Sinefrina: la molecola estratta dall’arancio amaro fa dimagrire o no?
Proprietà e controindicazioni dell'estratto di Citrum Aurantium
Nota per i suoi presunti effetti dimagranti, la sinefrina è estratta dai frutti dell’arancio amaro o Citrum Aurantium. Scopriamone le proprietà e i possibili rischi per la salute.
Sommario
La sinefrina è una sostanza che si trova nella buccia del frutto immaturo dell’arancia amara (Citrum Aurantium). È adoperata all’interno di integratori utilizzati con l’ipotetico obiettivo di favorire il dimagrimento.
Questa sostanza è disponibile anche in erboristeria. Pur presentando delle proprietà di rilievo, è bene farne un uso cauto e tener presenti le relative controindicazioni. In ogni caso per poter dimagrire senza rischi è opportuno seguire una dieta ipocalorica con l’aiuto di un professionista del settore.
Anche la pratica quotidiana dell’attività fisica è un elemento indispensabile per ritrovare il proprio peso-forma. Eventuali aiuti tramite integratori possono essere concordati insieme allo specialista.
Sinefrina: cos’è di preciso?
Questa molecola ha effetti farmacologici simili a quelli dell’adrenalina. Infatti è simpaticomimetica, cioè ha un effetto stimolante, eccitante e contraente.
Si tratta, quindi, di attività affini a quelli che si verificano nel sistema nervoso simpatico. Risulta molto simile negli effetti anche ad un’altra molecola nota come efedrina.
Quest’ultima era utilizzata come farmaco in grado di inibire la fame. Il suo uso, tuttavia, è stato poi vietato per legge. Attualmente la sinefrina viene adoperata principalmente per scopi dimagranti anche se ci sono dubbi sulla reale efficacia nella perdita di peso. Nella medicina tradizionale cinese questa sostanza è nota come ‘zishi‘.
Citrum Aurantium: descrizione della pianta
La pianta da cui si estrae questa particolare sostanza è l’arancio amaro, un piccolo albero in grado di arrivare ad un’altezza di 10 metri. Originario dell’India, è diffuso anche in Spagna e nell’Italia meridionale. I suoi frutti sono simili a quelli del comune arancio.
Tuttavia, presentano un aspetto più rugoso e contengono numerosi oli essenziali. La polpa di questi frutti ha, inoltre, un sapore acido e tendenzialmente amarognolo. Questi frutti vengono pertanto meno apprezzati per il loro gusto.
Maggiori, tuttavia, sono le proprietà che li rendono interessanti dal punto di vista fitoterapico. Oltre a questa particolare molecola, l’arancio amaro contiene anche altre sostanze. In particolare, sono presenti citroflavonoidi, cumarine e furocumarine.
Inoltre, è presente un olio essenziale, detto neroli se viene ricavato dai fiori di questa pianta.
Sinefrina proprietà
Le presunte proprietà dimagranti di questa molecola sono riconducibili a diversi fattori. Innanzitutto la sostanza, contenuti negli integratori a base di arancio amaro, contribuisce a ridurre l’appetito. Inoltre, questo alcaloide ha un effetto stimolante sul metabolismo ed aiuta ad aumentare il consumo energetico in condizioni di riposo.
Ciò avviene sia a causa della stimolazione del metabolismo basale sia per la stimolazione sulla termogenesi. Con quest’ultimo processo si aumenta la produzione del calore del corpo aiutando a consumare calorie e a bruciare più velocemente i grassi in eccesso. Più in generale l’arancio amaro è in grado di favorire il processo digestivo e possiede proprietà toniche e carminative.
Le regole sul dosaggio
L’utilizzo di questa sostanza all’interno di integratori a base di Citrum Aurantium è autorizzata dal Ministero della Salute. Tuttavia, sono previste avvertenze circa la quantità massima di questa sostanza.
Non deve superare i 30 mg totali al giorno. La pianta viene indicata come efficace soprattutto per favorire la motilità intestinale più che la perdita di peso.
Solitamente gli integratori contenenti questa sostanza possono essere assunti in qualsiasi momento della giornata. Chi ne fa ricorso per riuscire a dimagrire deve solitamente assumere integratori specifici per almeno un mese. Occorre infatti attendere un periodo minimo prima che i principi attivi possano esercitare la loro azione.
Gli integratori sono disponibili in farmacia e online. Si raccomanda di assumerli solo sotto supervisione di un dietologo e/o del medico curante:
Sinefrina controindicazioni
Le avvertenze circa le dosi massime consigliate di questa molecola sono legate ai suoi possibili effetti sulla salute. Questa sostanza, infatti, può rivelarsi pericolosi in soggetti a rischio per patologie cardiovascolari. Persone obese, affette da ipertiroidismo, ipertese o cardiopatiche, quindi, devono avere una particolare cautela nell’assunzione di prodotti a base di Citrum Aurantium. L’uso è sconsigliato anche per bambini di età inferiore ai 12 anni e per donne in stato di gravidanza e allattamento.
L’assunzione della sostanza in quantità notevoli può, inoltre, provocare degli effetti collaterali. Tra i sintomi più frequenti si annoverano ipertensione arteriosa, tachicardia, agitazione, aritmie e altri sintomi cardiaci. Per tutte le altre persone che assumono la sostanza nelle dosi consigliate non dovrebbero verificarsi particolari effetti collaterali. Tuttavia, è sempre preferibile valutarne l’uso consultando uno specialista di fiducia.
Sinefrina in erboristeria
In erboristeria è possibile trovare diverse formulazioni di questa particolare sostanza. Viene, infatti, commercializzata in qualità di estratto secco, come tintura madre oppure come infuso a base di scorza.
Molti integratori dimagranti contengono anche altre sostanze in combinazione. Tra queste soprattutto gli estratti del tè verde e la caffeina.
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Ultimo aggiornamento il 13 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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