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Alla scoperta dei semi di carvi, noti anche come cumino dei prati o cumino selvatico

Tutti i benefici, gli utilizzi ma anche alcune controindicazioni

I semi di carvi o cumino dei prati, conosciuti soprattutto per le proprietà digestive, appartengono ad una pianta simile al cumino. In questa guida ne scopriremo tutti i benefici, gli utilizzi che se ne possono fare ed anche alcune controindicazioni.

Alla scoperta dei semi di carvi, noti anche come cumino dei prati o cumino selvatico

Origine

Poco conosciuti in Italia, i semi di carvi sono invece molto utilizzati nella cucina del Nord Europa, in cucina. Sono anche noti per le loro proprietà digestive. Vediamo nel dettaglio le loro proprietà.

Cosa sono i semi di carvi

I semi di carvi provengono da una pianta erbacea (nome scientifico carum carvi) e sono simili a quelli del cumino; per tale motivo la pianta è nota anche come cumino selvatico o cumino dei prati.

In effetti sia la pianta che i semi sono simili, sebbene i semi del carvi siano più piccoli e abbiano un aroma differente e più delicato.

Nota per le sue virtù digestive fin dall’antichità, di questa pianta si possono utilizzare sia le foglie, in insalata o come ingrediente aromatico di zuppe e salse, sia le radici, cucinate come carote o zucca.

I semi, invece, hanno un’aroma più intenso e sono più largamente impiegati per esaltare il gusto di pietanze salate o per la preparazione di alcuni liquori.

Semi di carvi: proprietà

Dal punto di vista nutrizionale i semi di carvi presentano caratteristiche interessanti: contengono una buona dose di proteine e grassi e sono anche ricchi di fibra alimentare.

Tra i sali minerali troviamo soprattutto concentrazioni di potassio, sodio, zinco, fosforo, rame, manganese, ferro, magnesio e calcio; tra le vitamine prevalgono quelle del gruppo A, B (in particolare B1, B2, B3, B6), C, E e folati.

Agli oli essenziali presenti nei semi di carvi (ottenuti dalla spremitura dei semi tramite distillazione in corrente di vapore), quali limonene e carvone, sono attribuite le principali proprietà terapeutiche di questa pianta.

La pianta de semi di carvi è simile a quella del cumino
Da non confondere con il cumino, i semi di carvi sono più piccoli ed hanno anche un aroma differente e più delicato. La pianta è simile al cumino.

In particolare, i semi di carvi risultano utili per l’azione digestiva. Oltre a favorire i processi gastrici e stimolare l’appetito, aiutano il ripristino della quota ottimale di flora batterica e hanno un’efficacia carminativa agevolando l’eliminazione di gas intestinali.

A beneficio dell’intestino, inoltre, questi semi presentano proprietà antibatteriche che li rendono adatti a combattere infezioni.

Anche l’apparato respiratorio può usufruire dell’attività benefica dei semi di carvi, grazie ai vapori dell’olio essenziale in essi contenuto.

Ha, inoltre, un effetto espettorante ideale in caso di tosse e raffreddore. Importante è anche l’azione di contrasto all’accumulo di colesterolo, dovuta alla quantità di fibra alimentare che diminuisce l’assorbimento del colesterolo LDL riducendone il livello.

Semi di carvi in cucina

Il carvi viene usato anche in cucina, sia le sue foglie, con cui si preparano insalate e salse, che i semi. In particolare nei paesi del nord Europa si mettono nel pane, nei formaggi ed perfino nei dolci e nei biscotti.

Si prepara anche un liquore, chiamato come questa spezia in tedesco (il Kümmel). Si possono anche aromatizzare carne e verdure, in particolare cavoli e crauti.

semi di carvi digestivi
I semi di carvi risultano utili per l’azione digestiva, poiché, oltre a favorire i processi gastrici

Semi di carvi: controindicazioni

L’assunzione dei semi di carvi e del relativo olio essenziale è controindicato ai bambini sotto i tre anni di età e alle donne in stato di gravidanza.

L’uso dell’olio essenziale, inoltre, è vietato in caso di patologie epatiche o di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

In generale, la dose consentita quotidianamente per evitare effetti collaterali va da 1,5 grammi fino ad un massimo di 6.

Questa spezia può essere assunta attraverso infusi o decotti, da preparare lasciando in infusione un cucchiaino di semi tritati all’interno di una tazza d’acqua bollente e poi filtrando la bevanda.

Dove trovarli

Li potete trovare nelle migliori erboristerie ma è ricca anche l’offerta che si trova online:

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Altre spezie da scoprire assolutamente

Se volete conoscere altre spezie e i loro benefici e utilizzi ecco le nostre schede, ricche d’informazioni, ricette e curiosità:

  • Anice stellato: antibatterico e antinfiammatorio.
  • Anice verde: cura i disturbi intestinali.
  • Annatto: colorante alimentare.
  • Cannella: disinfettante e antibatterica.
  • Cardamomo: digestivo, tonico e antiacido.
  • Cartamo: migliora l’elasticità della pelle.
  • Chiodi di garofano: antiossidante, analgesico e antinfiammatorio.
  • Coriandolo: fungicida e antibatterico, riduce il gonfiore intestinale.
  • Cubebe: per la digestione, antiossidante e afrodisiaco.
  • Cumino: cura molti disturbi.
  • Cumino nero: calmante e digestivo, per disturbi mestruali.
  • Carvi: agisce sul sistema respiratorio e sui vari processi digestivi.
  • Carum ajowan o Radhuni: allieva l’artrite.
  • Curcuma: per perdere peso, antitumorale.
  • Curryaiuta il diabete e le malattie cardiache.
  • Ginepro: antimicotico, antiossidante e stimola la diuresi.
  • Noce moscataafrodisiaco.
  • Macis: contro stress, depressione e ansia.
  • Paprika: contro reumatismi e caduta dei capelli.
  • Pepe nero: per acne, cellulite e cura della pelle.
  • Pepe rosa: antidolorifico e insetticida naturale.
  • Pepe lungo: vasodilatatore, combatte l’asma.
  • Pepe di Sichuan: antispasmodico e antidolorifico.
  • Peperoncino: protegge il sistema cardio-circolatorio e antitumorale.
  • Pimento o Pepe garofanato: contro raffreddamento, analgesico, antisettico e antibatterico.
  • Zafferano: antinfiammatorio, aiuta la digestione e antidepressivo.

Altri semi da scoprire

Scopri anche le proprietà dei:

Ultimo aggiornamento il 11 Giugno 2024 da Rossella Vignoli

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