Cosa c’è da sapere sulla talassoterapia, un insieme di trattamenti che sfruttano le potenzialità curative dell’acqua di mare
Rimedio naturale, utilizzato per la prima volta in Gran Bretagna, nel XIX secolo, è conosciuta sin dall’Antichità come un insieme di trattamenti che sfruttano il potere curativo del mare e dei suoi elementi. È la talassoterapia, utile a risolvere diverse patologie: dall’artrosi all’asma e dall’eczema alla tosse.
Sommario
Talassoterapia come funziona
È una forma di idroterapia che include trattamenti termici quali sauna e bagno turco, meccanici (come i massaggi con pietre calde e salgemma) e chimici (ad esempio, le piscine saline).
Sarebbe l’assimilazione dei sali e degli oligoelementi presenti nell’acqua di mare a favorire il ripristino dell’equilibrio naturale dell’organismo, che aumenterebbe la resistenza del sistema immunitario alle aggressioni esterne, con effetti stimolanti e rivitalizzanti.
Gli altri componenti, alghe verdi e rosse, argilla, sabbia e sale, attraverso le loro virtù, aiutano a veicolare e a migliorarne l’assorbimento.
I benefici sono più che altro dovuti alle modalità con cui questi vengono applicati ed allo stimolo che viene offerto a corpo e mente tramite frizioni, immersioni, applicazioni e nebulizzazioni.
I trattamenti includono:
- Docce o effusioni
- Immersioni
- Impacchi
- Bagni di vapore
- Bagni attivati (bagni con l’aggiunta di prodotti dell’ambiente marino)
- Spugnature tiepide o calde
- Applicazione di compresse
- Vasche
- Abluzioni
- Massaggi
- Pediluvi
- Fangoterapia
- Balneoterapia
- Climatoterapia (radiazioni solari e aerosol)
- Psammatoterapia (sabbiature)
Talassoterapia significato
La parola deriva dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento). Si tratta, infatti, di trattamenti in acqua di mare “fredda”, cioè tra i 20° ed i 27°. Quando la temperatura supera i 30°, si parla di balneoterapia.
Spesso associati all’uso di alghe marine, sia fresche che essiccate, sale, anidride carbonica,ozono e terre medicinali, aiutano a migliorare la circolazione sanguigna.
Sebbene la loro efficacia non sia confermata scientificamente, possono contrastare dolori articolari, disturbi dermatologici e quelli a carico delle vie aeree, come tosse e catarro.
Talassoterapia benefici
L’azione nutriente e rigenerante dell’acqua di mare e dei suoi elementi, apporta vantaggi anche alla cute del viso, ma anche a sinusite, asma, polmonite, influenza, crampi muscolari, colite nervosa e tubercolosi.
In combinazione tramite l’azione della luce (elioterapia o fototerapia), può essere utilizzata per contrastare dolori articolari, artrosi e rachitismo.
Non solo benessere fisico: la talassoterapia apporta effetti terapeutici anche alla mente, alleviando stati post-traumatici, stress, ansia e depressione.
Anche le sabbiature, col calore, sono ideali per dolori reumatici ed osteoarticolari, mentre con le alghe di Guam e i fanghi si hanno effetti benefici sulla circolazione sanguigna.
Talassoterapia estetica
Smagliature, pelle a buccia d’arancia, forfora: sono solo alcuni dei disturbi cutanei che bagni e impacchi in acqua di mare sono in grado di attenuare.
Oltre a rendere la pelle più elastica, riducendo il gonfiore, aiutano a drenare i liquidi e depurare dalle tossine; contrastano inoltre eczemi, psoriasi, dermatiti, eritemi e migliorano la circolazione.
Talassoterapia capelli
I benefici del clima marino si riflettono anche sul cuoio capelluto. Il sale aiuta infatti nell’eliminazione del sebo e nel contrastare la forfora. In aggiunta alla fangoterapia, è utile ad idratare i capelli e a donare loro volume.
Ideali per la cute infiammata, questi trattamenti sono utili a ridonare luce e vitalità a capelli spenti, sfibrati e che si spezzano, offrendo inoltre un’importante azione protettiva.
Chi ha inventato la talassoterapia
Nonostante fosse già conosciuta dagli antichi Egizi, dai Greci e dalle donne macedoni, che utilizzavano le docce fredde per prevenire le emorragie dopo la gravidanza, le sue origini si fanno risalire ad Ippocrate, il quale inaugurò l’idroterapia (vapori e compresse umide) e scoprì l’importanza della pelle come organo disintossicante.
