Scolopendra: come riconoscerla e che tipi di questo animale velenoso esistono
È un artropode terrestre con corpo lungo, tronco, flessibile ed affusolato, ma protetto da un esoscheletro colorato che va in muta. La caratteristica principale della scolopendra è che può arrivare ad avere fino a 200 zampe ed essere lunga anche 30 cm! Per questa ragione, fa parte della famiglia dei Chilopodi (“millepiedi”).
Sommario
Dove si trova la scolopendra
Questo animale vive in zone umide e boschive, ma anche desertiche e assolate. Per questo non è inusuale trovarle in Africa, e, più in generale, in tutta l’area mediterranea. Avendo abitudini notturne, è facile che durante il giorno, si nascondano sotto massi e foglie cadute, nelle grotte o all’interno delle case.
La specie più grande al mondo si trova in Amazzonia, e in tutte le zone settentrionali ed occidentali dell’America Latina. Ma ne sono stati avvistati esemplari anche a Trinidad e in Giamaica.
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Cosa mangia la scolopendra?
Le più piccole, che non superano cioè i 30 cm, si cibano prevalentemente di invertebrati, come larve e piccoli insetti. Le specie più grandi possono arrivare anche a predare topi, pipistrelli e rane.
I tipi di scolopendra
Ma quali tipi di scolopendra esistono? Vediamoli di seguito.
Scolopendra gigantea
Conosciuta anche come “centopiedi gigante dell’Amazzonia” o “centopiedi peruviano dalle zampe gialle”, vive in tutte le zone equatoriali umide dell’America Centrale e Latina. Come tutte le altre specie, presenta un set di zampe primarie (forcipule o maxillopodi) particolarmente robuste ed acuminate.
È particolarmente apprezzata dagli amanti degli artropodi, che la mettono in mostra presso i loro terrari. È in grado di cibarsi di rettili, piccoli mammiferi ed uccelli, e può vivere fino a 10 anni.
In genere, la Scolopendra gigantea fugge davanti all’Uomo, attacca solo se sente di essere in pericolo o di non avere alternativa. L’unico decesso umano accertato dovuto ad un suo morso riguarda un bambino di 4 anni, in Venezuela (2015).
Scolopendra heros
Si trova tra Nord America e Messico. È il “millepiedi gigante del deserto” o “millepiedi del Texas dalla testa rossa”. Il suo corpo è generalmente scuro e piatto, ed in grado di raggiungere i 200 mm di lunghezza.
Il millepiedi gigante dalla testa rossa è in grado di sostenere fino a 23 zampe e di compiere dei piccoli salti in alto per paralizzare le sue prede: prevalentemente roditori, rettili ed anfibi.
Gli esseri umani che sono stati colpiti dal suo morso velenoso, hanno potuto riscontrare gonfiore ed un dolore intenso ed acuto, che è scomparso dopo circa 5 ore. Nei casi più gravi, si è parlato anche di nausea, cefalea, necrosi della parte ferita, insufficienza renale ed infarto.
Scolopendra cingulata
Può raggiungere i 17 cm di lunghezza e i 15 mm di larghezza, è la più comune in Italia ed il suo morso può causare dolore, irritazione ed arrossamenti. Si caratterizza per 21 paia di zampe prensili e forcipule. Ha livrea bruno-rossastra, predilige i terreni ombrosi, si ciba di larve e piccoli insetti.
È attualmente uno degli artropodi più velenosi presenti nel nostro Paese; può infatti causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili.
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Scolopendra oraniensis
È la più piccola presente sulla Terra (al di sotto dei 10 cm di lunghezza). Si può trovare anche nelle aree del Mediterraneo, ed è in grado di mimetizzarsi con l’ambiente circostante grazie alle placche di chitina, un polimero naturale che ne compone l’esoscheletro, di colore nerastro o giallo ocra.
La scolopendra è velenosa?
La scolopendra è pericolosa per le sue prede. In quanto il suo morso può arrivare ad uccidere anche un piccolo vertebrato in pochi secondi. Il suo veleno contiene infatti acetilcolina, istamina e serotonina.
Il primo è un neurotrasmettitore che determina la sudorazione abbondante; la seconda invece, è responsabile delle reazioni allergiche. Nella medicina tradizionale cinese, il veleno di scolopendra viene usato come rimedio contro reumatismi, calcolosi renale e disturbi dermatologici.
La scolopendra può uccidere un uomo?
Una Scolopendra gigantea non può uccidere un Uomo, ma può causargli sintomi quali febbre, infiammazione dei tessuti, debolezza e sudorazione eccessiva. Oltre a gonfiore e dolore intenso e localizzato, che può durare anche alcuni giorni.
Se si è stati morsi, potrebbe essere utile posizionare un cubetto di ghiaccio avvolto in un panno direttamente sulla parte, ed eliminare le secrezioni tossiche sciacquando la ferita con abbondante acqua e sapone. Per il rash cutaneo, utilizzate una crema analgesica e decongestionante, mentre in caso di contatto con gli occhi, è necessaria l’irrigazione immediata.
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Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2018 da Rossella Vignoli
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