Scopriamo come diluire gli oli essenziali per la diffusione, l’uso topico e quello interno

Le regole di diluizione ed i nostri consigli per un uso sicuro degli oli

Ecco come diluire gli oli essenziali in prodotti cosmetici come shampoo, tonico, balsamo e crema richiede attenzione alle concentrazioni per evitare irritazioni o reazioni allergiche. La quantità di olio essenziale da utilizzare dipende dal tipo di prodotto, dal tipo di pelle e dall’olio essenziale specifico.

Scopriamo come diluire gli oli essenziali per la diffusione, l’uso topico e quello interno

Come diluire gli oli essenziali

Gli oli essenziali difficilmente vanno usati puri perché molto allergenici, alcuni fotosenibilizzanti e comunque, essendo un prodotto molto concentrato, possono risultare troppo forti.

Per questo vanno sempre diluiti in un altra sostanza che può essere un olio vegetale che si chiama olio vettore, oppure in una base oleosa, alcolica come uno shampoo o tonico, oppure nell’acqua.

Inoltre, in base all’utilizzo, possono essere diluiti e impiegati in vari modi:

  • per la diffusione, diluiti in acqua per essere poi dispersi nell’ambiente
  • per l’uso locale, vanno diluiti in un olio vettore per poi essere massaggiati sulla parte
  • per uso interno, vanno usati puri su un supporto come una compressa neutra fatta apposta per questo, o una zolletta di zucchero, oppure possono essere diluiti in una bevanda come tisana o té o nell’acqua, mai nel latte

Regola per la diluizione degli oli essenziali

La concentrazione raccomandata per la maggior parte degli oli essenziali in prodotti cosmetici per adulti è compresa tra lo 0,5% e l’2%.

Per pelli sensibili o per l’uso su bambini, è consigliabile iniziare con una concentrazione dello 0,5% o inferiore e aumentare gradualmente se tollerato.

Il liquido usato per diluire varia in base all’utilizzo che se vuole fare e anche la concentrazione può variare.

In generale per l’uso esterno, che è un massaggio sulla pelle con vari movimenti fino al completo assorbimento, si impiega un olio portante o vettore, che ha una base neutra, nessun profumo e non irrancidisce. I più comuni sono l’olio di mandorle dolci, l’olio di jojoba e l’olio di cocco frazionato.

Per l’uso nel bagno si diluisce nell’acqua della vasca, mentre nell’uso interno può anche essere usato puro, ma in dosi bassissime (1 goccia), oppure diluito in una tisana.

Calcolo della diluizione dell’olio

Per calcolare la quantità di olio essenziale da aggiungere, potete utilizzare la formula:

gocce di olio essenziale = (volume del prodotto in ml x percentuale di diluizione) / 20

Si assume che 20 gocce equivalgano a circa 1 ml.

Ad esempio, se volete aggiungere un olio essenziale di lavanda ad uno shampoo da 250 ml con una concentrazione dell’1%, il calcolo sarà:

gocce di olio essenziale di lavanda = (250 ml x 0.01) / 20 = 1,25 gocce ≈ 1-2 gocce

Ecco una tabella di diluizione approssimativa per vari supporti:

Prodotto Quantità prodotto (ml) Diluizione (%) Gocce di olio essenziale (circa)
Shampoo 250 ml 0,5 – 1% 1-2
Tonico 100 ml 0,5 – 1% 0,5-1
Balsamo 200 ml 0,5 – 1% 1-2
Crema viso 50 ml 0,5 – 1% 0,25-0,5
Crema corpo 200 ml 0,5 – 2% 1-4

Diluizione per la diffusione dell’olio essenziale

La diffusione disperde nell’aria minuscole particelle di olio essenziale, permettendo di inalarne l’aroma e beneficiare delle sue proprietà. Ecco come diffondere l’olio essenziale ed in quali diluizioni:

