Piante e fiori

Sedum: alla scoperta della pianta grassa facilissima da curare e delle sue proprietà

Varietà, proprietà e consigli per la coltivazione

Il Sedum raggruppa varie piante perenni in grado di crescere senza problemi negli ambienti caldi, aridi e rocciosi. Ne esistono centinaia di varietà. Trattandosi di piante grasse, sono tutte molto semplici da coltivare. Per questo, vengono spesso usate a scopo ornamentale sia nel giardino verticale che come piante da balcone.
Andiamo a scoprire insieme tutto quello che lo riguarda.

Sedum: alla scoperta della pianta grassa facilissima da curare e delle sue proprietà

Che pianta è il Sedum

Il nome scientifico è Sedum telephium, e si tratta di una varietà di piante appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, come la Crassula. È una succulenta molto facile da coltivare.

Con questo nome molto generico si indicano varie piante xerofite perenni – rustiche o semirustiche – che crescono bene negli ambienti caldo, secco e tra le pietre. Si tratta di piante resistenti al sole, che necessitano di scarsissima manutenzione e crescono bene lungo i muri e nelle zone costiere.

Sedum

Non a caso, vengono principalmente coltivate a scopo ornamentale per il giardino roccioso, ma anche a giardini pensili e tetti verdi.

A questa grande famiglia appartengono varie specie di piante originarie dall’Africa centrale e dall’America.

Caratteristiche generali del Sedum

Le varie specie hanno portamento cespuglioso e caratteristiche comuni.

  • Radici: poco sviluppate
  • Fusti: eretti o pendenti
  • Foglie: abbondanti, carnose e di un bel verde brillante. La forma delle foglie varia in base alla varietà botanica. Possono essere rotonde od ovali, alternate e verticali, glabre o coperte da una peluria leggera
  • Fiori: di piccole dimensioni, possono essere solitari oppure riuniti in infiorescenze a grappolo, pannocchia, corimbo. Hanno forma a stella o a campanula. l colori variano dal bianco-crema al giallo intenso, dal rosa al rosso-porpora, al violetto.

Fioritura del Sedum

Il periodo di fioritura può variare, anche di molto, in base alle diverse varietà.

In genere, comunque, come gran parte delle piante grasse fiorite, le corolle si schiudono a partire da maggio e proseguono fino a inizio settembre.

Esistono anche esemplari con doppia fioritura: una primaverile ed una autunnale. Talvolta anche di colore diverso tra le due stagioni.

Le varietà di Sedum

Ci sono diverse varietà di succulente di questo tipo appartenenti alle Crassulaceae: circa 300 specie. Ecco alcune tra le più comuni.

  • Sedum acre: nota anche come ‘erba pignola’, è la più comune. Dall’aspetto cespuglioso, presenta mazzetti di foglie allungate e arrotondate alle estremità. A maggio produce fiori gialli dai lunghi petali molto delicati
  • Sedum album Coral Carpet: varietà che in inverno assume tonalità rossastre, mentre in estate si ricopre di caratteristici fiori bianchi
  • Sedum sieboldii: conosciuto anche come ‘erba teresina’, ha foglie particolari, con profilo bruno e rossastro, e fiori di colore lilla che si sviluppano a ombrellino o a palla, e somigliano molto alla fioritura dell’aglio
  • Sedum lineare: dalle foglie fitte, viene spesso usato per le coperture, ed in estate produce una intensa fioritura gialla
  • Sedum dasyphyllum Major: ha particolari foglie bluastre sfumate di grigio e splendidi fiori bianchi a forma di stella
  • Sedum borrito: indicata per la coltivazione in piccoli vasi, ha foglie a forma di palllina, e viene spesso scelta come bomboniera
  • Sedum palmeri: i fusti che possono raggiungere i 30 cm di lunghezza ed hanno rosette di foglie verdi che diventano rossastre lungo i bordi, quando le temperature si abbassano
  • Sedum dasyphyllum Himalayan Skies: la tipologie che resiste meglio al freddo

Sedum spectabile

La varietà proveniente dal nord-est della Cina del Sedum spectabile, conosciuto anche come Hylotelephium spectabile.

Ha foglie decidue di un bel verde-bluastro, ovali e carnose, mentre gli steli spessi e ramificati formano un ciuffo eretto, alto da 40 a 60 cm.

