Tutto sull’albero di tasso o tasso comune
Noto anche come albero della morte, simboleggia paradossalmente anche l'eternità
Il tasso è una pianta ornamentale sempreverde facile da coltivare e dalla fama controversa. Da un lato è conosciuto come albero della morte per la sua forte tossicità, ma è anche una pianta della vita per le sue notevoli proprietà antitumorali. Scopriamo insieme qualcosa di più a proposito.
Sommario
Il tasso o albero della morte
Il tasso o taxus baccata è una pianta sempreverde molto longeva appartenente alla famiglia delle conifere ed è molto utilizzata a scopi ornamentali.
Questa pianta si presta benissimo alla creazione di siepi o come albero singolo perfetto per abbellire aiuole o ingressi grazie, soprattutto, alle svariate forme che può assumere. Il tasso è, infatti, una delle piante più utilizzate nell’arte topiaria, ovvero, in quella disciplina che prevede una potatura volta a ottenere delle forme particolari, una sorta di scultura con le piante.
Da secoli, il tasso a causa del suo elevato contenuto di tassina, una sostanza altamente tossica è, anche, conosciuto come albero della morte. In passato, veniva utilizzato per la creazione di veleni capaci di indurre un decesso improvviso per paralisi cardiaca o respiratoria.
Dagli anni ’90, invece, un’estratto di questa pianta viene utilizzato con successo in ambito chemioterapico per la cura di alcuni tipi di tumori.
L’aspetto del tasso
Il taxus baccata presenta un tronco rugoso e delle foglie aghiformi, molto simili a quelle dell’abete bianco, non pungenti perché tenere, di un colore verde brillante intenso. Non è un albero particolarmente alto e di rado arriva fino ai 15 metri. A volte si presenta anche come arbusto. Il tronco si ramifica a poca altezza dal suolo e la corteccia è di colore bruno-rossastro, come i rami più grossi. La chioma è di un verde cupo, espansa e a corona leggermente ovale.
Questa pianta sempreverde dall’indubbia valenza ornamentale presenta dei frutti costituiti da piccole bacche rosse e carnose che contengono un seme di colore scuro. Gli uccelli ne sono ghiotti e contribuiscono a disseminare il frutto lungo le loro vie migratorie.
Il suo legno è molto elastico: è considerato pregiato e particolarmente adatto per lavori di ebanisteria e di intaglio.
Dove cresce il tasso
Il tasso cresce spontaneamente in tutta Italia e nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
La Cryptomeria japonica o tasso giapponese o sugi
La Cryptomeria japonica o tasso giapponese o sugi è una varietà di tasso molto ornamentale che si caratterizza per una chioma piramidale a forma di candela. Le sue foglie aghiformi sono di colore verde chiaro ma in autunno e in inverno possono assumere le tonalità del bronzo, diventando particolarmente scenografiche.
In genere, questa pianta impiega molti anni per crescere e alcuni esemplari dopo decenni possono raggiungere, addirittura, i 20-25 metri di altezza.
La Cryptomeria japonica esiste, anche, in versione bonsai ed è molto ricercata.
Dove comprare il tasso giapponese
Il sugi è una pianta abbastanza rara, ma può essere acquistata nei garden più riforniti dove è possibile richiedere, anche, consigli circa la sua coltivazione.
Questa pianta nella versione bonsai o nana può essere acquistata nei negozi specializzati in questo tipo di colture.
La coltivazione del tasso
Il taxus baccata è pianta piuttosto facile da coltivare anche da chi non ha una grande esperienza nell’ambito del giardinaggio. Questa conifera, infatti, si adatta molto bene alle condizioni climatiche mediterranee e a diversi tipi di terreno.
La sua versatilità estetica, inoltre, è in grado di offrire grandi soddisfazioni a chi ama cimentarsi nell’arte topiaria.
L’unico neo di questa pianta è la lentezza della sua crescita, che però viene ampiamente ripagata dalla sua longevità.
Il terreno
Il tasso si adatta bene a qualunque tipo di terreno sebbene prediliga quelli calcarei ricchi di sostanze organiche.
