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Tutti i benefici dei semi di lino, un supercibo naturale per la salute

Ecco perché si tratta di uno dei cibi più salutari che si possa trovare

Scopriamo insieme i semi di lino, un ingrediente molto importante per una alimentazione naturale ed equilibrata.

Tutti i benefici dei semi di lino, un supercibo naturale per la salute

Sono un alimento rimineralizzante per l’organismo, un vero e proprio elisir da scoprire, da cui si ricava anche un olio molto rinomato.

Grazie alla loro interessante composizione nutrizionale, hanno molti benefici per la salute. Da qui l’interesse a consumarli con grande regolarità. Scopriamone meglio le caratteristiche , come conservarli ed assumerli ma anche le  possibili controindicazioni.

Semi di lino: cosa sono

Come dice il nome, questi provengono da una pianta erbacea, il lino (Linum usitatissimum), che può essere coltivata, ma che cresce anche spontanea.

pianta di lino - Linum usitatissimum
Linum usitatissimum

Già dall’antichità, il lino era usato per ricavare preziose fibre naturali per uso tessile. I frutti del lino contengono dei piccoli semi, che sono un prodotto che accompagna la storia dell’uomo da millenni.

Possono essere utilizzati, leggermente tostati, come condimento saporito e salutare di zuppe, pane, torte salate e dolci, ma anche per arricchire una semplice insalata.

Quali sono i benefici dei semi di lino

Rappresentano un alimento fondamentale nella cucina naturale.

Grazie al loro elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi (omega-3 in primis) sia i semi che l’olio di semi di lino sono ingredienti indicatissimi per tutti coloro che soffrono di patologie cardiovascolari, ipertensione e diabete.

Per la stitichezza

Questi semi sono anche un eccellente lassativo naturale. Sono infatti costituiti da una mucillagine che, mescolata con l’acqua, diventa una specie di gel viscoso e appiccicoso.

Sono anche ricchi di mucillagine, che permette una lieve azione lassativa, purché siano ingeriti con un’adeguata quantità di liquidi o acqua, proprietà che si somma alle protettive ed emollienti.

Come i semi di chia, i semi di psillio e la mucillagine di malva e altre piante comprese le foglie dell’aloe vera, possono essere ingeriti per la loro azione lassativa ed emolliente delle feci, per migliorare le funzioni digestive e pulire la flora batterica, ma anche essere adoperati per la loro azione legante in ricette dolci e salate, per sostituire le uova.

Per rinforzare i capelli

Sapevate che i semi di lino sono consigliati per la cura dei capelli? È dimostrato che possono portare benefici ai capelli ridando loro elasticità, grazie alla presenza di omega 3, acidi grassi che rafforzano e idratano i capelli, agendo sul fusto e prevenendo cosi la rottura.

Per le donne in gravidanza

Forniscono una quantità significativa di vitamina B9, o folato, che è essenziale per le donne incinte, Questa vitamina è importante per limitare il rischio di malformazioni del sistema nervoso nel feto, come la spina bifida. È inoltre essenziale per lo sviluppo del cervello del futuro bambino.

Per i vegetariani

Forniscono ferro, anche se è di origine vegetale e assorbito meno bene dall’organismo. Sono apprezzati anche per il loro contenuto proteico, dell’ordine di 23 grammi per 100 grammi.

Per la bellezza

Essendo ricchi di acidi grassi essenziali omega-3, garantiscono una buona idratazione della pelle e sono quindi essere utilizzati per realizzare prodotti di bellezza.

Semi di lino dorati

In generale, i semi di lino dorati o chiari solo molto più oleaginosi del semi scuri e si prestano maggiormente per gli utilizzi in cucina.

Semi di lino macinati

Dopo che sono stati tritati, i semi di lino vanno consumati il prima possibile e senza essere cotti, affinché le funzioni degli acidi grassi non vengano alterate dal calore e dall’aria. Come consumarli? L’unico limite è la fantasia. Possiamo usarli per arricchire uno yogurt, aggiunti al muesli, ma anche per dare quel tocco in più a una macedonia o a un’insalata.

semi di lino

Calorie e valori nutrizionali

100 grammi di semi di lino contengono circa 534 Calorie. Un cucchiaino di semi di lino, dunque, contiene una quarantina di calorie.