  • Diffusori ad ultrasuoni: utilizzano vibrazioni ad alta frequenza per creare una fine nebbia di acqua e olio essenziale. Sono silenziosi e ideali per ambienti di piccole e medie dimensioni. Aggiungete 5-10 gocce di olio essenziale all’acqua del diffusore a 100 ml d’acqua.
  • Diffusori a nebulizzazione: non utilizzano acqua e disperdono l’olio essenziale puro nell’aria tramite un getto d’aria. Sono più potenti dei diffusori ad ultrasuoni e ideali per ambienti più grandi. Utilizzano meno gocce. parliamo di 2-5 gocce per una sessione di diffusione di 15-20 minuti, rispetto ai diffusori ad ultrasuoni
  • Diffusori a calore: utilizzano una fonte di calore per evaporare l’olio essenziale, tuttavia, il calore può alterare la composizione chimica dell’olio essenziale, riducendone l’efficacia, per cui sono meno consigliati rispetto agli altri tipi di diffusori. La dose da  diluire è di 2-3 gocce di olio essenziale in 100 ml di acqua o di olio vettore presente nel diffusore
  • Bruciatori di oli essenziali: utilizzano una candela per riscaldare e diffondere l’olio essenziale, ma valgono le stesse precauzioni e le stesse percentuali di diluizione per via dell’alterazione della composizione chimica dell’olio
  • Vaporizzazione: vi serviranno 1-2 gocce di olio essenziale ogni 1 l di acqua calda per fare i suffumigi e inalare il vapore per circa 5-10 minuti

Ecco una tabella di diluizione approssimativa per vari supporti:

Diffusore Quantità prodotto (ml) Diluizione (%) Gocce di olio essenziale (circa)
Diffusori ad ultrasuoni 100 ml 5 – 10% 5-10
Diffusori a nebulizzazione 2-5
Diffusori a calore 100 ml 0,2 – 0,3% 2-3
Bruciatori di oli essenziali 100 ml 0,2 – 0,3% 2-3
Vaporizzazione 1 l = 1000 ml 0,1 – 0,2% 1-2

Consigli importanti per l’uso degli oli essenziali

Prima di utilizzare gli oli essenziali sarebbe meglio fare una rapida lettura dei loro potenziali pericoli e controindicazioni per non trovarvi poi con dei problemi cutanei o una reazione allergica.

  • Oli essenziali fotosensibilizzanti: alcuni oli, soprattutto quelli derivati da agrumi, come l’olio essenziale di limone, l’olio essenziale di bergamotto e l’olio essenziale di arancio amaro, sono fotosensibilizzanti e possono aumentare la sensibilità della pelle al sole. Evitate l’esposizione al sole dopo aver applicato prodotti contenenti questi oli.
  • Test di sensibilità: prima di utilizzare un olio essenziale in un prodotto cosmetico, è meglio eseguire un test di sensibilità, applicando una piccola quantità di prodotto diluito su una piccola area di pelle. Aspettate 24 ore per verificare eventuali reazioni allergiche.
  • Conservazione: conservate gli oli essenziali in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce solare diretta, meglio se in frigorifero
  • Qualità degli oli essenziali: utilizzate oli puri e di alta qualità, preferibilmente biologici, e adatti all’uso alimentare, senza conservanti, e che non sia stati sottoposti a processi di denaturazione con molecole di sintesi, e decolorazione, e che non siano stati rettificati con altri oli
  • Consulta un esperto: in caso di dubbi o domande sull’utilizzo degli oli essenziali, consultate un aromaterapeuta qualificato prima di buttarvi
  • Bambini, donne in gravidanza e persone con problemi respiratori: non utilizzate oli essenziali, soprattutto per via inalatoria, se siete incinta, sui bambini, o avete problemi respiratori
  • Ventilazione: assicurate sempre una buona ventilazione dell’ambiente durante la diffusione dell’olio
  • Durata della diffusione: evitate delle diffusioni prolungate, massimo per periodi di 15-30 minuti, e con pause regolari
  • Oli essenziali irritanti: alcuni oli, come l’olio essenziale di menta, l’olio essenziale d’eucalipto e l’olio essenziale di timo, possono essere irritanti per le vie respiratorie. Utilizzateli con cautela e sempre a basse concentrazioni

Ricordate che queste sono solo linee guida generali e che è sempre importante fare attenzione alle proprie reazioni, per adattare la diluizione di conseguenza.

Inizia sempre con una bassa concentrazione e aumenta gradualmente se necessario.

Altro sugli oli essenziali

Se vi interessano gli oli essenziali potete leggere questi articoli:

 

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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