Semina: quando farla e gli errori da evitare
La semina è un passaggio fondamentale quando si coltiva l’orto: ecco i consigli da seguire per garantirsi un buon raccolto ed evitare gli errori più frequenti.
Sommario
Chiunque abbia un orto da coltivare, sa bene che tutto dipende da una corretta semina. Esistono diverse tipologie di semina e queste possono avvenire anche in luoghi diversi, ovvero in piena terra o nel semenzaio.
In piena terra significa che i semi vengono piantati direttamente nel terreno dove poi nasceranno i futuri ortaggi e le verdure.
Il semenzaio è invece un piccolo appezzamento terreno, o anche una cassetta, in cui vengono piantati i semi, per poi spostare i primi germogli nell’orto.
Semina: operazioni preliminari
Prima di addentrarci nel discorso della semina, è bene sapere che ci sono delle operazioni preliminari da compiere, per fare in modo che la coltivazione vada a buon fine. Vediamole con attenzione.
Dissodare il terreno
Il terreno va preparato prima della semina e questa operazione va eseguita a primavera.
Durante l’inverno saranno sicuramente cresciute le piante infestanti, quindi andando a dissodare il terreno si procederà anche ad estirparle per bene. Queste sono sicuramente le fasi più pesanti dal punto di vista del lavoro fisico.
Il terreno va lavorato con cura, le zolle vanno rese friabili di modo che le future piantine possano crescere. Non bisogna trascurare nessun passaggio, nè procedere con superficialità, altrimenti il raccolto sarà dei peggiori.
Suddivisione per colture
Poi si passa a organizzare l’orto per aree, in quanto gli ortaggi andranno divisi per sezioni, in funzione delle varie tipologie.
Ad esempio, se pensiamo di coltivare verdure invernali, è bene considerare di piantarle sulle montagnole create con il solco, tenendo a bada così eventuali ristagni.
Al contrario, tutte le verdure primaverili ed estive andranno sistemate proprio nei solchi, di modo da sfruttare a pieno l’acqua delle irrigazioni.
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Semina e fasi lunari
Una volta preparato il terreno per la semina, bisogna calcolare bene il periodo. Ogni ortaggio difatti necessita di essere piantato in un determinato periodo dell’anno, affinchè possa crescere e svilupparsi.
Basta una temperatura più alta o più bassa del dovuto per mandare all’aria tutto. Tenetene quindi conto per ogni singolo ortaggio.
Molti contadini inoltre tengono conto delle fasi lunari. Stando a queste credenze, la semina va effettuata seguendo le varie fasi della luna, che può essere crescente o calante.
Nello specifico:
- luna calante: in questa fase si possono coltivare le cosiddette verdure ipogee (cioè quello che si sviluppano dentro il terreno) e le verdure con cespo.
- Luna crescente: è la fase in cui si possono seminare le verdure epigee (che si sviluppano al contrario fuori dal terreno).
Un volta chiariti tutti questi punti, non resta che scoprire quali sono i vari metodi di semina. Parliamo infatti di semina a postarelle, a spaglio, a file e a cassone.
Semina a postarelle
La semina a postarelle viene chiamata anche semina a buche o a ciuffi ed è utilizzata per tutte quelle piante che hanno un portamento strisciante e si estendono in larghezza con la crescita. Quindi parliamo ad esempio di zucche, zucchine, fave, fagioli ma anche angurie e meloni.
Tale procedura consiste nel piantare al massimo 4 semi per volta mettendoli in buche piccoline, scavate con un foraterra, un attrezzo da orto adibito proprio a questa funzione.
Le buche sono scavate seguendo una fila unica e lasciando la stessa distanza tra l’una e l’altra. I semi vengono messi a una profondità che è pari al doppio della loro grandezza. Questo perchè non devono essere interrati ad una profondità eccessiva.
Intorno alle buche si scava poi un solco che serve per le irrigazioni. In questo modo si creeranno delle piccole montagnette.
Poi si procede a ricoprire le buche con la terra che andrà battuta con un rullo o con un badile. In alcuni casi si usa stendere un telo sul terreno. Le irrigazioni devono essere regolari nella fase iniziale. Solo dopo la germinazione si procede a togliere il telo e a separare le varie piantine.
Semina a spaglio
La semina a spaglio è quella più antica ma anche la più rapida. Può essere effettuata sia sul semenzaio che in piena terra. Difatti consiste nel gettare per terra i semi avendo cura di distribuirli in maniera uniforme.
Per assicurarsi di questo, generalmente i semi vengono mescolati a terriccio o sabbia. Poi vengono interrati utilizzando del terriccio.
Per le irrigazioni si dovrà prestare attenzione a procedere con un innaffiatoio a pioggia, che distribuisca l’acqua in maniera delicata, evitando che i semi possano spostarsi.
Si tratta di una tecnica adatta a semi di piccole dimensioni, come quelli delle carote, ortaggi da taglio (come lattuga e cicoria), ortaggi a rapida rivegetazione e ortaggi da radice (come i ravanelli).
Semina a file
Questa tipologia di semina è la più frequente per chi coltiva un orto. Spesso viene utilizzata per fagioli, piselli e mais, ma in generale si adatta a qualsiasi ortaggio.
Si procede scavando dei solchi equidistanti e paralleli tra loro, distribuiti appunto a file. Per procedere in maniera regolare generalmente si utilizzano dei picchetti e delle corde.
Accanto alle file vengono poi lasciati i solchi per far scorrere l’acqua delle irrigazioni.
Si tratta di una tecnica molto veloce e pratica, in quanto anche le successive operazioni, come il rincalzo del terreno o la sarchiatura, possono procedere con facilità.
Semina a cassone
Passiamo all’ultima tecnica di semina, quella a cassone, detta anche semina sotto riparo. Si tratta di una tipologia di semina effettuata all’interno di serre o cassettine chiuse.
Grazie al raggiungimento di temperature più alte, la crescita degli ortaggi avviene in maniera più rapida.
Di norma vi si ricorre per le piante trapiantate, come pomodori e melanzane, o quando è necessario avere delle produzioni precoci.
Altri consigli utili per seminare
Una volta chiariti bene i vari punti, considerate che il terreno deve essere costantemente umido in questa fase delicata. Le irrigazioni devono essere regolari e mai troppo abbondanti o potenti. Un getto troppo forte potrebbe difatti scalzare il seme.
Infine non dimenticate che ogni ortaggio ha esigenze di coltura specifiche: temperature, profondità della semina e distanza tra i solchi saranno diversi da specie a specie. Informatevi sempre bene prima di avventurarvi nella coltivazione dell’orto.
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Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2017 da Rossella Vignoli
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