L’esposizione al sole consigliata
Questa pianta sempreverde cresce rigogliosa in luoghi soleggiati e luminosi, non ha bisogno di essere bagnata spesso ma non sopporta l’esposizione a venti gelidi.
La riproduzione del tasso
La riproduzione può avvenire per talea a fine estate, tagliando dei germogli laterali lunghi almeno 10 centimetri e una parte del ramo portante.
Successivamente, tali talee devono essere piantate in una terra costituita da sabbia e torba in parti uguali.
La potatura del tasso
A differenza di altre piante, il taxus baccata può essere potato più volte durante l’anno senza subire danni.
In genere, è consigliabile potare le siepi nella prima metà di giugno dopo la crescita primaverile e poi in settembre al fine di prevenire eventuali antiestetici rami sporgenti durante l’inverno.
La potatura deve essere eseguita tagliando i rami principali per stimolare la crescita e non dovrebbe interessare al cima per non rallentare ulteriormente la crescita.
Le proprietà del tasso
Il tasso è una delle piante più velenose presenti sul territorio italiano. Tutte le sue parti eccetto la parte carnosa delle bacche contengono la tassina, una sostanza altamente tossica.
In caso di intossicazione accidentale, si possono presentare i seguenti sintomi con un’intensità più o meno grave a seconda della quantità di tassina ingerita:
- pressione bassa
- bradicardia
- ipotermia
- dolori colitici
- diarrea
- vomito
- dispnea
- polipnea
L’avvelenamento può condurre alla morte uomini e animali nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno.
Tasso, un sorprendente antitumorale
Da più di vent’anni, il tassolo, una molecola presente nella corteccia del tasso, viene ampiamente utilizzato nei protocolli internazionali di chemioterapia per combattere le forme tumorali che colpiscono polmoni, ovaie, mammella, cervello.
Il tasso, una pianta officinale?
Da secoli, il tasso a causa della sua spiccata velenosità è stato utilizzato per creare veleni e proprio per tale ragione, è una delle pochissime piante che non vengono utilizzate in ambito officinale per lenire o curare piccoli e grandi problemi di salute.
La fitoterapia e il tasso
In fitoterapia, il taxus baccata non viene utilizzato a causa dell’elevata concentrazione di tassina, un potente veleno, che caratterizza ogni sua parte ad eccezione dei frutti.
La tassina, come detto precedentemente, può condurre alla morte nel giro di pochi giorni.
L’omopatia e il tasso
Il taxus baccata, nonostante la sua velenosità, viene impiegato in modo sicuro in omeopatia per trattare vari disturbi dell’organismo.
Prima, comunque, di assumere qualunque rimedio omeopatico contenente o meno degli estratti di questa pianta, è necessario consultare il proprio medico di base o un medico o un farmacista esperti di omeopatia.
Simbologia del tasso
Un aspetto paradossale di questa pianta chiamata anche “albero della morte” è dato dal fatto che simboleggi anche l’eternità. Il perché di questo apparente controsenso viene bene spiegato da Mario Rigoni Stern nella sua opera più scientifica dedicata al mondo naturale, ma allo stesso tempo più poetica, “Arboreto salvatico”.
Sembra strano come a volte i contrapposti simboli convivano in un solo albero. Questo è il caso del tasso (Taxus baccata L.) che è contemporaneamente l’albero della morte e dell’eternità. Forse perché tra gli alberi è considerato tra i più longevi e le sue fronde contengono un veleno mortale.
Pensate che negli Appennini, più precisamente sul Monte Catria, dove sorge l’eremo di Fonte Avellana, c’è un tasso millenario con una circonferenza di quasi 5 metri e una altezza di 15!
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Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2021 da Rossella Vignoli
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Salve.
Ho due tassi di circa sessant’anni forse di più. Ma solo uno fa le bacche; l’altro fa nuvole di polline. Mi chiedevo se erano “maschio” e “femmina”; o solo uno a la stimolazione di fare bacche?
Grazie
Manca la durata della vita del tasso. Nonostante tutto questo sito è davvero utile.Lo consiglierò a mio nonno perchè gli piace tanto la natura, gli animali e le piante.
Paride Di Diego.
Ciao.
Buona Giornata
Grazie, in effetti è una pianta molto longeva, con esemplari che possono vivere anche centinaia di anni