I Romani divennero noti per consentire lo sviluppo e la diffusione di terme e stabilimenti balneari, dov’era possibile usufruire di irrigazioni, docce, bagni e assunzioni per bocca. Nel XI secolo nasce la fitoterapia, che verrà utilizzata in abbinamento, in tempi più recenti.
Fu il dott. Charles Russell a descrivere, nel XVIII secolo, le virtù curative dell’acqua di mare, praticando i primi trattamenti a Brighton, in Inghilterra.
Lo sviluppo dell’idroterapia moderna si fa dunque risalire al Settecento, e alla cura del tifo di Sigmund e Johann S. Hahn con l’acqua fredda. Theodor Hahn vi abbinava la dieta vegetariana, come Pitagora. Furono gli studi e le applicazioni di Vincent Priessnitz e Sebastian Kneipp (i famosi percorsi Kneipp) a costituire il balzo in avanti.
Nel XIX secolo, in Bretagna, nasce ufficialmente la talassoterapia, anche a seguito delle ricerche di Claude Bernard e di René Quinton.
Talassoterapia spa
Dove provarla? Presso spa, terme e centri benessere, localizzati presso località di mare o nei pressi. Lì è possibile godere di massaggi, impacchi, peeling e scrub che sfruttano l’effetto combinato di sole, iodio e acqua salata per drenare e purificare.
Lo smaltimento dei liquidi in eccesso, migliora la circolazione linfatica e sostiene il metabolismo, aiutando a combattere lacellulite. Come nel caso del bagno buillonant, un trattamento in vasca con un’emulsione d’aria in acqua di mare a 28°C, con l’aggiunta di alghe.
Per alleviare reumatismi, affezioni della cute ed agevolare il relax, non c’è niente di meglio delle piscine riscaldate a temperature differenti, concentrazione salina all’8% e vigoroso idromassaggio. Utili anche a migliorare la grana della pelle ed il micro-circolo.
I bagni di sabbia sfruttano l’azione della sabbia calda (che può raggiungere anche i 50°C), degli oligoelementi e dei sali marini che dall’acqua si depositano sui granuli. Vengono di regola effettuati all’aperto, in una spiaggia esposta al sole, dove vengono scavate apposite buche atte a potersi sdraiare.
Il corpo viene così ricoperto di sabbia, mentre la testa viene tenuta all’ombra. Hanno una durata di 15-20 minuti, e, gradualmente, anche di 40 circa. Sono particolarmente efficaci a trattare i postumi di forme traumatiche e i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, come i reumatismi cronici.
Una valida alternativa alla talassoterapia è la grotta di sale, che sfrutta le proprietà terapeutiche del sodio per migliorare le affezioni delle vie respiratorie.
Talassoterapia in Italia
È in Francia, in particolare in Bretagna, che si praticano la maggior parte dei trattamenti. Ma potrete trovare indirizzi utili in Marocco, Turchia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Tunisia.
In Italia, è in Liguria, Puglia, Toscana, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna che si trova il più elevato numero di strutture. Alcune cure sono convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale.
fa bene?
Talassoterapia in casa
Per goderne degli effetti benefici anche in casa, è sufficiente aggiungere del sale marino all’acqua tiepida (o calda) della vasca. Ma è possibile anche farne un impacco, da proteggere con un telo caldo per circa 20 minuti.
Otterrete una maschera purificante e rivitalizzante se unirete il sale grosso al miele; mentre per effetti rilassanti, aggiungetevi oli essenziali di agrumi.
Con la caffeina si ottiene un’ottima crema anticellulite; con l’alga verde contrasterete la ritenzione idrica. Associatelo all’aloe vera, con effetti tonificanti e calmanti o alla zucca, per riequilibrare e depurare.
Talassoterapia in gravidanza
L’uso dei trattamenti talassoterapici in gravidanza ed allattamento è da effettuarsi sotto controllo medico. Esistono centri che offrono, infatti, percorsi mirati e senza rischi.
Sono vietati, invece, a chi soffre di patologie del sistema nervoso e cardiovascolari, come epilessia ed ipertensione. A causa dell’alta concentrazione di iodio, anche ai pazienti affetti da disfunzioni della tiroide.
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Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2020 da Rossella Vignoli
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