Quando arriva l’inverno, essendo una pianta caduca, perde il fogliame, lasciando solo gli steli e i fiori secchi, ma con l’arrivo della primavera, il cespo ricomincerà a crescere.

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Sedum

All’inizio dell’estate compaiono delle gemme color verde chiaro all’estremità degli steli, che si raggruppano in eleganti grappoli leggermente bombati.

Poi, in agosto, si schiudono dei piccoli fiori bianchi, rosa o viola, dalla forma a stella, che durano fino a ottobre, mese in cui diventano bruni, ma restano ancora belli da vedere sui piccoli fusti.

Sedum rubrotinctum

Questa deliziosa varietà ha delle piccole foglie carnose, che sembrano perle, che crescono lungo gli steli. Ed è lì che immagazzina l’acqua, per questo è una pianta molto resistente alla siccità. Per questo le sue foglie cadute si seccano molto lentamente e addirittura danno origine a nuove talee spontaneamente prima di morire!

Dal un portamento ricadente, non supera i 30 cm a crescita completa. Questa pianta perenne ha un fogliame sempreverde che tende al color verde all’ombra per diventare rosso al sole.  In primavera si schiudono piccoli fiorellini gialli, ciascuno con 5 petali.

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Perfetta per i vasi come pianta da interno, da balcone, ma anche per piccoli giardini rocciosi, sempre più spesso è coltivato su terrazze e tetti verdi proprio per questa sua capacità di immagazzinare acqua nelle foglie. È una protezione molto migliore contro gli incendi rispetto all’erba, ad esempio.

Sedum compressum

Chiamato anche Sedum palmeri, è caratterizzato da foglie a rosetta poco compatta, che diventano rosa-bruno al sole. Di forma ovale, allungata, poco carnose (non superano gli 0,4 cm di spessore), lunghe circa 10 cm e larghe 3 cm al centro, sono leggermente appuntite e di colore verde chiaro-grigio.

Gli steli sviluppano diverse radici (che crescono dalle cicatrici dove si trovavano le vecchie foglie), come strategia per sopravvivere in caso di rottura dello stelo. Ci sono altre radici per permettere alla pianta di restare viva senza doverne produrre di nuove.

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In primavera spuntano all’apice degli steli tanti piccoli fiorellini gialli, addirittura 40 per ogni stelo, che si apriranno lentamente. Hanno una forma a stella e 5 petali ben separati e appuntiti.

Questa pianta viene utilizzata come tappezzante nelle parti più secche del giardino, per coprire aree sassose e secche, ed è perfetta per il rivestimento di pareti in pietra, avendo radici così superficiali e piccole, che non danneggiano il rivestimento, laddove altre piante non potrebbero sopravvivere. Adatta ai giardini rocciosi, cresce bene anche in vaso in terrazza.

È perfetta anche per i giardini vicino al mare o nelle grandi città, perché è in grado di resistere sia alla salinità che all’inquinamento atmosferico.

Non sono infestanti e coabitano bene con altre piante, per questo sono usate come protezione di alberi e altre piante che non sono in grado di tollerare l’eccesso di sole e la siccità.

Sedum morganianum

Si tratta di una varietà dal portamento cadente, definita anche ‘piangente’. Ha infatti dei fusti morbidi che non possono reggersi autonomamente, e delle minuscole foglie simile a lacrime.

I suoi piccoli e delicati fiori hanno sfumature che vanno dal bianco al rosa.

Sedum rosa

Ci sono varietà di Sedum che fanno ombrelli di piccoli fiori rosa intenso, come il Sedum spectabile rosa ‘Brilliant’, ma anche altre varietà che hanno foglie carnose che si tingono di rosa al sole, come il Sedum rubrotinctum ‘Aurora’.

Ci sono anche la varietà Sedum telephium ‘Atropurpureum’ o Borracina, con steli più piccoli e spinosi, foglie lucide color cioccolato e un’infiorescenza molto densa, piccola e rosa.

Infine, c’è anche un cultivar che ha delle foglie lucide che si aprono a rosetta all’apice degli steli, Il Sedum Purple Emperor, di colore viola intenso e fiori rosso fragola brillante a fine estate.

Dove piantare il Sedum

Si tratta di una pianta molto semplice da curare e coltivare. Vediamo i fattori da conoscere per la sua buona crescita.

