Quali sono le tisane lassative più efficaci
Come e quando assumerle e le piante più indicate per prepararle
Le tisane lassative sono una valida alternativa dolce e naturale per affrontare la stitichezza occasionale. La stitichezza è un disturbo comune in qualsiasi età, che può presentarsi in particolari momenti della vita, ad esempio durante un viaggio in cui si cambiano ritmi di vita e alimentazione o quando si sta vivendo un periodo di forte stress. Per questo, per la stitichezza occasionale non sempre è necessario ricorrere a farmaci lassativi. Spesso, per risolvere il problema è sufficiente cambiare alcune abitudini, soprattutto in termini di alimentazione e di attività fisica. Se ciò però non dovesse bastare, è possibile ricorrere anche alle tisane lassative, un’alternativa “dolce” ma efficace per stimolare la funzionalità intestinale temporaneamente rallentata.
Si possono acquistare sotto forma di miscele già pronte (sfuse o in pratiche bustine) oppure è possibile optare per tisane fai da te, da realizzare con parti sminuzzate di singole piante.
Sommario
Cosa sono le tisane lassative
Sono delicati rimedi naturali utili per risolvere gli stati di stitichezza occasionale e per aiutare a mantenere la corretta funzionalità dell’intestino, stimolando la peristalsi e favorendo l’evacuazione.
Quali sono le tisane lassative
In fitoterapia, alcune piante sono rinomate per la loro azione lassativa. Scopriamo di quali si tratta.
- Senna: aumenta il volume delle feci e promuove l’evacuazione
- Cascara: stimola peristalsi dell’intestino facilitando l’evacuazione
- Frangola: stimola la peristalsi intestinale e favorisce un maggior assorbimento di acqua da parte del colon.
- Rabarbaro: a base dosi supporta la funzione digestiva, in dosi aumentate funge da lassativo
- Tarassaco: svolge un’azione più “delicata”rispetto alle erbe prima citate e depura anche l’organismo
- Frassino: favorisce la regolarità intestinale e la normale consistenza delle feci
- Aloe: oltre a favorire la regolarità intestinale, svolge anche azione lenitiva ed emolliente sull’apparato digerente
Associate a queste erbe, che sono prettamente lassative, è possibile aggiungerne altre che, oltre al transito delle feci, favoriscono anche l’eliminazione dei gas intestinali.
Utili in tal senso sono:
Ed anche melissa, altea e cumino.
A cosa servono le tisane lassative
Se nonostante una corretta condotta di vita caratterizzata da sana alimentazione ricca di fibre e regolare movimento fisico, si va incontro ad episodi di stitichezza occasionale, piuttosto che ricorrere a lassativi di tipo medicinale, è meglio optare per i lassativi naturali, come appunto le tisane a base di erbe.
In base alle erbe da cui sono composte, le tisane lassative possono svolgere attività:
- stimolante sulla mucosa e sulla muscolatura intestinali
- digestiva
- stimolante il transito intestinale
- antinfiammatoria
- antigonfiore
- stimolante la digestione
- lenitiva ed emolliente
A ciò vanno poi aggiunti effetti di tipo neuropsichico. Essendo infatti un liquido aromatico caldo, da sorseggiare con calma, queste tisane svolgono un immediato effetto rilassante e contribuiscono a scacciare lo stress, che spesso è una delle cause della stitichezza.
Tisane lassative fai da te
In commercio, in farmacia, erboristeria, e ormai anche nei supermercati più grandi e forniti, è possibile trovare tisane lassative già pronte sotto forma di comode e pratiche bustine da mettere in immersione in acqua calda.
In alternativa, è possibile preparare le tisane fai da te utilizzando le erbe sfuse in modo da scegliere le erbe che meglio possono rispondere alle esigenze e problematiche del singolo.
Vediamo qui di seguito alcune ricette di tisane lassative fai da te.
Tisana lassativa con rabarbaro, menta e finocchio
Servono:
- 300 ml di acqua
- 15gr di radice di rabarbaro
- 10 gr di foglie di menta
- 15 gr di radice di finocchio
- 10 gr di foglie di malva
Unire insieme tutte le erbe secche. Far bollire l’acqua ed aggiungervi 1 cucchiaio del composto. Far riposare 5 minuti, filtrare e bere.
