Forma fisica

Sport: quali benefici e come praticarlo in modo sostenibile

Sport, benessere e sostenibilità: esiste un legame tra questi concetti che non è solo teorico. Le attività sportive che si possono praticare all’aria aperta sono tante. Oltre a combattere la sedentarietà con immediati benefici per mente e corpo, esse rappresentano un’occasione per vivere al meglio la natura e prendersi cura dell’ambiente.

Sport: quali benefici e come praticarlo in modo sostenibile

Sport, definizione

Il dizionario riporta la definizione seguente: un’attività fisica organizzata secondo delle regole, che può essere individuale o di squadra.

Pierre de Coubertin, l’ispiratore delle olimpiadi moderne, dice che lo ‘sport cerca la paura per dominarla, la fatica per superarla, la difficoltà per vincerla’.

Dopo tutto, lo sport è una questione di prospettiva, motivazione e desiderio. Per questo motivo ne esistono così tanti: solitari, di gruppo, di forza, di eleganza, da ricchi, economici, classici o moderni. Sapevate, per esempio, che sia gli scacchi sono considerate discipline sportive?

Per trovare la vera definizione di sport, forse ognuno dovrebbe rispondere alla domanda: che cos’è lo sport per voi? Che cosa volete?

Significato della parola sport

La parola deriva dal’inglese e vuol dire ‘divertimento’ ma anche ‘mostrare con orgoglio’. In realtà arriva nel vocabolario anglosassone solo nel ‘500 come abbreviazione del francese ‘desport”, da cui derivano lo spagnolo deporte e l’italiano diporto (che significa ‘svago’).

Viene introdotta nel vocabolario italiano solo nel 1800, attraverso la Francia, ma all’inizio serviva ad indicare qualcosa di gratuito.

Il significato moderno attribuito alla parola sport di ‘pratica di esercizi fisici a diversi livelli,’ sia amatoriali che agonistici, è sopraggiunto solo a metà del ‘900.

Sport come stile di vita

Prendersi cura della propria forma fisica vuol dire dedicare almeno mezzora al giorno ad un’attività sana e divertente. Meglio ancora se praticata all’aria aperta, privilegiando il contatto diretto con l’ambiente naturale. Il che consente all’organismo di ossigenarsi e liberarsi dalle tensioni accumulate.

SAI come stimolare le endorfine in modo naturale?

Sovrappeso e sedentarietà, infatti, sono i pericoli principali di questa epoca ed occorre eradicarli dal quotidiano quotidiano.

Attraverso la pratica sportiva outdoor, inoltre, è possibile respirare aria pulita e sviluppare una coscienza ambientale più matura. Ecco perché fare sport nel verde conviene a tutti!

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Una questione di età

L’attività fisica varia con l’età. Non si può pretendere di eseguire gli  stessi sforzi e intensi e prolungati  dei ventenni quando si hanno 60 o 70 anni, anche se si è estremamente allenati.

Il corpo cambia nel corso della vita e reagisce in modo diverso. Dovete adattarvi. Comunque a tutti, in qualsiasi condizione fisica ed età, si consiglia un po’ di movimento quotidiano.

La stessa Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dà delle raccomandazioni sulla pratica sportiva per gruppi di età:

Dai 5 ai 17 anni, almeno 60 minuti al giorno di attività moderata o sostenuta che stimoli l’attività cardiaca del bambino e almeno 3 volte alla settimana un’attività che rafforzi il sistema muscolare e l’apparato scheletrico.

A partire dai 18 anni, si consigliano 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 minuti di attività sostenuta, e fino a 300 minuti alla settimana per aumentare i benefici sulla salute.

Va sempre consultato un medico prima di iniziare la pratica per escludere eventuali controindicazioni

Benefici 

I vantaggi del praticare sport sono tantissimi. Anche solo correre e camminare, ad esempio, sono attività poco costose che non necessitano di particolari attrezzature, a parte un buon paio di scarpe da ginnastica, eppure rappresentano uno degli sport più praticati e con maggiori benefici sul sistema osteo-articolare e per diminuire di peso.

