera o di segale o altro,ma il web ti dara’ di certo mille idee!
Ciao Giovanna,
Il lievito madre normalmente viene attivato con la farina 0, poi il pane puoi farlo con la farina che vuoi.
Io conservo il lievito madre in un contenitore in frigorifero, quando mi serve lo metto a temperatura ambiente e lo attivo aggiungendo poca acqua e farina mescolo con una forchetta e ottengo un impasto molto morbido. Lascio a temperatura ambiente qualche ora, di solito l’impasto gonfia e si formano delle bollicine sulla superficie. Riattivo con farina e acqua e utilizzo la parte di pasta madre che mi serve; normalmente uso 200 gr di pasta madre con 800 gr di farina. L’impasto lo lascio lievitare ben coperto per circa 8-10 ore in un contenitore di plastica, poi lo riprendo in mano, senza rimpastarlo, per dargli la forma desiderata e lo metto su una placca da forno per altre 2 ore circa poi procedo con la cottura, con questo sistema il pane non diventa acido. I tempi di lievitazione dipendono dalla temperature dell’ambiente.
E’ molto gradevole il pane fatto con un misto di farina 0 e farina di farro.
Buon pane.
Laura
Avrei bisogno di chiarimenti. Mi é stato detto ke il lievito madre, nn puo` essere usato cn qualsiasi farina comune. Che farina mi cinsigliate, x fare il pane in casa? E poi, il lievito madre si puo` usare gia` dopo ls prima fase? O bisogna crearsi tutte le fasi, fino ad una dose industriale? Nn impastando tt i giorni, cm conservo tutto quel lievito di 5/6 alla volta? L’impasto nn é meglio farlo lievitare nel contenitore in cui poi lo cuocio? Grazie, in attesa di risposta, porgo
Distinti saluti
W il pane fatto in casa.
Dopo qualche tipico approccio, ne sono rimasta conquistata e son passata pure all’uso del lievito madre. La scelta di farine bio è talmente ampia, da diventare un modo anche per avvicinarsi a sapori bio-nuovi 🙂