Schisandra, la pianta anti-stress che viene dall’Oriente
La schisandra è una pianta rampicante originaria dell’Asia che vanta proprietà utili in caso di stress psico-fisico e tensioni nervose. Il suo portamento, le bacche rosse raccolte a grappolo e il fusto legnoso ricordano la vite. Nella Medicina Tradizionale Cinese la schisandra è considerata un tonico e astringente naturale formidabile.
Ecco tutto quello che c’è a sapere su questa pianta e sulle sue applicazioni fitoterapiche.
Sommario
Schisandra, la conoscete? Ecco una pianta dalla storia davvero affascinante, proveniente dalle fredde regioni del Nord della Cina, Corea e Russia, nella regione orientale dell’Amur. Il suo nome botanico, schisandra chinensis, deriva dal cinese i wu wèi zi che significa ‘bacca dai cinque sapori’.
In effetti il frutto di questa rampicante decidua è davvero particolare poiché in bocca procura sensazioni di acido, dolce, amaro, speziato e salato.
La Medicina Tradizionale Cinese annovera la schisandra tra le 50 erbe fondamentali per le sue proprietà toniche e astringenti che si rivelano particolarmente utili per il benessere di reni e polmoni, ma anche contro gli eccessi di sudorazione e la perdita di sali minerali.
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Nella moderna fitoterapia, le virtù medicamentose di questa pianta sono collegate alla sua natura adattogena e all’alta concentrazione di lignani che si rivelano utili per cuore, mente e sistema nervoso. Un anti-stress naturale, insomma, che sostiene l’organismo in tutte quelle situazioni di affaticamento e stanchezza psico-fisica.
Le sue proprietà ricostituenti, antiossidanti e afrodisiache, concentrate sia nelle bacche che nelle foglie, fanno della schisandra un rimedio naturale perfetto per preparare infusi e tisane energizzanti.
Schisandra pianta e coltivazione
La Schisandra chinensis è una pianta rampicante decidua dal fusto legnoso e dal portamento vigoroso e coprente, ma non invadente. Tuttavia, lasciata libera di crescere, può arrivare fino a 10 metri di altezza e coprire con il suo fogliame superfici molto ampie, anche se in condizioni normali non supererà i 4 metri.
Cresce solitamente ai margini di boschi di latifoglie e radure, spesso in strette valli di fiumi e torrenti. In montagna la si trova fino a 600 metri sul livello del mare.
Appartiene alla famiglia delle Schisandracee e come molte piante di questa famiglia ha foglie di un bel colore verde lucido, carnose e appuntite che in autunno si colorano di uno scenografico giallo-arancio prima di cadere. La pianta produce bacche rosso rubino riunite in grappoli che maturano in settembre.
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La fruttificazione è molto generosa e talvolta persiste fino ad inverno inoltrato, rendendo la pianta molto ornamentale. La sua natura rustica e vigorosa fa si che non abbia bisogno di particolari cure per la coltivazione. Essa, infatti, è molto resistente a parassiti e malattie fungine e sopporta bene anche il freddo più intenso.
Predilige comunque posizioni semi-soleggiate, terreni soffici, ben drenati, tendenzialmente acidi. Tuttavia si adatta bene anche ai terreni più calcarei e poco fertili. L’unica cosa che teme sono i ristagni idrici che possono rivelarsi fatali.
Come tutte le piante rampicanti, richiede un supporto per la crescita. Non tollera la siccità, dunque è bene assicurarle un apporto idrico regolare e terreno sempre umido. La potatura, non obbligatoria, deve avvenire in estate. La schisandra inizia a produrre bacche dal terzo anno di vita in poi. In genere, ogni pianta produce in media 100 grappoli.
Schisandra proprietà
Come abbiamo visto, si tratta di una pianta adattogena che agisce dove l’organismo ne ha più bisogno. Le sue principali virtù possono essere così riassunte:
- Anti-stress ed energizzanti
- Stimolanti nei confronti del sistema nervoso centrale
- Tonificanti e vasodilatatrici per cuore, pressione sanguigna e insufficienze respiratorie
- Immunostimolanti
- Antiossidanti, antibatteriche, espettoranti, antiussive
- Regolarizzanti nei confronti del ph gastrico
- Rimineralizzanti in caso di ipersudorazione
- Riequlibranti e nutritive per la pelle (Vitamina A ed E)
La maggior parte di questi benefici sono attribuibili all’alta concentrazione nel suo fitocomplesso di lignani, principi attivi ovvero fitoestrogeni che aiutano a mantenere il cuore sano e stimolare le difese immunitarie. Tra i principali, ricordiamo: schisandrina, schisandrolo, schisanterina e gomisina.
Queste sostanze agiscono sul tessuto epatico danneggiato favorendo la sua naturale rigenerazione, sopratutto in caso di epatiti, cirrosi e abuso di alcol. E’ altresì utile per mantenere l’equilibrio sistemico dell’organismo e infondere tonicità e brillantezza psico-fisica sopratutto nei periodi di stress.
Alcune ricerche cliniche – non ancora confermate – sembrerebbero dimostrare la sua efficacia anche per migliorare l’ossigenazione cellulare, il ché farebbe della schisandra un ottimo rimedio naturale anche per il trattamento di svariate patologie polmonari.
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Schisandra usi
Le parti della pianta utilizzate in erboristeria e fitoterapia sono i frutti essiccati al sole e le foglie. I preparati erboristici reperibili sono ottenuti principalmente con l‘estratto secco, sotto forma di capsule e preparati per tisane e infusi. Gli impieghi principali sono adattogeni, antiossidanti ed energizzanti.
L’uso degli estratti di schisandra è consigliato anche in caso di tosse, asma, insonnia, stress, diarrea cronica, sudori notturni, sete, eccessiva diuresi. Il decotto, in particolare, si prepara portando ad ebollizione 200 ml circa di acqua e un cucchiaio raso di estratto di schisandra.
Lasciato in infusione per 20 minuti, filtrato e dolcificato a piacere, è un ottimo rinvigorente naturale e può essere consumato al mattino e al pomeriggio.
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Schisandra controindicazioni
Sebbene rari, i possibili effetti collaterali collegati al consumo degli estratti di schisandra possono essere di natura gastrica e allergica (orticaria). Potrebbe, inoltre, verificarsi bruciore gastrico, acidità e diminuzione dell’appetito. L’uso di schisandra, pertanto, è sconsigliato a chi soffre di reflusso gastrico, ulcera peptica, epilessia, pressione alta e ipertensione endocranica.
Da evitare anche in caso di gravidanza e allattamento. Come per tutte le erbe officinali, ricordiamo che è assolutamente sconsigliato il fai-da-te e che è buona norma agire dietro consiglio del proprio medico curante.
Schisandra ricette
Le bacche della pianta sono ottimi snack energizzanti consumati freschi, cotti o essiccati. Grazie al loro sapore unico e particolare, possono essere impiegate con successo per realizzare vino, marmellate, succhi, estratti e come spezia per condimenti di carne e pesce.
Anche le foglie più tenere e i giovani germogli della pianta sono commestibili e si prestano ad essere inserite in gustose insalate miste.
Ultimo aggiornamento il 11 Marzo 2018 da Rossella Vignoli
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