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La Rosa di Gerico, la pianta che meglio di ogni altra simboleggia la rinascita

Tutto su questa pianta che sembra sfidare le leggi di Natura

La Rosa di Gerico ha in sé qualcosa di mistico e affascinante che dipende in gran parte dalla particolarità di questa pianta e dalla leggenda ad essa legata. C’è chi dice che racchiuda addirittura poteri soprannaturali e che in essa sia custodito il segreto dell’immortalità. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questa pianta, le virtù naturali e come coltivarla in casa.

La Rosa di Gerico, la pianta che meglio di ogni altra simboleggia la rinascita

Rosa di Gerico leggenda

La leggenda narra che questa pianta mediorientale sia stata importata in Europa da crociati e pellegrini che attraversavano la Terra Santa.

Lungo questo cammino, sono tante le superstizioni che si intrecciano a proposito della Rosa di Gerico, ma la più attendibile parla della capacità di questa pianta di produrre un’acqua miracolosa che dissetava i viaggiatori lungo le loro traversate nel deserto.

rosa di gerico

Visto l’alto valore simbolico che rappresenta la rinascita, la pianta viene donata in occasioni speciali come lauree, battesimi, matrimoni e comunioni.

L’acqua della Rosa di Gerico, infine, è utilizzata fin dall’antichità come rimedio naturale per i dolori mestruali e favorire la fertilità nelle donne.

Rosa di Gerico significato

Perfino nella Bibbia viene nominata questa pianta, addirittura in relazione a Gesù, alla sua crocifissione e resurrezione. Sempre secondo la leggenda, infatti, pare che la Rosa di Gerico fiorisse regolarmente quando il Messia era ancora in vita sulla croce, ma nell’attimo stesso della sua morte seccò improvvisamente.

Misteriosamente, la Rosa ritornò a nuova vita dopo la resurrezione di Cristo e da quel momento divenne il simbolo per eccellenza della rinascita dell’umanità. Per questo motivo, viene chiamata anche pianta della resurrezione.

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rosa di gerico

Se la si osserva, in effetti, la Rosa di Gerico rimane chiusa a riccio quando non ha acqua a disposizione e torna a schiudersi non appena la si irriga. Perfino il colore passa dai toni del marrone a quelli del verde intenso, che poi è anche il suo colore originario.

Forse è per questo che l’aurea di positività che avvolge questa pianta così speciale si è mantenuta intatta fino ai giorni nostri. In Europa, infatti, coltivare una Rosa di Gerico in casa significa propiziare la felicità tra le mura domestiche. La presenza di questa pianta, insomma, è da sempre legata a serenità, pace e resurrezione ed è simbolo di lunga vita.

Presso alcuni popoli, ancora oggi, rametti e fiori di Rosa di Gerico vengono messi in ciotole piene d’acqua in occasione del Natale o della Pasqua, in ricordo del martirio di Gesù Cristo per i cristiani.

Rosa di Gerico coltivazione

La Rosa di Gerico o Jericho è una pianta originaria del Medio Oriente il cui nome botanico è Anastatica hierochuntica. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae e spesso viene confusa con la Selaginella lepidophylla, molto simile alla Rosa di Gerico ma più grande e con caratteristiche botaniche diverse. Per questo motivo, la maggior parte delle piante reperibili in commercio, sono in realtà false rose di Gerico.

A prima vista, la Rosa di Gerico si presenta come un bulbo. E’ proprio l’acqua di irrigazione, in relazione a temperatura e quantità, che determina il colore della pianta. Imparare a rispettare i suoi cicli naturali è quindi fondamentale per coltivarla al meglio.

rosa di gerico

L’acqua di irrigazione deve bagnare bene tutte le radici. ma non deve rimanere a contatto con il bulbo per più 3 giorni consecutivi. Trascorso questo periodo la pianta deve asciugare completamente e a poco a poco vedrete schiuderla e cambiare colore. Nel momento in cui la pianta è completamente aperta, dimostra una formidabile capacità di assorbire i cattivi odori nell’ambiente circostante.

Successivamente la Rosa di Gerico seccherà completamente fino ad assumere un aspetto molto simile a quello che aveva al momento dell’acquisto. A questo punto potrete decidere di conservarla disidratata oppure di rimetterla in acqua. In quest’ultimo caso attendete almeno 15 giorni.

rosa di gerico

Già, perché essendo una pianta del deserto la Rosa di Gerico è molto adatta all’aridità e ai climi torridi, quindi può vivere senza essere innaffiata per moltissimo tempo. Muore con l’arrivo della stagione siccitosa e rifiorisce con la prima pioggia.

Seguendo il suo ritmo di aperture e chiusure cicliche con il giusto apporto d’acqua, potrete conservare la vostra Rosa di Gerico in tutta la sua bellezza per moltissimo tempo, o addirittura per sempre.

Rosa di Gerico: come farla fiorire?

Poste queste premesse, sappiate che per far fiorire la vostra Rosa di Gerico dovrete immergerla in una ciotola o in un sottovaso con mezzo centimetro di acqua tiepida. La temperatura esterna non deve essere di almeno 15 gradi centigradi e l’habitat ideale è abbastanza umido, luminoso e ventilato.

In prossimità della stagione più secca, la pianta comincerà a diradarsi e i rami si ritireranno fino a formare una massa sferica compatta. In questo modo la Rosa di Gerico si stringe intorno ai suoi semi proteggendoli al proprio interno.

Lì dentro, i semi rimarranno dormienti ma torneranno ad essere perfettamente vitali e pronti per la riproduzione ad ogni nuova fioritura. In alternativa, la propagazione della pianta può avvenire anche per separazione dei bulbi.

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Rosa di Gerico dove comprarla e prezzi

Se volete acquistare una Rosa di Gerico rivolgetevi ai negozi specializzati in prodotti biologici, erboristici e nei mercatini dedicati. Spesso la si trova anche online ma ricordate di controllare sempre il nome botanico per essere certi di acquistare una vera Rosa di Gerico.

Il prezzo va dai 5 euro in su a seconda della grandezza della pianta.

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Ultimo aggiornamento il 13 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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