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Turri Superiore diventa l’unico ecovillaggio in Liguria grazie ai volontari

Ai piedi delle Alpi liguri, In una piccola valle solcata dal torrente Bevera, sorge Torri Superiore, un borgo medioevale che nel corso del XX secolo si è progressivamente spopolato ed è caduto in degrado, ma che oggi è diventato l’unico ecovillaggio in Liguria grazie alla passione e al lavoro di alcuni volontari .

Turri Superiore diventa l’unico ecovillaggio in Liguria grazie ai volontari

Tutto sembrava perduto e in rovina: non più il vociare delle persone tra i vicoli, le terrazze agricole rimaste deserte, le sole torri cadenti a dimostrare la grandezza del passato. Una decadenza inaccettabile per un gruppo di ecovolontari, che all’inizio degli anni ’90 ha fondato l’Associazione culturale Torri Superiore ed ha avviato le lunghe trattative per l’acquisto delle case, al fine di trasformare il fatiscente insediamento in un originale ecovillaggio, con una piccola comunità residente ed un centro culturale.

I restauri, avviati dal 1997, seguono un attento piano ispirato ai principi della bioedilizia, che prevede la conservazione e riqualificazione dei caratteri medievali della struttura attraverso l’uso di materiali naturali ed ecocompatibili (pietra naturale locale, calce per gli intonaci e le pitture murali, sughero e fibre di cocco come isolanti). Piccole ditte locali hanno svolto i lavori grazie anche al fondamentale contributo di gruppi di volontari provenienti da tutto il mondo.

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Dopo tanti sforzi, il sogno green si è avverato: nel 2012 è stata ultimata la struttura ricettiva e 21 abitazioni private su 22 sono tornate ad essere completamente funzionali. La comunità residente a Torri Superiore conta oggi su circa 20 membri permanenti, che si definiscono come persone di vari Paesi impegnate in un progetto comune di ricostruzione, educazione e vita responsabile a basso impatto ambientale. Gli abitanti si riuniscono una volta alla settimana e prendono le decisioni col metodo del consenso, che si fonda sulla responsabilità di tutti i membri del gruppo ed evita le spaccature che possono minare il clima di fiducia reciproca.

Un altro mondo pare davvero possibile in questo piccolo borgo, che fino a pochi anni fa era semplicemente un luogo fantasma. L’eco-villaggio è oggi aperto al turismo e all’ospitalità ed è sede di corsi, seminari programmi di educazione ambientale e altre attività culturali. Iniziative gestite dalla Società cooperativa Ture Nirvane, che dà lavoro ad alcuni residenti, applica pratiche di mutualità interna e verso terzi e partecipa ad un programma regionale sulla responsabilità sociale delle imprese per la redazione del bilancio sociale.

Il borgo e l’eco-villaggio formano ormai un’unità inscindibile. Tutti i residenti della comunità seguono le attività quotidiane che si svolgono a Torri: dall’organizzazione di eventi alle feste, dalla gestione e coordinamento dei cantieri di restauro allo sviluppo dei programmi di agricoltura e permacultura (che al momento prevedono una piccola produzione di olio d’oliva, l’autoproduzione per il proprio consumo di frutta e verdura, l’allevamento di galline, la gestione di due asini e la cura di alcuni alveari).

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La vita comunitaria di questo originale ecovillaggio in Liguria ruota intorno all’obiettivo fondamentale della sostenibilità ambientale. Sono stati così messi a punto alcuni progetti pilota che mirano alla transizione verso un futuro eco-compatibile, che hanno portato alla realizzazione di un compost toilet a secco, di un piccolo bacino di lagunaggio per il trattamento delle acque grigie, di una cucina solare e di una pompa a colpo d’ariete, che non utilizza l’elettricità. Il programma dei corsi “Vivere la transizione”, inoltre, offre di continuo conoscenze utili a mettere in pratica i principi della sostenibilità ecologica e sociale.

All’interno del borgo si percepisce ovunque quel sentimento che ha portato alla sua rinascita: l’amore e il rispetto per l’ambiente. Al di là delle attività di restauro, ricordiamo che all’interno delle case vengono utilizzate solo pitture ecologiche, mentre tutti i serramenti sono in legno sostenibile. L’acqua calda proviene dai pannelli fotovoltaici (che forniscono gran parte dell’energia elettrica anche al centro culturale), mentre gli impianti di riscaldamento sono a bassa temperatura sia nella struttura recettiva che in alcune abitazioni private, dove comunque non vengono mai superati i 18° C. Oltre alle compost toilet (in funzione all’esterno), vi è inoltre anche un piccolo impianto di fitodepurazione per un’unità abitativa privata.

Naturalmente, in questa realtà idilliaca non poteva mancare una particolare attenzione all’alimentazione. Troviamo così svariati orti e frutteti ispirati ai principi della permacultura, che garantiscono prodotti sani e freschi, nonché molte produzioni fatte in casa, come quelle dell’olio d’oliva, del pane, del miele, della pasta fresca, dello yogurt, del gelato, delle marmellate, delle tisane di erbe locali ecc. In ogni caso, poi, il cibo acquistato è in gran parte biologico e di provenienza locale o almeno nazionale, mentre sono completamente banditi gli alimenti surgelati, precotti o geneticamente modificati.

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Per quanto riguarda il riciclo, tutti gli scarti alimentari sono destinati al compostaggio o al nutrimento degli animali e la raccolta differenziata è ovunque. Sul fronte della mobilità sostenibile lo sforzo riguarda invece l’incentivazione all’utilizzo del trasporto pubblico anche per gli ospiti (vi sono solo 5 automobili per 20 residenti), senza dimenticare la ricchezza dei 2 asini che vengono impiegati per gli spostamenti da e per le campagne.

A Torri si punta comunque a fare sempre di più: gli obiettivi futuri riguardano l’incremento dei pannelli fotovoltaici, l’aumento della quantità di cibo prodotto con metodi permaculturali e sostenibili e la riduzione al minimo dei rifiuti.

Se da quanto scritto avete tratto l’impressione di una realtà chiusa in se stessa e avulsa dal resto dal mondo vi sbagliate però di grosso: Turri Superiore è la sede locale della rete Global Ecovillage Network un servizio informativo ed educativo a livello mondiale che fornisce sostegno agli eco-villaggi, ed è inoltre membro fondatore della Rete Italiana Villaggi Ecologici, un network che riunisce tutte le più significative esperienze di vita comunitaria ed ecologica a livello nazionale.

Dal 2004 l’attività ricettiva dell’eco-villaggio è certificata da ICEA e fa parte della rete AIAB, mentre lo stesso borgo rientra nel progetto “Turismo di valore” promosso dalla Legacoop Liguria.

Dopo aver ospitato per molti anni campi di volontariato internazionale in collaborazione con Legambiente, un’esperienza che ha permesso a centinaia di persone di dare il proprio contributo al restauro del borgo, ancora oggi Turri Superiore offre due opzioni per gli interessati alla vita di questo centro: il volontariato a tempo pieno (solo nei mesi estivi) per aiutare nella gestione della casa per ferie, e la vacanza lavoro (possibile tutto l’anno) per dare il proprio contributo part-time a tutte le attività dell’eco-villaggio, con sistemazione in camerata e il pagamento di 15 euro al giorno.

Questo antico insediamento medievale ha ormai scacciato l’incubo dell’isolamento e dell’abbandono, grazie all’impegno e alla forte volontà di una comunità che si è riunita intorno al valore fondante della sostenibilità ambientale.

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 da Rossella Vignoli

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