La conservazione dell’ambiente e l’eco-turismo in Tasmania: un caso esemplare
La Tasmania ospita alcuni tra i paesaggi più fotografati dell’Australia. Quest’isola, che è uno dei sei Stati in cui è divisa amministrativamente l’Australia, sta diventando una importante meta di eco-turismo.
Circa il 37% del suo territorio classificato come riserva naturalistica, parco nazionale o area protetta.
La crescente importanza della Tasmania come meta di eco-turismo è dovuta anche all’estrema cura delle sue politiche di conservazione e gestione dell’ambiente, davvero esemplari.
Sommario
Alla scoperta delle 60 great walks of Tasmania
Per permettere di visitare in maniera agevole e col minimo impatto il meglio di questi luoghi da giardino dell’Eden, tra le altre cose il Tasmania Parks and Wildlife Service ha qualche anno fa strutturato una serie di itinerari a piedi di diversa lunghezza e complessità (60 great walks of Tasmania), in modo da venire incontro alle esigenze di ogni tipo di turista. Ciò non solo evita diversi inconvenienti al turista fai-da-te, ma aiuta anche a disciplinare l’afflusso di turisti, rendendo più efficiente il sistema di spostamenti e riducendo al minimo le emergenze (turisti che si infortunano, si smarriscono o che seguono comportamenti a rischio, per l’ambiente oltre che per loro stessi).
Questi sessanta itinerari permettono di ammirare tutti i principali punti di interesse dell’isola. Dalla Overland Track alla Bay of Fires, dal Monte Cradle ad altri luoghi che sicuramente avrete visto su qualche wallpaper.
Si tratta di passeggiate che durano dai 20 minuti a qualche ora di cammino. Ce ne sono di tutti i tipi, per camminatori esperti, ma anche per famiglie.
Ma la cosa che ci ha lasciati di stucco è stata vedere le policy di conservazione ambientale volte a tutelare il patrimonio naturalistico della Tasmania. Una serie di regole stringenti, ma anche di buon senso, a maggior ragione opportune in vista dei più ingenti flussi turistici che si prospettano a breve.
Eco-turismo e attenzione per l’ambiente, Tasmanian style
Facciamo un esempio. Provate a pensare alla classica passeggiata nei sentieri in collina o in montagna.
Vi immaginereste la sorpresa di trovare un disinfettante per le scarpe all’ingresso del sentiero? Si, proprio come quello per entrare in piscina… Probabilmente resterete allibiti, ma ci è capitato anche questo.
Ebbene, in Tasmania la cura del patrimonio naturalistico prevede questo e altro.
Oltre alla decontaminazione, diversi sentieri sono coperti da passerelle di legno su cui è obbligatorio camminare per non calpestare o contaminare la flora del luogo.
Come spiegato dalla chiarissima e ben posizionata segnaletica, i visitatori sono invitati a seguire scrupolosamente le indicazioni per rimuovere dalle suole delle scarpe qualsiasi potenziale contaminazione.
La cura dei dettagli: la segnaletica
Altro punto importante. Le segnalazioni sono sempre dettagliate, ma chiare e precise. Tutte le informazioni sui sentieri e le mappe sono aggiornate e facilmente comprensibili.
Il tutto è di una semplicità e di una chiarezza esemplare…
Anche i servizi (igienici, di ristoro, etc), sono dislocati strategicamente in corrispondenza di questi percorsi e manutenuti in maniera esemplare. Nei walker logbook si richiede ai visitatori di registrarsi e di scrivere il percorso che si ha intenzione di fare, apponendo la firma al rientro, in modo che le guardie vengano immediatamente ed automaticamente attivate in caso di problemi dell’escursionista.
Agli escursionisti viene ricordato di portare un equipaggiamento e di fare attenzione alle condizioni meteo.
Chiaramente, un contributo lo offrono anche i turisti stessi, comportandosi in modo civile e rispettoso dei delicati equilibri propri della biodiversità della Tasmania.
Le 60 great walks sono scaricabili come pdf. Per i più tecnologici esiste anche l’app.
Che dire?
Il MIBAC dovrebbe organizzare qualche stage retribuito in Australia per capire come valorizzare e promuovere luoghi di attrazione e fare sistema nel turismo….
Questo è il modo in cui si fa eco-turismo. Creando sviluppo, ma nel più rigoroso rispetto dell’ambiente.
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Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 da Rossella Vignoli
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