Spreco alimentare: alcuni supermercati provano a vendere a metà prezzo i prodotti in scadenza
La lotta allo spreco alimentare non conosce limiti e finalmente, anche in Italia, alcune catene di supermercati iniziano a prendere in seria considerazione il tema con apposite iniziative promo-commerciali. Per evitare che latticini, salumi, scatolame vario e formaggi in prossimità di scadenza vadano gettati già da anni le catene dei supermercati stranieri avevano allestito degli angoli dedicati ai prodotti in scadenza con sconti sul prezzo.
In Italia invece questa politica scontistica non veniva praticata perchè si temeva una cannibalizzazione sui prodotti a prezzo pieno. Oggi, complice la crisi, anche in Italia Coop, Auchan e Carrefour hanno cominciato a vendere a metà prezzo (o con forti ribassi) i prodotti alimentari invenduti più vicini alla data di scadenza.
Un vantaggio per i consumatori, per i supermercati e per l’ambiente, dunque, che però implica un’organizzazione molto complessa, sviluppata intorno a questa particolare categoria merceologica.
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I generi alimentari in questione, infatti, devono essere adeguatamente etichettati e segnalati, esposti in banchi dedicati e organizzati in base alle modalità di conservazione previste da ogni singolo prodotto. Un piccolo sforzo organizzativo che però potrebbe salvare dalla discarica notevoli quantità di cibo ancora buono e offrire ai consumatori finali una concreta opportunità di risparmio sulla spesa alimentare.
Nei supermercati Auchan, per esempio, i prodotti freschi vicini alla data di scadenza vengono posizionati in aree chiamate ‘self discount’, collocati in vasche frigorifero e scontati del 50% rispetto al prezzo iniziale. Qui si può trovare un po’ di tutto, compresi molti prodotti sfusi come cerali, dolciumi, pasta, riso, legumi, caffè e cibo congelato a prezzi davvero imbattibili visto che, in alcuni casi, lo sconto arriva al 60%.
Analogamente, Carrefour ha predisposto delle superfici dedicate all’interno dei propri supermercati dove vengono venduti a metà prezzo tutti i prodotti alimentari in scadenza entro 2/5 giorni. Anche se l’ampiezza dell’area cambia a seconda della tipologia del supermercato (Carrefour express, Carrefour market, ipermercati, ecc) una cartellonistica molto chiara segnala alla clientela le offerte in corso relative agli alimenti rimasti invenduti e in prossimità di scadenza.
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Più timido il tentativo dei supermercati Coop di evitare lo spreco alimentare con offerte promozionali dedicate. Solo in alcuni supermercati, a fine giornata, alcuni prodotti freschi del reparto gastronomia, macelleria, pasticceria e pescheria vengono proposti a prezzi ribassati del 30-50%.
In tutti i casi la risposta del pubblico è stata positiva fin da subito e ogni iniziativa è stata accolta dall’entusiasmo di consumatori allettati, visto il momento economico non proprio felice, di risparmiare un po’ di quattrini sulla spesa di tutti i giorni.
Sull’esempio delle già citate catene alimentari della grande distribuzione anche gli altri marchi – Esselunga, Lidl, Selex e Sma – stanno iniziando ad adottare politiche altrettanto virtuose che prevedono, oltre alla semplice scontistica, accordi con alcune associazioni di volontariato per il ritiro dei prodotti alimentari invenduti e iniziative solidali di vario genere.
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Ben venga, dunque, qualsiasi proposta se può servire ad evitare che tonnellate di buon cibo diventino spazzatura o mangime per gli animali.
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