Apre a Rotterdam un parco galleggiante dalla plastica riciclata
A Rotterdam, alla foce del fiume Mosa, è stato inaugurato un parco galleggiante che ha la particolarità di essere costituito da esagoni in plastica riciclata trovata nel fiume stesso per sostenere piante ed alberi.
Piattaforme galleggianti nel cuore della città dove piante e animali possano trovare una casa: è un’idea della Recycled Island Foundation, avviata già nel dicembre scorso con l’obiettivo di liberare la Nieuwe Meuse, uno degli affluenti più importanti della Mosa e del Reno, dalla plastica.
Rotterdam è da tempo conosciuta quale considerevole bacino industriale e porto commerciale di grande interesse mondiale; molta della sua superficie, si trova al di sotto del livello del mare: piattaforme strutturali fatte di plastica, sarebbero in grado di resistere alle continue mareggiate, garantendo ai cittadini fruibilità continuativa e sicura.
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L’idea di un parco galleggiante a Rotterdam prende vita già nel 2012; se dovesse funzionare, si potrebbe estendere ad altri fiumi e città dei Paesi Bassi. Il gruppo è già riuscito a trovare il budget necessario per radunare, analizzare e infine riciclare tutta la spazzatura a disposizione, in collaborazione con la Wageningen University, The Creative Industries Fund NL e WHIM Architecture, che ha elaborato il progetto. Obiettivo? Fare della plastica materiale da costruzione per isole ricche di verde, prima che raggiunga il Mare del Nord, inquinandolo.
In pratica la plastica, recuperata dal fiume apposito macchinario, viene selezionata e poi trasformata in speciali blocchi esagonali che si attaccano uno all’altro per sostenere il parco -con alberi anche ad alto fusto – sopra il pelo dell’acqua, e ospitare alghe e altre specie vegetali marine sott’acqua.
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Recycled Park sarà il primo parco galleggiante interamente ricavato dalla plastica: un’idea semplice e intelligente messa a disposizione della cittadinanza per risolvere l’annosa questione del riciclo del materiale plastico; un materiale sicuramente utile ma decisamente poco ecologico. La plastica è infatti responsabile delle morti per asfissia che si registrano ogni anno in gran numero in tutti i laghi, mari, fiumi del mondo.
Semmai Recycled Park dovesse riuscire ad ottenere tutti i fondi necessari per la sua messa in atto, la plastica diventerebbe luogo di ristoro e rifugio per numerosi animali, come molluschi, pesci ed uccelli migratori, ma anche piante acquatiche.
Grazie a questa idea, la plastica non sarebbe dunque sinonimo di morte ma di nuova vita, sia in superficie che sott’acqua.
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Ultimo aggiornamento il 23 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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