Terre de Femmes 2020: candidature aperte per il Premio della Fondazione Yves Rocher che celebra le donne green
Da 19 anni il Premio 'Terre de Femmes' della fondazione Yves Rocher è dedicato a tutte le donne impegnate a cambiare il mondo per garantire un futuro sostenibile ed ecologico
Celebrare la forza delle donne di tutto il mondo che quotidianamente sono impegnate per garantire un futuro migliore al nostro Pianeta. Questo l’impegno che, anche quest’anno, il noto marchio francese della cosmesi vegetale sostiene con la Fondazione Yves Rocher nel progetto ‘Terre de Femmes’.
Sommario
- Premio ‘Terre de Femmes’
- Premio Internazionale ‘Terre de Femmes’
- Le vincitrici dell’edizione 2019-2020
- Le vincitrici dell’edizione 2018-2019
- La comunità di Terre de femmes: vera solidarietà femminile
- Terre de Femmes: i grandi temi affrontati dal Premio
- Fondazione Yves Rocher: un impegno costante e su più fronti
Da quasi vent’anni il concorso rende onore alle donne che lavorano per la salvaguardia della biodiversità e si battono a favore della sostenibilità ambientale.
Con l’edizione 2020-2021 del Premio ‘Terre de Femmes’, la Fondazione Yves Rocher ribadisce ed esalta il ruolo fondamentale che la donna ricopre per la costruzione di un futuro più sostenibile ed ecologico.
Terre de Femmes è un premio internazionale dedicato a quelle che a Yves Rocher piace definire ‘le guardiane dell’ambiente’: donne schierate ogni giorno in prima linea per difendere la biodiversità, i territori in cui operano e le comunità a cui appartengono.
Il bando di partecipazione al concorso scade il 15 settembre 2020.
Il brand francese di cosmesi vegetale, riconosciuto per qualità e innovazione, si impegna in maniera concreta per tutelare l’ambiente e il suo equilibrio, messo sempre più a dura prova dai mutamenti climatici.
Premio ‘Terre de Femmes’
Nato nel 2001 e lanciato in Italia nel 2016, il Premio ‘Terre de Femmes’ vuole premiare quelle donne che, con il loro lavoro, incarnano i valori propri di Yves Rocher. Quei principi che il prestigioso marchio applica, da oltre 60 anni, alla ricerca nel campo della cosmesi naturale.
Parliamo di sostenibilità, rispetto per l’ambiente e sviluppo solidale.
Quest’anno il premio celebra la sua quinta edizione italiana, ma esiste da ben 19 anni. Prima in Francia poi in varie edizioni internazionali, ‘Terre de Femmes’ ha premiato più di 450 donne di 11 Paesi del Mondo, ed ha consentito la realizzazione di numerosi progetti in 50 Paesi con un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro!
Premio Terre de Femmes: modalità di partecipazione
All’edizione italiana possono partecipare tutte le donne di nazionalità italiana e di maggiore età, tra coloro che ogni giorno lavorano per un progetto a favore della salvaguardia dell’ambiente e delle comunità.
A dimostrazione del fatto che la Fondazione Yves Rocher ha a cuore le donne, nel 2020 è stata offerta la possibilità di candidarsi nuovamente anche alle precedenti vincitrici. Ciò per mostrare supporto e sensibilità durante questo difficile e particolare anno.
Partecipare a ‘Terre de Femmes’ è facile. Basta seguire questi semplici passaggi:
- collegarsi alla pagina dedicata sul sito di Yves Rocher
- scaricare il regolamento per verificare di possedere tutti i requisiti
- compilare l’apposito dossier in ogni sua parte
- inviarlo a terredefemmes.italia@fondationyvesrocher.org
Una giuria di esperti esaminerà attentamente tutti i dossier inviati e selezionerà i 3 progetti migliori che saranno premiati a dicembre nel corso della Cerimonia Nazionale in programma a Milano.
Le iscrizioni sono ancora aperte, ma non perdete tempo, potete inviare la vostra candidatura entro e non oltre il 15 settembre 2020. La partecipazione al bando è totalmente gratuita.
Terre de Femmes: i premi
Alle prime 3 classificate verranno assegnati i 3 premi istituiti dalla Fondazione Yves Rocher:
- 10 mila euro per la prima classificata
- 5 mila euro per la seconda classificata
- 3 mila euro per la terza classificata
La prossima primavera la vincitrice dell’edizione italiana del concorso volerà a Parigi dove, insieme a tutte le altre trionfatrici delle edizioni nazionali, parteciperà alla Cerimonia Internazionale del ‘Gran Premio Terre de Femmes’, che assegnerà un ulteriore premio di 10 mila euro al progetto che una giuria internazionale riterrà più meritevole.
E non è ancora finita! Durante il Gran Premio Terre de Femmes, verrà assegnato un ulteriore premio, una Menzione speciale della giuria del valore di 2.500 euro.
Premio Internazionale ‘Terre de Femmes’
Dallo scorso anno, accanto alle varie edizioni nazionali, la Fondazione Yves Rocher ha voluto creare anche un Premio interazionale ‘Terre de Femmes’, rivolto a progetti inerenti ad una specifica tematica stabilita di anno in anno.
Quest’anno è ‘I semi: guardiani del nostro patrimonio nutritivo e di biodiversità’ ed è dedicato a tutti quei progetti che vogliono promuovere l’importanza della coltivazione dei semi e della loro riproduzione, per preservare il patrimonio alimentare e la biodiversità del Pianeta.