Questi piccoli semi oleosi contengono inoltre molte sostanze essenziali per l’organismo, vediamole rapidamente.

  • Omega-3:  con 2 cucchiai di semi di lino al giorno si ottiene il 100% dell’apporto nutrizionale di omega-3 raccomandato.
  • Fibre: questi semi sono molto ricchi di fibre. Contengono 30 g per 100 grammi, in pratica l’intero fabbisogno giornaliero.
  • Vitamina B9 (folati): ne contengono 93,7 microgrammi di vitamina B9 per 100 g. Il fabbisogno giornaliero è di 300 microgrammi per gli adulti e di 400 microgrammi per le donne in gravidanza.
  • Selenio:  ne contengono 28 microgrammi per 100 g, mentre il fabbisogno giornaliero è di 60 microgrammi.
  • Calcio: ne forniscono 228 mg di calcio per 100 g, mentre il fabbisogno giornaliero è di 1000 mg.
  • Magnesio:  ne contengono 372 mg per 100 g e la dose giornaliera raccomandata è di 6 mg per chilo di peso al giorno, cioè in media tra 360 mg e 420 mg.
  • Manganese: ne contengono 2,48 mg/100 g di questo antiossidante. La dose giornaliera raccomandata è compresa tra 1 e 2,5 mg.
  • Ferro: i semi di lino contengono 10,2 mg di ferro per 100 g. Il fabbisogno giornaliero è di 9 mg per gli adulti, le madri che allattano e le donne in post-menopausa. I valori aumentano a 16 mg per le donne in buona salute e a 25 mg per le donne in gravidanza.

Come consumare i semi di lino

Devono essere macinati per poter beneficiare dei loro acidi grassi. Se consumati interi, gli acidi grassi contenuti nei loro semi non vengono assorbiti dall’organismo.

Viceversa se vengono masticati bene, i semi interi possono avere un leggero effetto saziante che tende a ridurre la fame..

Sotto forma di olio invece si beneficia dei loro acidi grassi omega-3, ma non più delle loro fibre.

Come conservare i semi di lino

Se conservati in un contenitore ermetico a temperatura ambiente, possono durare fino ad un anno.

Possono diventare rancidi per via dell’alto contenuto di acidi grassi, per cui è bene rispettare la data di scadenza indicata sulla confezione.

Se non si ricorda quando sono stati acquistati, è meglio controllare se hanno ancora un buon odore. Potranno durare ancora 6 mesi.

Per la farina l’unica soluzione è controllarne l’odore. Se sa di rancido e ha un odore forte e sgradevole, va buttata.

Semi di lino: controindicazioni

Generalmente non presentano particolari controindicazioni, ma bisogna fare una precisazione riguardo al consumo di olio di lino in stato di gravidanza.

Semi di lino in gravidanza

Alcuni rari studi clinici sembrano dimostrare che le donne incinte che hanno consumato olio di lino abbiano maggiori probabilità di avere parto prematuro. In particolare, sembrerebbe causare delle contrazioni uterine. Ci sono però poche prove a sostegno di questa tesi, tuttavia si raccomanda di non eccedere con i semi e l’olio di lino, limitandosi a 2 cucchiai al giorno di uno di questi due alimenti.

Potete sostituirli con altri cibi ugualmente ricchi di omega 3 come aringhe, sardine, sgombri e tonno. Ma è sempre  meglio chiedere al proprio medico o al ginecologo quale olio di pesce può essere assunto.

Al di là di alcuni studi che sembrano sconsigliare l’olio, è consigliato mangiare semi di lino in gravidanza perché migliora la digestione delle donne in questo delicato periodo. Agisce infatti sui batteri dello stomaco e del tratto digestivo e limita il problema della costipazione.