Tisana lassativa alla senna
Ingredienti:
- 300 ml di acqua calda
- 4 gr di foglie di senna
- 5 foglioline di menta
- 5 semi di cumino
Mettere a macerare tutti gli ingredienti nell’acqua calda per 1 ora e poi, trascorso questo tempo, filtrare e assumere la tisana.
Tisana lassativa alla malva e melissa
Occorrente:
- 300 ml di acqua calda
- 20 gr di malva
- 20 gr di melissa
- 15 gr di coriandolo
Far bollire l’acqua e poi mettervi in infusione tutti gli ingredienti descritti per 7-8 minuti. Filtrare il liquido ottenuto e bere fino a 3 tazze al giorno dopo i pasti.
Tisana con frangola e finocchio
Ingredienti:
- 300 ml di acqua
- mezzo cucchiaino di frangola
- mezzo cucchiaino di liquirizia
- 1 cucchiaino di camomilla
- 1 cucchiaino di malva
- Un pizzico di semi di finocchio
- Qualche seme di anice
Versare tutti gli ingredienti nell’acqua e portare a bollore. Far riposare per una decina di minuti. Quindi filtrare e bere.
Tisana lassativa con semi di lino e finocchio
Ingredienti:
- 300 ml di acqua
- 25 gr di semi di lino
- 20 gr di finocchio
- 5 gr di liquirizia
Mettere i vari gli ingredienti nell’acqua e portare a bollore. Far riposare fino a quando l’acqua non si sarà completamente raffreddata. Filtrare e berne 2 tazze al giorno.
Tisana a base di semi di psillio, carciofo e tarassaco
Ingredienti:
- 250 ml di acqua
- 25 gr di semi di psillio
- 20 gr di foglie di carciofo
- 15 gr di foglie di menta
- 5 gr di tarassaco
Mescolare tutti gli ingredienti e, nel frattempo, mettere l’acqua a bollire. Giunta a bollore, spegnere il fuoco e versarvi 1 cucchiaio di tisana. Lasciare in infusione fino al completo raffreddamento dell’acqua, quindi filtrare. Berne 2 tazze al giorno, oltre ad almeno 1 litro d’acqua che aiuta ad attivare le proprietà della tisana.
Come si assumono le tisane lassative
Indicativamente, le tisane lassative hanno funzione tra le 6 e le 12 ore dopo l’assunzione. Per questo motivo, l’ideale è assumerle la sera, prima di andare a dormire, sia per evitare fastidi come dolori e gonfiore, sia per avere un effetto la mattina appena svegli.
In generale, poi, le tisane lassative vanno assunte in maniera graduale, cominciando con 1 tazza al giorno. Inoltre, per favorire il loro effetto, è bene associarle a buone abitudini come:
- seguire una dieta sana
- bere la mattina, appena svegli, un bicchiere di acqua tiepida
- a colazione mangiare un kiwi maturo
Il periodo massimo di assunzione di questo tipo di tisane è di una settimana. Non appena si avverte una reazione eccessiva da parte dell’organismo, è bene smettere per evitare che le tisane irritino troppo le mucose intestinali e vadano a provocare crampi, gonfiore e diarrea acquosa, con al conseguente espulsione di nutrienti importanti.
Tisane lassative in gravidanza
La stitichezza è un disturbo piuttosto diffuso in gravidanza, causato dalla combinazione di più fattori quali: variazioni ormonali, cambiamenti nello stile di vita, sia dal punto di vista alimentare che dell’attività fisica, oltre all’ingombro del feto nell’addome, che crea disagio soprattutto durante gli ultimi 3 mesi di gestazione.
Per prevenire e contrastare la stitichezza in gravidanza, è opportuno:
- seguire una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali
- bere a sufficienza (l’ideale sarebbe 2,5 litri di acqua al giorno)
- mantenere un buon livello di attività fisica di media intensità (nuoto, camminate, ginnastica “dolce”…)
Qualora queste buone pratiche non dovessero essere sufficienti, anche in gravidanza, è possibile assumere, occasionalmente, una tisana lassativa. Tuttavia, è di fondamentale importanza scegliere il tipo di tisana, facendosi consigliare dal ginecologo o dal proprio medico curante. Vanno infatti evitate tutti quegli infusi che contengono principi attivi vegetali più “aggressivi” e che provocano gonfiore e diarrea.