Le attività sportive presentano numerosi vantaggi fisici, oltre che psicologici e sociali:

  • Aiuta il sistema cardio-circolatorio
  • Combatte il colesterolo
  • Aiuta a controllare il peso corporeo
  • Aiuta la riabilitazione , permette al paziente di ritrovare le proprie capacità fisiche o di svilupparne di nuoveludica istruttivo sociale competitiva, in relazione agli altri ma anche a se stessi

Come riscatto e come integrazione sociale

Forse non si pensa che lo sport possa essere una forma di riscatto sia sociale che fisico, perché può aiutare le persone, in particolare i giovani, che si trovano in difficoltà a causa della povertà, di una vita sregolata, della malavita, della
violenza, del doping farmacologico o psicologico a trovare la forza e l’autostima per uscire dalla triste situazione in cui sono.

Grazie alla pratica sportiva si nota una riduzione del consumo di alcol e tabacco, ed i vantaggi sono anche psicologici , con una diminuzione delle fasi depressive e autolesionistiche e sociali perché aumenta l’inclusione sociale.

Come antidepressivo

Correre, nuotare, andare in bicicletta… l’attività fisica, se regolare, riduce i sintomi delle persone depresse. Per molti, sarebbe anche il trattamento più efficace e sano.

Un allenamento, specie quello esterno, permette inoltre di fare il pieno di vitamina D che il nostro organismo sintetizza attraverso l’esposizione alla luce del sole. Si tratta di una vitamina essenziale per sviluppare le endorfine.

Il movimento aumenta la resistenza fisica, ma soprattutto rinforza l’autostima, specialmente se ci si prefigge degli obiettivi che poi vengono raggiunti.

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Come terapia

Le virtù più conosciute dello sport, soprattutto quello aerobico, sono legate alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ma la sua pratica costante lo rende un elemento essenziale anche della riabilitazione fisica e psicologica, perché permette di sviluppare nelle persone malate o disabili la fiducia in se stessi, spinge a sfruttare la propria intelligenza, aumenta lo spirito di competizione ed il cameratismo.

L’attività fisica ha numerosi benefici terapeutici perché permette al paziente di ritrovare le proprie capacità fisiche o di svilupparne di nuove. Inoltre, aiuta a mettere in relazione agli altri ma anche a se stessi

Di qui, nasce l’uso della pratica fisica e sportiva come parte del corso di cura negli ospedali.

Come medicina

I principali vantaggi derivano dalla prevenzione e cura del sovrappeso e dell’obesità nei bambini e negli adolescenti, ma si presta anche come medicina per i pazienti con diagnosi di cancro o di malattie croniche.

Infatti, il movimento e l’allenamento sono un grande stimolante per il cervello ed il corpo, perché migliorano l’equilibrio psicologico, la tolleranza ai trattamenti, l’efficacia delle terapie, rafforzano il sistema immunitario e riducono la sensazione di affaticamento.

La pratica sportiva è utilizzata con successo nella terapia dei pazienti affetti da morbo di Parkinson, per controllare gli  effetti del diabete, in chi è affetto da insufficienza respiratoria e malattie polmonari croniche.

Infine, il mantenimento di un buon livello di consumo energetico riduce il rischio di sviluppare il cancro del colon del 25% e aumenta del 50% l’aspettativa di vita di chi è affetto da cancro al seno e alla prostata.

Come lavoro

Il mondo dello sport sta diventando sempre più professionale. Oltre agli atleti e allenatori, questo settore necessita sempre più di profili qualificati di manager, specialisti delle vendite e del marketing.

Offre grandi prospettive di lavoro ed è un settore piuttosto dinamico. Di 350.000 professionisti in tutte le discipline, due terzi lavorano nel settore privato e nel volontariato, e un terzo nel settore pubblico.

Con 15 milioni di italiani che praticano un’attività fisica regolare, la presenza di oltre 250.000 associazioni sportive e 10.000 tra palestre, piscine e campi di calcio, il mondo dello sport può rivelarsi anche un business e un’opportunità di sbocco professionale.

Solo nella scuola secondaria ci sono oltre 30.000 insegnanti di educazione fisica, ma emergono sempre nuovi profili professionali, dal team manager di una squadra ad un esperto in riabilitazione sportiva per anziani, dal manager esperto in politiche pubbliche delle organizzazioni sportive.