Inoltre, questi semi sono molto ricchi di omega 3, sostanza essenziale per lo sviluppo del cervello del bambino, che favorisce lo sviluppo visivo e neurologico del feto durante la gravidanza e l’allattamento.

Il feto (e il bambino fino a 1 anno di età) sperimenta infatti un accumulo di acidi grassi omega-3 nel cervello e nella retina. Questi omega-3 vengono naturalmente dalla madre, che provvede a tutte le esigenze del feto prima attraverso la placenta e poi attraverso il latte materno.

Altri studi hanno dimostrato che il latte materno contiene la metà degli acidi grassi omega 3 rispetto a 50 anni fa. La mancanza di acidi grassi essenziali può causare gravi danni alla crescita, all’apprendimento, allo sviluppo motorio e visivo del bambino.

E per soddisfare questo fabbisogno di acidi grassi, questi semi sono ideali.

Altre controindicazioni

Il consumo di semi di lino non è indicato anche nel caso di:

  • sindrome del colon irritabile.
  • diverticoli intestinali.
  • ostruzione intestinale.
  • assunzione di farmaci, i semi di lino assorbono le molecole, riducendo l’efficacia del farmaco. È importante ricordare di assumere i semi di lino almeno due ore prima di assumere i farmaci.

Inoltre non sono adatti ai bambini di età inferiore ai tre anni. Per i giovani, non superare 1 cucchiaino al giorno e per gli adolescenti 1 cucchiaio.

Infine non sono raccomandati in caso di cancro al seno, alle ovaie o all’utero, fibromi uterini, ecc.

Dove comprare i semi di lino

Forse ti possono interessare le proprietà e gli utilizzi di questo olio vegetali.

Ma dove comprarlo? Per trovare in commercio sia i semi (che possono essere scuri o dorati come quelli della foto) che l’olio di semi di lino, dobbiamo rivolgerci ai migliori negozi biologici della tua zona oppure ancora, guarda di seguito come puoi fare online.

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Se vuoi acquistare online il prezzo cala un po’ rispetto all’erboristeria e al reparto integratori del supermercato.

Olio di semi di lino

Da questi semi si ricava il rinomato olio: costituito per lo più da triglicerididi, acidi grassi essenziali  polinsaturi (omega 3, omega 6 o vitamina F). Questo olio è parimenti importante per chi soffra di malattie di tipo cardiovascolare.

Importante è che venga assunto nelle quantità corrette e abbinato ai corretti alimenti. È infatti indicato per condire pasti poveri di grassi animali e zuccheri, come per esempio un pasto a base di verdure e carni bianche, altrimenti i grassi polinsaturi dell’olio di lino non verranno assimilati correttamente nel nostro organismo.

L’altra cosa importante da ricordare è che deve trattarsi di olio naturale, estratto a freddo e senza additivi chimici.

Infine, una nota sul suo corretto consumo e conservazione: una volta aperto va consumato in massimo un mese e va conservato in frigorifero, perchè soggetto a rapido irrancidimento.

Gli acidi grassi essenziali sono sensibili alla luce e alle alte temperature, con le quali si alterano rapidamente e ha un punto di fumo piuttosto basso.

Per queste ragioni non va utilizzato per la cottura, in fritture ed altri utilizzi a caldo, ma potrete adoperare l’olio d’oliva, che resta sempre il miglior olio per friggere.

L’olio deve essere conservato in un luogo buio e fresco, meglio se in frigorifero.

Approfondimenti utili su altri semi oleosi

Ecco altri semi oleosi interessanti da conoscere e includere nella vostra dieta:

Ultimo aggiornamento il 1 Maggio 2024 da Rossella Vignoli

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Roberta Bartocci

Laureata in biologia, è una nutrizionista di lunga data attiva sul suo sito vegcoach.it, esperta di cucina vegetariana ma soprattutto vegana e di cucina naturale.

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2 Commenti

  1. Per godere appieno dei benefici dei semi di lino è consigliabile macinarli e consumarli in polvere, aggiungendone un paio di cucchiai al giorno alle pietanze.

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