Evitare quindi le tisane lassative a base di senna, rabarbaro, frangola e cascara. Bandita anche la liquirizia perché fa alzare la pressione.
Preferire invece le tisane base di malva, camomilla, tiglio, melissa, frassino e finocchio.
Ecco qualche ricetta indicata in gravidanza.
Tisana alla malva
La malva è nota per le sue proprietà lenitive, emollienti e disinfiammatorie, soprattutto a livello intestinale. Le mucillagini, presenti in fiori, foglie e radici, richiamano acqua e vanno ad aumentare il volume delle feci, facilitandone l’espulsione.
Per preparare la tisana di malva, basta lasciare in infusione 1 cucchiaino di malva secca in una tazza d’acqua bollente per 20 minuti circa. Filtrare e bere tiepida lontano dai pasti (max 1 litro al giorno), eventualmente addolcita con 1 cucchiaino di miele.
Tisana ai semi di lino
In caso di stitichezza in gravidanza, sono utilissimi e consentiti anche i semi di lino, anch’essi ricchi di mucillagini. In questo caso, la preparazione è un po’ più lunga rispetto alla tisana di malva in quanto i semi di lino hanno bisogno di tempi d’ammollo maggiori.
Ecco come procedere. Mettere 3 cucchiai di semi in 1 litro di acqua a temperatura ambiente e far macerare per una intera notte. L’indomani mattina, filtrare il tutto e bere un bicchiere del macerato ottenuto senza l’aggiunta di dolcificanti.
Assumerne al massimo 2-3 dosi al giorni.
Si suggerisce l’assunzione di questo macerato se la tisana alla malva non fa effetto dopo 2-3 giorni di assunzione.
Le tisane lassative fanno dimagrire
Si sconsiglia fortemente l’assunzione di tisane lassative, e prodotti dimagranti che le contengono, per perdere peso. E’ ovvio che favorire l’evacuazione faccia perdere peso, ma non è di certo questo il sistema per dimagrire in maniera sana e duratura.
Le tisane lassative fanno male
A lungo andare, come qualsiasi tipo di lassativo, anche le tisane lassative possono portare all’assuefazione. Pertanto è bene ricorrere al loro uso solo in casi eccezionali, e cercare di mantenere una certa regolarità intestinale seguendo una sana alimentazione, ricca di fibre, frutta e verdure fresche, e praticando regolare attività fisica quotidianamente.
Inoltre, un uso eccessivo di questo tipo di tisane, può portare infiammazioni ed irritazioni dell’apparato digestivo, specie nei soggetti che soffrono di diverticoli.
Ed ancora, fare molta attenzione agli ingredienti che compongono queste tisane evitando quelle in cui sono presenti erbe, piante, frutti o spezie a cui si è allergici. In tal caso, infatti, si può andare incontro a reazioni allergiche con:
- rash cutanei
- edema al volto
- pomfi pruriginosi
- prurito agli occhi
- gonfiore e/o formicolii a labbra e mucose della gola e della bocca
- nausea
- mal di testa
- vertigini
Sconsigliato l’uso in gravidanza.
Approfondimenti tematici
Vi suggeriamo infine anche le nostre guide relative ad altre patologie comuni dell’apparato digerente con i consigli su come prevenirle in modo naturale:
- Lassativi naturali
- Bacillus cereus
- Clostridium perfringens
- Listeria negli alimenti
- Giardia nell’uomo
- Diarrea del viaggiatore
- Shigella
- Campylobacter
In tema tisane, leggi anche:
- Tisane rilassanti per dormire: le dieci migliori piante
- Come preparare una tisana perfetta
- Tisane naturali fai da te anticellulite: come trattare la cellulite con un decotto naturale
- Karkadé: proprietà e benefici della tisana
- Tisane dimagranti efficaci: guida alle tisane per dimagrire
- Quali sono le differenze tra tisane, infusi e decotti? La guida pratica
- Tutte le ricette e le indicazioni per le tisane drenanti: utili contro la ritenzione idrica, ma non solo!
- Tisane detox a base di erbe
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.