  • Esposizione: predilige i luoghi soleggiati con temperature tra i 18 e i 20°
  • Clima: resiste poco al freddo, per questo, in inverno, va ritirato in casa
  • Terreno: il substrato ideale dev’essere costituito da terriccio universale mescolato a sabbia in un rapporto di quantità 7:1
  • Annaffiatura: in estate va annaffiato regolarmente, aspettando però che il terriccio sia asciutto del tutto, mentre tra autunno e primavera è bene irrigare solo se le foglie perdono turgore
  • Concimazione: dalla primavera all’autunno somministrare con cadenza regolare del concime specifico per piante grasse, diluito nell’acqua delle annaffiature

Sedum

Come prendersi cura del Sedum

Oltre agli accorgimenti appena descritti, a mano a mano che le foglie disseccano o presentano danni, vanno subito eliminate per evitare che possano veicolare malattie parassitarie.

Per fare questa operazione di potatura, utilizzare sempre attrezzi ben puliti e disinfettati.

Come si propaga il Sedum

Si può moltiplicare attraverso due metodi:

  • talea: va effettuata tra maggio e giugno. Si procede tagliando con cesoie affilate e disinfettate alcune parti apicali di fusto lunghe 5 cm circa. Dopo averle fatte seccare un paio di giorni all’aria aperta, si interrano in terriccio specifico
  • divisione per cespi: bisogna staccare dal ceppo madre una o più parti con le proprie radici, e poi metterle subito a dimora. In questo caso, operare tra ottobre e marzo

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Come rinvasare il Sedum

In genere, ogni 2 anni si procede con il rinvaso ovviamente utilizzando un vaso più grande rispetto al precedente.

Durante questa operazione, maneggiare la pianta delicatamente e usare del terriccio nuovo da mescolare a sabbia grossolana.

Parassiti e malattie del Sedum

I principali nemici sono il marciume delle radici, in caso il terreno non sia ben drenato, e la cocciniglia cotonosa, che si annida tra le foglie creando ammassi biancastri da rimuovere con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.

Sedum

Le proprietà del Sedum

Le sue varietà sono tutte molto apprezzate in erboristeria e nell’ambito della medicina naturale. Contengono infatti sostanze che conferiscono diverse proprietà:

  • cicatrizzanti
  • astringenti
  • emollienti
  • antidolorifiche

Le foglie fresche vengono usate esternamente come:

  • antinfiammatori naturali, ad esempio per placare piaghe o ulcere della pelle o della mucosa orale
  • cicatrizzanti
  • lenitivo in caso ustioni, eritemi (anche solari), cisti, mastiti

Inoltre, la sua applicazione a livello topico favorirebbe la fuoriuscita di corpi estranei incastrati sotto la cute, come schegge di ferro o legno.

Modalità di assunzione del Sedum

Ci sono due diversi modi di usarlo:

  • Uso esterno. Le foglie fresche vanno applicate a diretto contatto con la parte di pelle da trattare. Si possono utilizzare anche come cataplasma, ad esempio in caso di ascessi o emorroidi. Per aumentarne l’efficacia si possono mescolare ad altre erbe, come la calendula e l’altea.
  • Uso interno. Sotto forma di tintura madre, si rivela essere un utile antiepilettico, astringente in caso di dissenteria, sudorifero e antiscorbutico.

Controindicazioni del Sedum

Evitare in caso di gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni.

L’uso esterno potrebbe provocare dermatiti da tener sotto controllo con la immediata sospensione d’uso del preparato e l’applicazione di una pomata lenitiva.

Significato del nome Sedum

Il termine venne definito da Linneo. L’etimologia è dubbia: potrebbe derivare dal verbo sedeo, che vuol dire ‘mi siedo’ con riferimento all’andamento della pianta, oppure da sedare, ovvero ‘calmare’, facendo invece riferimento ad alcune proprietà della pianta stessa.

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Altri nomi del Sedum

Essendocene tantissime specie, vi sono altrettanti nomi con cui questa pianta viene indicata: erba della Madonna, telefio, erba di San Giovanni, borracina maggiore, erba dei calli, erba pignola e ancora molti altri.

In inglese, viene chiamata Witch’s Moneybag, ossia ‘borsellino della strega’.

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Ultimo aggiornamento il 15 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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