Tigna del cane: sintomi, diagnosi, trattamento e prevenzione
Patologia dermatologica molto contagiosa provocata da un fungo che può colpire anche l'uomo
La tigna del cane, nota anche come dermatofitosi o micosi, è una malattia dermatologica provocata da un fungo che aggredisce, pelle, pelo e unghie dei cani. Molto comune nei cani debilitati o che vivono in condizioni poco favorevoli, si tratta di una zoonosi altamente contagiosa che può colpire anche l’uomo.
Vediamo dunque come riconoscerla e come trattarla.
Sommario
Che cos’è la tigna del cane
La tigna del cane (dermatofitosi) è una patologia dermatologica che colpisce la pelle e il pelo del cane. Talvolta colpisce anche le unghie e gli artigli dell’animale. I funghi che provocano la tigna sono il Microsporum canis, il Microsporum gypseum e il Trichophyton mentagrophytes.
Questa malattia è provocata da un fungo filamentoso che sfrutta come fonte di energia la cheratina che si trova sulla cute del cane. Il fungo invade il bulbo pilifero e da qui ricava l’energia necessaria per proliferare.
La tigna del cane è una malattia molto contagiosa, che può attaccare anche l’uomo. In genere è una patologia che si manifesta nei cani più debilitati e che vivono in condizioni igieniche malsane.
Può manifestarsi tutto l’anno, ma con maggior frequenza durante l’estate e l’autunno, quando il clima è caldo-umido.
Contagio della tigna del cane
La tigna è altamente contagiosa. Il contagio della tigna del cane può avvenire tramite contatto diretto con un soggetto infetto o per contatto indiretto, attraverso quindi oggetti o ambiente su cui sono state depositate delle spore (es. coperte, cucce, trasportini, guinzagli, tappeti…).
Una volta avvenuto il contatto, la spora fungina si attiva dopo circa 6 ore.
Fattori predisponenti
In ogni caso, è bene precisare che i funghi sono in grado di provocare la patologia in presenza di fattori predisponenti, quali:
- sistema immunitario debilitato o non ancora funzionante al 100%
- trattamento a base di farmaci immunosoppressivi
- lesioni cutanee
- patologie debilitanti o immunodepressive in corso
- convivenza del cane con altri animali
- alterazione del naturale sebo sulla pelle a causa di lavaggi troppo frequenti
- temperatura e umidità troppo elevati nell’ambiente
- condizioni di vita malsane
Razze predisposte
Inoltre, ci sono alcune razze di cane più sensibili alla presenza dei dermatofiti. Nello specifico.
Quali sono i sintomi della tigna del cane
La tigna del cane colpisce l’epidermide e il follicolo pilifero provocando una reazione di tipo infiammatorio. Le spore fungine producono un filamento germinativo. Da questuo, si genera un’ifa, che prima invade l’epidermide e poi il pelo, proprio nella zona in cui spunta dalla cute. . Successivamente, le ife si ramificano e proliferano, andando ad invadere il pelo alla radice. Il fusto pilifero si indebolisce. Si spezza e poi cade.
I sintomi, che cominciano a comparire tra i 15 e i 28 giorni dopo il contagio, sono:
- aree alopeciche, con chiazze tonde – singole o multiple – che tendono ad allargarsi
- cute senza pelo e arrossata
- prurito di grado variabile (a volte è assente)
- onicomicosi
- forfora
- croste
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Diagnosi
Il veterinario comincia con una prima visita generale delle lesioni. Dopodiché, per poter confermare la diagnosi in maniera certa, può proseguire con altri tre esami.
- Lampada di Wood. Attraverso la sua luce a raggi ultravioletti, i dermatofiti presenti sul pelo e sulla pelle del cane risultano visibili per via della colorazione giallo-verdastra fluorescente che assumono
- Esame microscopico del pelo, prelevandone un campione nelle aree periferiche delle lesioni
- Esame colturale prelevando un pezzetto di tessuto cutaneo o dei peli periferici alle lesioni
Terapia per la cura della tigna del cane
A seconda dei livelli di gravità, la tigna del cane può essere trattata nei seguenti modi.
- Trattamento topico, con farmaci da applicare localmente, bagni a base di zolfo calcico, shampoo miconazolo e risciacqui di enilconazolo
- Nei casi più gravi, il trattamento topico può essere integrato con farmaci antifungini orali, ad esempio a base di itraconazolo, terbinafina e fluconazolo
Inoltre, può essere utile rasare il cane.
Ed è altresì necessario:
- tenerlo separato da altri animali
- disinfettare ed igienizzare gli ambienti frequentati dal cane e tutti gli oggetti che il cane utilizza abitualmente (coperte, giochi…) per evitare la diffusione dell’infezione
Il trattamento prescritto dal veterinario va continuato per vari mesi senza interruzione, fino a quando i test di controllo non dimostrano che non vi è più presenza di funghi sulla pelle o sul pelo del cane.
Rimedi naturali per la tigna del cane
Essiton anche vari rimedi naturali per alleviare i disturbi causati dalla tigna canina e debellare il problema.
- Gel estratto dall’aloe vera: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antimicotiche, riduce lo stato infiammatorio e rallenta la diffusione dell’infezione
- Aceto di sidro di mele: diluito in pari quantità con acqua, è un fungicida naturale
- Olio di cocco: ha proprietà antibatteriche e antimicotiche
- Olio dell’albero del tè: miscelato con l’olio di cocco, può essere applicato fino a 2 volte al giorno
- Tea tree, miscelato all’olio di cocco
In ogni caso, prima di procedere col fai da te, è sempre bene consultare il proprio veterinario di fiducia che saprà consigliarvi al meglio.
La tigna del cane è contagiosa per l’uomo
Purtroppo, la tigna dei cani è un’infezione zoonotica, e quindi può essere contagiosa anche a noi uomini.
Negli uomini, la tigna si manifesta con lesioni di tipo squamoso ed eritematoso che provocano prurito, croste, fino alla perdita dei capelli.
La prevenzione consiste nel trattare tempestivamente gli animali colpiti, e adottare buone pratiche igienico-sanitarie.
Consigli per prevenire la tigna del cane
Vediamo ora alcuni accorgimento da adottare per prevenire la tigna del cane.
Se il cane è malato:
- sottoporlo al trattamento prescritto dal veterinario fino alla completa guarigione
- mantenerlo isolato per prevenire il contagio ad altri animali o persone
- disinfettare gli ambienti dove vive il cane e gli oggetti che utilizza abitualmente con una soluzione a base di acqua e candeggina, in proporzioni di 10:1
- mentre si maneggia il cane infetto, indossare sempre dei guanti monouso
- dopo aver maneggiato il cane infetto, lavarsi per bene le mani ed anche gli indumenti
Per prevenire il contagio:
- evitare qualsiasi contatto con animali malati
- tenere sempre ben puliti e igienizzati gli ambienti e i tessuti per tenere lontani germi e batteri
- mantenere il cane in un buono stato di salute generale, offrendogli un ambiente pulito e confortevole dove e vivere e somministrandogli regolarmente una dieta sana, equilibrata e adatta a lui
- mantenere il sistema immunitario del cane in buono stato
- evitare qualsiasi forma di stress: nei cani, così come negli uomini, lo stress è uno dei principali nemici della nostra salute perché indebolisce sia il fisico che la mente, rendendoci così molto vulnerabili a infezioni e malattie
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Ultimo aggiornamento il 24 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli
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