Le vincitrici dell’edizione 2019-2020
Per l’Italia, la trionfatrice della scorsa edizione nazionale del premio ‘Terre de Femmes’ è stata Martina Panisi con il progetto ‘Forest giants’.
Martina è stata premiata per il suo impegno nel progetto a tutela della lumaca gigante di Sao Tomè, il buzio d’Obô, specie endemica da sempre usata dai locali per farne medicinali, che è a rischio di estinzione.
La storia di questa lumaca gigante ci ricorda che la difesa di tutti gli esseri viventi, anche di quelli che possono sembrare ‘più insignificanti’, è fondamentale per preservare la nostra biodiversità.
Il progetto ‘Forest Giants’ promuove infatti la protezione della biodiversità nativa e si fonda sul contributo fondamentale che ogni individuo può dare.
Durante il suo primo viaggio di ricerca, Martina aveva infatti da subito intuito che la chiave di volta del problema fosse la sensibilizzazione delle persone locali, coinvolgendole in una collaborazione comune.
Il secondo premio è andato ad Emanuela Saporito, architetto torinese che ha presentato il progetto ‘Orti alti’. Il suo scopo è quello di proporre modelli urbani alternativi, facendo spazio anche alla produzione del cibo, basato sui principi della sostenibilità. ‘Orti alti’ è appunto un dispositivo urbano che intende agire su questo contesto a partire dai tetti piani degli edifici, degli spazi urbani costruiti, ma abbandonati o sottoutilizzati, come ad esempio i parcheggi dismessi.
Medaglia di bronzo a Marina Massaro con il suo ‘RecuperArti’, un centro di riuso creativo dove materiali di recupero, scarti e cascami della produzione aziendale del territorio vengono raccolti, selezionati e immagazzinati per innescare un nuovo processo basato sul ricicIo creativo e sostenibile.
Le vincitrici dell’edizione 2018-2019
Vogliamo anche ricordare le vincitrici dell’edizione ‘Terre de Femmes 2018’.
Al primo posto è arrivata Debora Rizzetto con il suo progetto ‘L’ape: la sentinella del termometro e dell’ambiente’ a tutela degli alveari. Il suo lavoro ci ricorda l’importanza dell’ape per la biodiversità e per la salute pubblica.
Lo stesso anno Giulia Detomati si è conquistata il secondo posto con l’iniziativa ‘B Corp School’, un piano per facilitare la formazione dei changemaker nelle scuole superiori italiane.
Terza classificata Chiara delle Donne, che si è candidata presentando ‘Orto2 – OrtoQuadrato’, un progetto di agricoltura sociale in contesti di riqualificazione.
La comunità di Terre de femmes: vera solidarietà femminile
Le donne premiate in questi anni per i loro straordinari progetti sono la dimostrazione che è possibile creare una comunità che, giorno dopo giorno, lavora per cambiare concretamente il mondo. Tenendo sempre ben presente il legame essenziale che ci unisce alla Natura.
Unite dagli stessi ideali e dall’obiettivo comune di voler cambiare il mondo, le donne di Terre de Femmes condividono esperienze e si danno conforto e motivazione a vicenda.
Terre de Femmes: i grandi temi affrontati dal Premio
A quasi vent’anni dall’istituzione del premio, è possibile stilare un elenco di quelli che sono i temi e i principali raggi d’azione maggiormente coinvolti nel lavoro e nei progetti delle partecipanti al concorso Terre de Femmes.
- Gestione dell’acqua
- Lotta allo spreco alimentare
- Preservazione della biodiversità animale
- Riforestazione
- Educazione e sensibilizzazione ambientale
- Pedagogia ambientale
- Giardini e agricoltura urbana
- Verde nelle città
- Pulizia dei rifiuti nella natura
- Agro-ecologia
- Riciclo della plastica
- Valorizzazione dei bio-rifiuti
- Bio-costruzioni
- Rigenerazione dei terreni
- Preservazione della biodiversità vegetale
- Zero sprechi
- Turismo ecologico e Inclusione sociale
Fondazione Yves Rocher: un impegno costante e su più fronti
Oltre al premio Terre de Femmes, la Fondazione Yves Rocher organizza anche il Festival delle Fotografia a La Gacilly, per premiare le immagini di maggio impatto che riescono a denunciare lo squilibrato rapporto che ormai unisce la nostra società all’ambiente, sempre più degradato e deteriorato dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento.
Jacques Rocher ha anche intrapreso il programma ‘Plant for the Planet’ per cercare di contrastare la massiccia deforestazione, che è presente purtroppo ovunque nel mondo.
Il suo piano di riforestazione, attivo dal 2007 in diverse parti del Mondo, è molto ambizioso: piantare 100 milioni di alberi entro il 2020. Il successo dell’iniziativa è quasi raggiunto!
Il fondatore del brand Yves Rocher ha inoltre attuato il programma Plants & Biodiversity. Al fine di difendere il minacciato mondo della biodiversità, l’impegno della fondazione si traduce in sponsorizzazioni per supportare coloro che direttamente sul campo si impegnano quotidianamente: botanici, ricercatori, scienziati.
Possiamo quindi dire che Yves Rocher sia animata da una vocazione naturale per preservare la bellezza della natura e dei suoi ecosistemi.
E per gettare le basi di un futuro migliore e riuscire nel suo intento fa leva sulle donne e sulla loro forza, quella forza che rappresenta un’opportunità per la nostra società.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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