Salsapariglia: la pianta che fa bene a uomo e ambiente
Salsapariglia è solo uno dei tanti, curiosissimi nomi con i quali è conosciuta la Smilax Aspera L., pianta mediterranea nota fin dall’antichità per le sue proprietà diaforetiche e febbrifughe. Oggi, questo arbusto perenne è considerato un fitodepuratore per la sua capacità di bonificare i terreni contaminati da metalli pesanti e sostanze tossiche. Ecco tutto quel che c’è da sapere sulle sue virtù e i sui possibili utilizzi.
Sommario
C’è chi la chiama Strappabrache, Stracciacappe o Stracciabrache. Chi la conosce con il nome di Rovo-cervone, Rovo-cerrone o anche Salsa paesana. Altri l’hanno sempre chiamata semplicemente ellera spinosa, in riferimento alla spinosità dei suoi rami e foglie. I bambini la ricordano per la pozione magica di Gargamella, il nemico dei Puffi.
Salsapariglia: la storia del nome
In realtà, la salsapariglia nostrana, ha un nome botanico e un’etimologia ben precisa di derivazione greca e latina. Si tratta della Smilax Aspera L., pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae che cresce spontanea in quasi tutto il Mediterraneo.
Il termine deriva dal greco smilé (raschietto) e dal latino asper (pungente) e definisce in maniera assai eloquente la morfologia di questa pianta rampicante.
Nota nel XVI secolo come rimedio contro la sifilide, oggi la salsapariglia è utilizzata in fitoterapia come diaforetico, diuretico, febbrifugo e depurativo naturale. E’ particolarmente indicata per il trattamento di sindromi influenzali e da raffreddamento poiché è un ottimo espettorante.
Utile in caso di asma, artrite, gotta, reumatismi ed eczemi, i suoi principi attivi più importanti sono concentrati nelle radici. Tra i tanti, ricordiamo la smilacina, la salsasaponina, glucidi, colina, saponina, tannini, potassio e calcio.
Proprio con la radice di Salsapariglia vengono preparati infusi e decotti per la cura dell’influenza, del raffreddore e dei reumatismi.
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Recentemente è stata selezionata come fitodepuratore poiché è in grado di crescere e prosperare anche in terreni contaminati da alte concentrazioni di metalli pesanti, tra cui piombo, bario, zinco e cadmio. La sua capacità consiste nell’assorbire queste sostanze nelle radici per poi trasferirle nelle foglie. In questo modo i livelli di tossicità si abbassano notevolmente e gli inquinanti non si trasferiscono nella catena alimentare.
Salsapariglia nostrana pianta
La salsapariglia è una pianta arbustiva perenne dal portamento rampicante. Appartiene alla famiglia delle Smilacacee. Si tratta di una pianta spontanea, particolarmente diffusa nei boschi e nelle isole. Resiste tranquillamente a lunghi periodi di siccità e la si vede diffusamente nella macchia mediterranea.
Il fusto flessibile e delicato è in realtà pieno di aculei e spine pungenti, tra le quali crescono bacche rosse riunite in grappoli di cui si nutrono gli uccelli. Le foglie presentano un’inconfondibile forma a cuore con margini seghettati. La pianta produce anche dei piccoli fiori di colore giallognolo riuniti in ombrellifere, dal profumo gradevole.
La salsapariglia è una pianta originaria dell’America tropicale ma ormai diffusa nel Mediterraneo meridionale. Cresce spontanea nelle zone ombrose, ai bordi dei campi e lungo le siepi, fino a 300 metri di altitudine. E’ comune in Liguria, nell’Italia centro-meridionale e nelle isole, più rara a nord.
Sfregata in maniera vigorosa, la salsapariglia produce una schiuma che ricorda quella prodotta dai cavalli quando sudano. Da qui il nome: salsa (schiuma) e pariglia (coppia di cavalli).
Salsapariglia proprietà e usi
Le proprietà attribuite alla salsapariglia sono collegate all’azione del suo fitocomplesso che si esplica nell’organismo svolgendo un’azione:
- Diuretica
- Depurativa
- Espettorante
- Emetica
Per queste ragioni è molto consigliata in caso di influenza sotto forma di decotto o tisana. E’ l’ideale per abbassare la febbre alta poiché è un diaforetico naturale: favorisce, cioè, la sudorazione e accelera il processo di guarigione.
L’uso esterno come depurativo per la pelle consiste in un decotto a base di 20 grammi di radice e 2 litri di acqua da bere 1 o 2 volte al giorno. Per il trattamento dell’artrite e dei reumatismi, occorrono 30 grammi di radice e 5 grammi di saponaria bolliti in 1 litro di acqua per 20 minuti.
Il macerato di radici (15 grammi) dolcificato con del miele è l’ideale per alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza. Bevuto subito prima di andare a letto, favorisce il riposo notturno e calma la tosse.
Controindicazioni
Il consumo di questa pianta è collegato all’insorgenza di alcuni effetti collaterali. Il più grave è l’irritazione della mucosa gastrica.
È dunque raccomandato di assumerla sotto stretta osservazione medica e di evitare il fai-da-te. Sconsigliata anche in caso di terapie concomitanti a basi di diuretici e digitalici.
Salsapariglia ricette
Nel Salento, in particolare, i germogli più teneri sono raccolti e consumati come asparagi selvatici, dopo essere stati bolliti. Il loro sapore è leggermente amarognolo, ma gradevole ed è molto apprezzato nella preparazione di zuppe, minestre, frittate e sformati di verdure.
Dalla salsapariglia, in Spagna, si ricava una bevanda analcolica a base di estratto di radice, zucchero, miele e acqua.
Altre informazioni
Trovate tante altre piante con proprietà simili alla salsapariglia, cioè diuretiche, febbrifughe e depurative:
- Angelica, l’erba degli angeli usata in medicina cinese, ottima per intestino, l’apparato digerente e regolare la temperatura corporea
- Crespino, la pianta anticolesterolo che controlla anche la glicemia
- Equiseto per l’artrosi, è drenante e diuretica
- Olivo, porta benefici al sistema cardiovascolare e immunitario, e regolarizza la pressione sanguigna
- Pilosella, amica delle gambe, è un potente diuretico, usato contro la cellulite, sgonfia i tessuti e aiuta in caso di edemi degli arti inferiori e ritenzione idrica
- Salice, pianta antinfiammatoria, antinevralgica e antifebbrile, è utile contro reumatismi, mal di testa e febbre
- Spaccapietra: aiuta reni e fegato, è febbrifuga, può essere usata come blando lassativo, e contrasta batteri e vermi intestinali
- Tarassaco per calcoli biliari e renali
Ultimo aggiornamento il 6 Marzo 2018 da Rossella Vignoli
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