Il riciclo delle bombolette spray
Forse non tutti sanno che le bombolette spray, comunemente utilizzate per contenere deodoranti, lacche, prodotti alimentari, prodotti per la pulizia domestica, vernici, sono composte di materiali riciclabili. Scopriamo come differenziarle.
Può risultare più complesso identificare il corretto canale di riciclo per via dei materiali compositi, tuttavia è ben più semplice di quanto si possa pensare: basta togliere le parti in plastica (tappo e cappuccio per la nebulizzazione), che potranno essere riciclate con il comune materiale plastico, per ottenere un contenitore fatto al 100% da alluminio.
L’alluminio è un metallo dalle molteplici proprietà:
- è molto leggero, ma resistente agli urti
- è un ottimo conduttore termico ed elettrico
- è molto duttile e versatile
- è durevole e resistente alla corrosione
- è atossico, per questo indicato per gli alimenti (non altera il gusto e non contamina le sostanze)
- è sicuro e igienico (protegge il suo contenuto dagli agenti esterni)
- è amagnetico (non è attratto da calamite)
Se vuoi saperne di più, leggi la nostra guida sulla raccolta differenziata
Inoltre, è riciclabile al 100%, il che dovrebbe renderci maggiormente attenti a differenziarlo in modo corretto, affinché non vada disperso nell’ambiente, perdendo la possibilità di ridargli una nuova vita.
Bombolette spray: come smaltirle
Un’importante accortezza che occorre avere quando ci si accinge a gettare delle bombolette spray, è quella di assicurarsi che queste siano completamente vuote. Qualora così non fosse, se possibile, è opportuno svuotare il contenitore prima di gettarlo e controllare che non sia invece bloccato l’ugello.
I gas contenuti all’interno, infatti, sono sotto pressione e spesso sono instabili o infiammabili, se messi a contatto con fonti di calore e agenti atmosferici. Ma il rischio peggiore è quello che i contenitori possano esplodere se sottoposti a sbalzi termici, o durante il processo di compattazione nella macchina trita-rifiuti. Inoltre, soprattutto i prodotti a base di petrolio, possono infiltrarsi nelle falde acquifere e inquinarle.
Inoltre, è bene verificare la natura del prodotto contenuto negli spray: esistono infatti dei materiali tossici (es. vernici), che non possono essere dispersi nell’ambiente. Solitamente questi prodotti vengono segnalati sulla confezione tramite la sigla RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e viene richiesta una attenzione nella pratica di smaltimento; solitamente vanno raccolti in appositi contenitori o presso le Isole Ecologiche di raccolta rifiuti urbani. Ricordate di chiedere, perché esistono centri per il riciclo o punti di raccolta privati che vi potrebbero riconoscere un piccolo rimborso per l’alluminio della bomboletta.
Poiché le prassi di raccolta differenziata e smaltimento rifiuti possono variare in maniera molto significativa tra le regioni d’Italia, ma anche tra un Comune e l’altro, può essere utile contattare l’azienda di smaltimento rifiuti del proprio comune di residenza, per dissipare eventuali dubbi circa il corretto smaltimento della propria spazzatura domestica.
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Inoltre, specie se ancora piene, le bombolette possono avere una seconda vita se donate a qualcuno che ne può ancora fare uso. Ad esempio, le bombolette di vernice ad artisti e studenti della vostra zona, le lacche e altri prodotti di bellezza ad una scuola di estetica, mentre un negozio di riparazioni può prendere le lattine di olio spray.
Immagini via Shutterstock
Ultimo aggiornamento il 24 Ottobre 2017 da Rossella Vignoli
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