Eco-vacanze in Tasmania
Conosciuta nel Mondo come la patria dei surfisti, degli avventurieri più intrepidi e del mitico ‘diavolo orsino’, la Tasmania è l’isola dell’arcipelago australiano più piccola ma al tempo stesso più selvaggia e incontaminata, uno dei luoghi dove la natura ha creato alcune delle spiagge più belle della Terra. E allora perché non pianificare un’eco-vacanze in Tasmania?
Proclamata Patrimonio Mondiale dall’Unesco per la vegetazione lussureggiante, la biodiversità marina e i grandi parchi naturali protetti, la Tasmania è raggiungibile solo via aereo da Melbourne, lontana quindi dalle rotte del turismo di massa. Anche per questo motivo, ha conservato nel corso degli anni la sua autenticità e perfino nei centri abitati e nei villaggi la vita quotidiana è scandita dai ritmi naturali. I farmer’s market in cui si possono comprare beni di prima necessità e generi alimentari, ad esempio, sono gestiti da coltivatori locali e piccoli produttori che offrono prodotti rigorosamente a ‘Km (in alcuni a cm) 0’.
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Sebbene il turismo sia un’attività economica molto importante per l’economica dell’isola, quello che vi consigliamo di fare una volta arrivati in Tasmania è affidarvi ad una guida locale e uscire dai tradizionali itinerari più battuti, andando alla scoperta della ‘vera’ Tasmania. Ecco 6 luoghi davvero imperdibili:
- Donaghys Lookout. Una vista spettacolare sulle alture che sovrastano i fiumi Franklin e Collinwood, nella parte più occidentale dell’isola. Per raggiungere questo incredibile terrazzo naturale bisogna allontanarsi dalla città di Queentown e percorrere un sentiero di circa 3 km che si inerpica nel ventre più selvaggio e incontaminato della natura tasmaniana.
- Mount Amos. Adatto agli scalatori provetti e agli appassionati di trekking in montagna, il sentiero che percorre in salita tutto il monte Amos (3 ore tra andata e ritorno) fino alla sua cima rocciosa, è particolarmente impegnativo. Certo, la fatica sarà ampiamente ripagata dalla splendida vista i cui godrete sulla Wineglass Bay.
- Spray Tunnel. Curioso il nome e ancor più la storia di questa lunga galleria che un tempo era attraversata dai treni che trasportavano i minatori di collina in collina. Visitare questo luogo abbandonato, il cui ricordo è però ancora molto vivido nella memoria degli abitanti del luogo, sarà come fare un tuffo nel passato.
- Low Head. Non un semplice faro, ma ‘il faro’ più rappresentativo della Tasmania che nell’800 fungeva da guida per le navi australiane che si imbattevano nella fitta nebbia invernale che avvolge la costa settentrionale durante la stagione più fredda. Il segnale sonoro che la torre di controllo lanciava per avvertire le navi del pericolo, si può udire ancora oggi, puntuale, ogni domenica mattina…
- La foresta calcificata di King Island. È una delle foreste calcificate più antiche del mondo, tappa imperdibile per chi si trova in Tasmania in qualsiasi periodo dell’anno, specie in estate: questo luogo incredibile si trova all’interno della Seal Rock State Reserve, su un isolotto raggiungibile via mare, chiamato King Island. Appena arrivati nella foresta, lo spettacolo che vi si presenterà dinanzi agli occhi vi lascerà di stucco. Centinaia di tronchi di albero che fuoriescono dalla sabbia in un’area protetta vastissima.
- Emu Valley Rhododendron Garden. Tra febbraio e agosto la Tasmania fa sfoggio di uno spettacolo floreale senza eguali: è quello offerto dalla Emu Valley Rhododendron Garden, vale a dire 11 ettari di rododendri di tutte le specie e provenienti da ogni angolo del globo visitabile dalle 9 alle 17. In una parola: straordinario!
Oltre a questi percorsi ‘alternativi’, dellevere eco-vacanze in Tasmania non trascurano di visitare i mercatini di prodotti tipici e spezie locali e di acquistare una delle tante gemme grezze provenienti dalle cave dell’isola. Un piccolo portafortuna che – secondo le antiche leggende tasmaniane – vi terranno lontani dalla cattiva sorte e dalle malattie.
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Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2024 da Rossella Vignoli
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