Scopriamo la Cascarilla e quali sono le sue proprietà
A cosa fa bene e come si usa per fare liquori ed in fitoterapia
La Cascarilla è una pianta caraibica nota per l’estratto che si ricava dalla corteccia del suo tronco. Chiamata anche “nuova corteccia di china”, perché scoperta dopo questa, trova impiego come aromatizzante, per conferire una particolare nota amarognola a vari tipi di liquori e digestivi, e come componente di miscele di tabacco. In fitoterapia, le vengono riconosciute numerose proprietà, che la rendono un rimedio efficace per bloccare la diarrea, stimolare l’appetito e facilitare la digestione.
Andiamo a conoscerla più da vicino per scoprire tutte le sue proprietà.
Sommario
Che cos’è la cascarilla
Il nome botanico è Croton eluteria, e dalla corteccia viene estratto un aroma usato per i liquori. Appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, è un arbusto che cresce spontaneamente sulle coste caraibiche, con particolare concentrazione a Cuba, in Giamaica, in Perù, Paraguay, Haiti, Vera Cruz, alle Antille e sulle Isole Bahama.
Da dove viene il nome botanico di Croton
La sua denominazione scientifica Croton eluteria deriva da croton (dal greco kroton), che significa ‘zecca’, per via della somiglianza dei suoi semi con questo insetto e da Eluteria o Eleutheria, il nome di una delle Isole Bahama dove cresce.
Quali sono i principi attivi presenti nella Cascarilla
Nella sua corteccia troviamo principi attivi, quali:
- sesquiterpeni
- cimolo
- limonene
- eugenolo
- acidi liberi
- acido Carcarillico
- cascarillina (una sostanza amara)
Le proprietà della Cascarilla
Vengono riconosciute le seguenti proprietà.
- Aromatizzante
- Astringente
- Antidiarroica
- Digestiva
- Tonica
- Febbrifuga
- Stimolante
A cosa serve la Cascarilla
Per il suo aroma amaro, l’estratto derivato dalla corteccia del suo alto fusto, viene utilizzato per aromatizzare bevande come Vermouth, Bitter e Campari, ed anche per aromatizzare il tabacco, alcuni condimenti ed alcuni dolci. Si sostituisce al nota amara della China rossa.
Utilizzi della Cascarilla in fitoterapia
Nell’ambito della fitoterapia, viene utilizzata in caso di diarrea e per il trattamento di dispepsie. Aiuta a digerire e facilita i processi digestivi.
È indicata in caso di febbre e, per le sue azioni tonico-stimolanti, è utile anche in caso di astenia e stanchezza cronica.
Come si usa la Cascarilla
La si può assumere in vari modi, sia come soluzione idroalcolica, che tintura madre, ma anche come vino medicinale, e sciroppo. Si possono preparare degli infusi e dei cecotti medicamentosi con la sua corteccia taglio tisana.
Come fare il decotto di cascarilla
Per preparare una tazza di decotto occorre:
- 1 cucchiaino di scorze, radici e semi duri di Cascarilla
- 250 ml di acqua
Preparazione. Mettete a bollire l’acqua insieme alle scorze della corteccia della pianta. Fate bollire a fiamma bassa per 5-10 minuti. Dopodiché filtrate e sorseggiate. A piacere, potete addolcire la bevanda con zucchero, miele, stevia o altro dolcificante.
Che sapore ha la Cascarilla
L’estratto di corteccia si presenta come un liquido di colore giallo-verdastro, che emana un fragrante aroma di canfora. Ha un sapore molto amaro, con un retrogusto floreale. Il profumo è legnoso.
Effetti collaterali e controindicazioni della cascarilla
Se assunta nelle modalità e nelle dosi consigliate, la cascarilla non presenta particolari controindicazioni né effetti collaterali.
Ad ogni modo, la sostanza non va utilizzata per lunghi periodi e mai superando le dosi consigliate. L’abuso e l’utilizzo cronico, infatti, possono causare la perdita di elettroliti.
Se ne sconsiglia l’assunzione in caso di disturbi gastrici, in gravidanza e allattamento. Non è adatto a bambini con meno di 10 anni.
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Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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