Ambiente

Truck sharing: come condividere il camion e spedire merce con basso impatto ambientale

Non è un paradosso che i mezzi pesanti in viaggio sulle autostrade, dopo aver scaricato le merci, compiano il viaggio di ritorno vuoti, intasando il traffico e inquinando l’ambiente, con perdita di tempo e denaro?

Truck sharing: come condividere il camion e spedire merce con basso impatto ambientale

Il truck sharing nasce dall’idea di ottimizzare i viaggi dei TIR, riempiendo tutti gli spazi vuoti all’interno dei mezzi e caricandoli per i percorsi di ritorno, permettendo così di ridurre il traffico, diminuire l’inquinamento, consentire sensibili risparmi per i privati e le aziende che spediscono merci, nonché maggiori guadagni per gli autotrasportatori.

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Come attivare il truck sharing? Le modalità sono piuttosto semplici. Dopo aver calcolato lo spazio libero a disposizione di terzi del camion, basterà ricercare tramite annunci on line o sui giornali gli utenti interessati alle spedizioni delle merci, fornendo tutti i contatti necessari e prendendo atto delle questioni legali riguardanti le responsabilità e i costi di assicurazione.

Una volta negoziato il prezzo con la valutazione di tutti i fattori in gioco, ecco che tutto è pronto per il caricamento delle merci nel luogo e nel giorno prefissati, non dopo aver fornito tutte le informazioni necessarie (ora e data della consegna) e preso i dati utili per la comunicazione di eventuali inconvenienti o ritardi.

Anche in Italia, dove purtroppo il 90% delle merci viaggia ancora su gomma, sono disponibili oggi numerosi siti dedicati al truck sharing.

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Su truckpooling.it, un nuovo servizio in grossa crescita, gli utenti compilano un modulo e  possono facilmente scegliere il miglior servizio per le esigenze della loro spedizione. E’ possibile confrontare gratuitamente tempi e costi dei vari corrieri e organizzare la spedizione dei propri pacchi in pochi click: vi è anche un sistema di feed-back e recensioni che ricorda quello di eBay e che premia i soggetti più professionali ed affidabili. Un giovane nuorese laureato in Economia, Francesco Murru, ha invece creato un sito tutto gratuito, sendilo.it, dove gli autotrasportatori offrono on line lo spazio vuoto all’interno dei loro mezzo a prezzo scontato, mentre aziende e privati hanno modo di inserire le loro richieste di spedizione in modo dettagliato.

Le domande affluiscono nella banca carichi presente in rete, dove gli autotrasportatori possono visualizzarle per poi offrire le loro tariffe migliori. Il pagamento per il viaggio, tramite bonifico bancario o paypal, viene poi corrisposto al camionista al momento della consegna della merce.

Non più quindi viaggi inutili, ma nuove possibilità di spedizioni a buon prezzo, con meno corse dei mezzi pesanti e la riduzione delle emissioni nocive. Senza dimenticare, però, che la più proficua lotta all’inquinamento si realizza col graduale passaggio del trasporto merci dalla gomma alla rotaia.

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Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 da Rossella Vignoli

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