Ruggine del grano: cos’è e perché è nociva
Se avete sentito parlare di ruggine del grano, ecco di cosa si tratta, spiegato in parole semplici.
Cos’è la ruggine del garno
Ebbene sì: anche il grano fa la ruggine. Trattasi di una tipologia di malattia fungina che può causare fino alla totale perdita di raccolti se non vengono appositamente trattati. Le colture di grano che ne sono afflitte si trovano sia nel nostro Continente, che in Africa ed Asia.
A dirlo è la Fao, Agenzia Mondiale che si occupa di fame nel mondo. I cui rapporti sono stati pubblicati sulla rivista Nature, ma già sono stati pubblicati dalla Aarhus University in Danimarca e dall’International Maize and Wheat Improvement. Studi dimostrano come a partire dallo scorso anno siano emerse nuove varietà sia di ruggine gialla che di ruggine dello stelo.
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Pertanto, la Fao sollecita diagnosi ed azioni per prevenire danni maggiori alla produzione di grano. Mettendo in campo una task force di specialisti a livello internazionale.
Del resto, il grano offre cibo e sussistenza ad oltre un miliardo di persone nei Paesi in via di sviluppo. Si pensi ad Africa settentrionale e orientale, il vicino Oriente e l’Asia occidentale, centrale e meridionale. In queste aree del Mondo si coltiva il quasi 40% del grano mondiale. Particolare attenzione bisogna poi porre alle colture di grano dei Paesi mediterranei, anch’essi interessati dal fenomeno.
Come si diffonde la ruggine del grano? Mediante il vento. Quali conseguenze comporta per i raccolti? Può trasformare una coltivazione florida, anche a solo poche settimane dal raccolto, in un groviglio di foglie gialle, steli neri e chicchi striminziti.
Come combattere la ruggine del grano
Ma come si può combattere? Mediante i fungicidi, certo. Ma essi più che altro limitano i danni. Invece, occorre fare leva sulla prevenzione, mediante diagnosi precoci e un intervento rapido.
Combattere la piaga della ruggine del grano serve sia ad evitare che paesi già poveri o sull’orlo della povertà perdano la loro unica fonte di sussistenza e guadagno. Sia ad evitare che altri Paesi produttori speculino sulla loro posizione dominante sul mercato, essendo la concorrenza sbaragliata.
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Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2024 da Rossella Vignoli
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