Elenco delle professioni sportive

Ci sono tantissime professioni che possono essere svolte nel mondo dello sport:

  • Allenamento: istruttore sportivo, istruttore di fitness, allenatore, sportivo di alto livello, istruttore di vela, insegnante di educazione fisica, guida alpina, istruttore di sci, bagnino, istruttore subacqueo, istruttore, animatore, allenatore equestre, arbitro, fisioterapista sportivo, medico sportivo, nutrizionista sportivo, preparatore atletico…
  • Organizzazione e gestione: agente di sportivi professionisti, assessore alle politiche sportive, direttore sportivo di un a squadra, ispettore del comitato sportivo nazionale, organizzatore di eventi sportivi…
  • Vendite, comunicazione e marketing: product manager sportivo, responsabile marketing sportivo, responsabile delle sponsorizzazioni, responsabile dell’ospitalità, project manager di un evento sportivo, giornalista sportivo, professionista della comunicazione sportiva, avvocato sportivo, responsabile di un negozio di articoli sportivi, addetto alle vendite…

Come educazione

L’educazione sportiva dei giovani nasce in Inghilterra. L’idea di codificare i giochi piuttosto turbolenti e agitati degli studenti delle scuole superiori inglesi dell’epoca vittoriana si deve a Thomas Arnold, un educatore illuminato che riuscì a portare ordine e disciplina. Gli bastò codificare questi giochi (è impossibile giocare insieme o uno contro l’altro se non si rispettano le regole) e affidarsi ad alcuni leader per farle rispettare.

Lo sport inteso come una soluzione pedagogica ha sempre risposto ad una specifica preoccupazione educativa: disciplinare i giovani.

Senza una volontà impositiva di un’autorità superiore, ma con l’accettazione volontaria di regole comuni che dovrebbero andare oltre il campo di gioco ed essere applicate nella vita quotidiana. Questo permette di coltivare e canalizzare il dinamismo dei giovani e degli uomini e forgiarne il carattere, evidenziando qualità morali positive come lo spirito di iniziativa, la lealtà, la perseveranza, l’idea della lotta e di vittoria.

E questa era l’idea alla base dello sport anche per Pierre de Coubertin.

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Sport all’aria aperta

Muoversi in un ambiente dinamico e ‘vivo’ come il parco vicino casa, una pista ciclabile o un percorso extraurbano è stimolante anche da altri punti di vista. La corsa o la camminata all’aperto, infatti, consentono di misurarsi con gli elementi della natura e gli ostacoli del percorso.

Recenti studi dimostrano, inoltre, che un’ora di corsa all’aperto permette di bruciare il 30% di calorie in più di un’ora di corsa sul tapis roulant.

Oltre al running, la camminata, il trekking e il nordic walking, e perfino nuotare nell’acqua fredda per tonificarsi, l’outdoor fitness include tutta una serie di attività anaerobiche che si possono praticare in ogni stagione dell’anno. Quello che serve è una panchina, un sentiero con discese e salite e qualche semplice ‘strumento’ disponibile sul posto oppure una piscina all’aperto, ma vanno bene anche un laghetto e il mare.

Plank, burpees, camminata dell’orso, salti, inchworm, affondi, flessioni, nuotate di fondo o veloci, sono solo alcuni dei tanti esercizi che possono essere abbinati alla nostra routine sportiva preferita.

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Per alcuni, infine, il massimo del benessere è lo yoga all’aperto. Si tratta di una disciplina di per sé introspettiva e profonda che connette agli elementi e all’energia dell’Universo. Praticata in un ambiente naturale aperto e poco strutturato, si può analizzare in modo ancora più approfondito il legame con il proprio Io e con la terra.

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Sport: consigli pratici

Il primo passo per praticare sport è fare delle scelte consapevoli. Vien da sé che occorre prestare molta attenzione alle ricadute dirette e indirette che la nostra attività sportiva implicherà sul nostro corpo.

Non può prescindere, quindi, da una valutazione attenta dei nostri comportamenti, degli abiti che decidiamo di acquistare e perfino delle scelte alimentari che adotteremo.

