Riqualificazione energetica della casa per risparmiare energia a costo zero: in Olanda un esperimento interessante
Riqualificazione energetica della casa in poco più di una settimana, senza capitale iniziale e non dovendo traslocare: succede in Olanda.
In Olanda è partito un progetto di riqualificazione per 111.000 case popolari, frutto di un modello di business integrato per ridurre i tempi e i costi degli interventi e accelerare così la trasformazione edilizia. Con Energiesprong, si è riusciti a coordinare i diversi attori necessari alla buona riuscita del progetto, ovvero banche, assicurazioni, imprese di costruttori e associazioni di case popolari, mettendo a punto un meccanismo di finanziamento virtuoso. La riqualificazione energetica diventa così accessibile a una vasta platea, e non solo alle classi più agiate che riescono a sostenerne gli ingenti costi.
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L’obiettivo di questo progetto è il Net Zero Energy (E=O): in parole povere, far sì che ogni anno un’abitazione non consumi più energia di quanta ne produca. Nel caso in esame, la riqualificazione non prevede costi aggiuntivi perché si ripaga con l’abbattimento di quelli energetici. L’intervento previsto garantisce infatti l’azzeramento dei consumi per 30 anni. Il tutto in soli 10 giorni di lavori per abitazione, che non richiedono provvisori traslochi!
Per i prossimi cinque anni, il programma di riqualificazione riguarderà oltre 100mila alloggi a canone calmierato, che per la loro identica conformazione e disposizione a schiera si prestano bene a questo tipo di ristrutturazione, basata sull’adozione di moduli prefabbricati.
Ecco dunque una nuova copertura costituita da pannelli fotovoltaici che può facilmente sistemarsi sul vecchio tetto, mentre le facciate prefabbricate e coibentate sostituiranno quelle ormai vetuste, non richiedendo alcuna demolizione se non quella dei serramenti.
Nel cortile verrà poi posto un modulo prefabbricato a forma di cubo, collegato all’abitazione e dotato di tutti gli impianti destinati a fornire acqua calda, calore, energia e aria condizionata per le esigenze degli inquilini. Il restyling di bagno e cucina consisterà nella sostituzione delle vecchie piastrelle coi pannelli di vetro prefabbricati, che riducono sia le demolizioni che gli interventi di manutenzione nel lungo periodo, mentre la rete elettrica domestica a corrente alternata sarà integrata con quella continua, al fine di diminuire gli sprechi e di usufruire in modo diretto dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici.
Questo modello è per ora applicato all’edilizia popolare, ma si prevede che possa trovare ulteriori ed efficaci impieghi. Gli affittuari che prima spendevano ogni anno circa 2.800 euro in bollette energetiche, utilizzeranno la stessa cifra per finanziare le società di social housing, dando così il loro contributo senza costi aggiuntivi, col vantaggio di ritrovarsi in una casa completamente nuova e più confortevole, autosufficiente dal punto di vista energetico.
I benefici non riguardano solo i singoli inquilini ma il Paese intero, che si trova così a disporre di un complesso immobiliare profondamente rinnovato, riqualificato e a minor impatto ambientale, grazie all’abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni nocive.
La sfida del futuro è ora quella di abbassare ulteriormente i costi per la riqualificazione – che in due anni sono già scesi da 200.000 euro ad abitazione alle attuali 125.000 – al fine di replicare proficuamente questo modello anche nell’edilizia privata e in altri Paesi.
La rivoluzione del retrofit è solo agli inizi!
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2017 da Rossella Vignoli
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