Attenzione, dunque, a non utilizzare indumenti o attrezzature provenienti da cicli di lavorazione che sfruttano il lavoro minorile, che violano i diritti dei lavoratori o che siano pericolosi per l’ambiente.

Molti capi d’abbigliamento, ad esempio, sono prodotti con l’ausilio di sostanze chimiche e Pfc, come gli perfluorocarburi, sostanze particolarmente inquinanti e pericolose.

Anche il più piccolo e banale accorgimento può essere utile. Utilizzare borracce anziché bottigliette di plastica consente di ridurre gli sprechi e i rifiuti.

Mangiare frutta e verdura aiuta non solo a reintegrare i sali minerali persi durante l’attività sportiva, ma anche a rispettare i cicli naturali della terra, privilegiando sempre l’agricoltura biologica.

Sport e sostenibilità: il decalogo dell’eco-sportivo

Se fare sport all’aria aperta è il modo migliore per curare il nostro benessere, è anche vero che esistono regole da osservare per coniugare l’attività sportiva outdoor ai principi della sostenibilità. Vediamone alcune insieme. Ecco le principali.

Idratazione

Reidratare il nostro organismo durante e dopo una sessione di sport è fondamentale per massimizzare i benefici. Come detto è bene farlo con borracce portate da casa, riempite magari con l’acqua del rubinetto. Anziché comprare gli integratori, inoltre, possiamo realizzare facilmente un’ottima bibita isotonica aggiungendo del succo di limone e mezzo cucchiaino di sale iodato.

Alimentazione

Uno sportivo deve avere un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura, ma anche di proteine e carboidrati. Evitate le barrette energetiche e preferiamo un buon piatto di pasta. Oltre ad inquinare meno, è il modo più sano e genuino per curare la propria forma fisica. E se la sessione sportiva è stata particolarmente intensa, ricordiamo di assumere cibi caldi e liquidi, frutta di stagione e bevande poco zuccherate.

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Materiali e indumenti

Utilizzare materiale sportivo proveniente da prodotti riciclati sarebbe davvero il massimo.

E se non si suda e non si sporcano molto, i vestiti possono essere riutilizzati almeno un’altra volta. In ogni caso, è bene evitare cicli di lavaggio frequenti o a mezzo carico.

Bando alla pigrizia

Recenti studi confermano che la riduzione del numero delle persone che non praticano neanche un’attività motoria (1% della popolazione italiana) genererebbe un risparmio pari a 80 milioni di euro l’anno.

Un’attività fisica praticata regolarmente, inoltre, migliora l’efficienza energetica, riduce la possibilità di ammalarsi e minimizza l’utilizzo di energia per le attività e gli spostamenti quotidiani.

Salire le scale, andare al supermercato a piedi, scegliere la bicicletta anziché l’auto, passare il tempo libero fuori casa sono ottime abitudini per stare bene e dare una mano all’ambiente.

Nella sua accezione più ampia, dunque, lo sport può e deve promuovere uno stile di vita più sostenibile e sano. I sempre più frequenti disastri ecologici indotti dai cambiamenti climatici, l’inquinamento e i disturbi legati alla sedentarietà e a scelte alimentari scorrette, confermano che l’uomo è fonte di crisi ambientale.

Invertire questa tendenza è un dovere che spetta a tutti e che parte dalle più piccole scelte quotidiane.

Sport: elenco di tutte le discipline

È quasi impossibile non trovare l’attività che fa per voi tra tutte le possibili discipline esistenti.

Ci sono quelli con la racchetta (tennis, squash, badminton), quelli di squadra (calcio, pallamano, rugbyc), quelli da combattimento (boxe, scherma, lotta), e quelli con il motore (formula 1, rally, motocross). L’elenco è lungo.

Alcuni sono anche complementari, perché stimolano parti diverse del corpo, altri antagonisti.

Qui vi proponiamo un elenco su tutte le discipline sportive, siano esse olimpiche che non presenti nella manifestazione quadriennale. Alcune nuove, altre antichissime. Magari scoprirete la vostra proferita o quella a cui non avete mai pensato!

Altre informazioni

Leggi anche questi articoli sui benefici del movimento:

Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2020 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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