Piante e fiori

Scopriamo il castagno, un grande albero imponente e longevo, molto usato per i suoi frutti

Scoprite tutto sul Castagno una pianta che per secoli ha rappresentato una preziosa fonte alimentare per le popolazioni rurali.

Scopriamo il castagno, un grande albero imponente e longevo, molto usato per i suoi frutti

Il castagno è una stupenda pianta che colpisce per la maestosità della sua chioma e della sue dimensioni. Questo albero può raggiungere addirittura i 30 metri di altezza e ha una vita lunghissima, non sono rari gli esempi di castagni pluricentenari.

Questa pianta molto comune in tutti i boschi italiani ha rappresentato per secoli una primaria fonte alimentare grazie alle notevoli proprietà nutritive dei suoi frutti e della farina che vi si ricava.

Scoprite, allora, tutto sul castagno, su come coltivarlo e i suoi usi.

L’origine del castagno

ll castagno è una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae che include anche il faggio e la quercia.

Tra le specie più diffuse vi sono:

  • Castanea sativa ovvero castagno europeo presente in Italia, in tutta l’Europa meridionale e in parte del Nord Africa.
  • Castanea crenata, varietà che cresce in maniera spontanea in Giappone
  • Castanea mollissima blume, pianta originaria della Cina
  • Castanea dentata Bolk, specie originaria degli Stati Uniti Orientali ma ormai poco diffusa

La Castanea sativa e la Bolk sono piante che possono raggiungere notevoli dimensioni mentre la Crenata e la Mollissima  sono decisamente più piccole.

Le caratteristiche del castagno

L’albero europeo è una pianta che colpisce per le sua maestosità, raggiunge i 25-30 m d’altezza, ed è molto longeva può oltrepassare i 100 anni di età. Cresce allo stato selvatico in zone dove si registra un clima invernale non troppo rigido ed estati calde.

  • Fusto: è ramificato nella parte superiore, la chioma è di forma rotondeggiante, le foglie hanno un margine seghettato, sono di colore verde intenso e sono caduche.
  • Frutto: la castagna che può anche essere chiamata marrone a seconda della varietà di pianta. Tale frutto è racchiuso in un involucro spinoso detto riccio, che si apre una volta raggiunta la maturità. La produzione di castagne e marroni non è costante ma varia molto in base alle annate.

castagno

  • Habitat. È coltivata in zone collinari e montuose tra i 300 e 1000-1200 m caratterizzate da un clima temperato con inverni non troppo rigidi ed estate calde. Presenta comunque un’ottima resistenza e può sopravvivere a temperature invernali anche sotto zero.

Il colore del Castagno

L’albero si distingue per la sua imponenza e per il bel colore verde intenso delle sue foglie. Durante l’autunno, il colore verde lascia il posto a varie tonalità di giallo, arancione e rosso.

La corteccia è invece di colore bruno-rossastro.

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Il Castagno è un sempreverde?

Questa albero non è un sempreverde, in quanto le sue foglie sono caduche e al termine dell’estate iniziano ad assumere meravigliose tonalità che variano dal giallo oro al rosso per poi cadere.

Fioritura del Castagno

Si tratta di una specie monoica, in cui sono presenti sia fiori maschili che femminili. Sono bianco-rosa, di forma allungata e possono raggiungere i 20 cm. Producono un nettare dolce e abbondante che permette di ricavare il prezioso miele di castagno. I fiori maschili sono più numerosi, presenti su tutta la lunghezza di amenti eretti, ad eccezione della base. I fiori femminili sono invece raccolti in piccoli mazzi di 2-3, e spuntano solo alla base di queste pannocchie.

La fioritura è abbondante, ma di breve durata: da inizio giugno a fine luglio, a seconda del clima e dell’altitudine.

La coltivazione del Castagno

Questa pianta cresce spontaneamente in tutta Italia ma è possibile coltivarla in giardini e parchi di ampie dimensioni. In genere è preferibile piantare più alberi di castagno a distanza di 6-7 m uno dall’altro.

Questo albero predilige terreni pianeggianti o lievemente pendenti acidi o subacidi con un pH inferiore a 6,8. Quando si piantano questi alberi è preferibile evitare orientamenti a est o a nord.

Nei primi anni di vita delle piante è importante concimare spesso il terreno con fosforo e potassio e d’estate innaffiare ogni 20 giorni.

La crescita dell’albero di Castagno

Sono piante che crescono velocemente e, grazie alla loro longevità, possono raggiungere notevoli dimensioni. Sono diffusi nelle boschi e nei parchi cittadini, ma non sono adatti ai giardini se non sono di ampie metrature.

castagno

I Castagni monumentali

Alcuni esemplari vivono centinaia di anni e in Italia ci sono degli alberi più antichi e storici, detti monumentali, dall’importante valore storico e culturale.

Tra questi si ricordano:

  • Lo Tsahagnèr de Derby a La Salle in Valle D’Aosta con un’età di circa 400 anni
  • Tabudiera grossa a Mello in Piemonte, pianta di circa 250 anni d’età
  • Castagno della Nave a Mascali, alle pendici dell’Etna si presume abbia più di 1000 anni.
  • Castagno dei 100 cavalli a , potrebbe avere

La moltiplicazione del Castagno

La moltiplicazione avviene per semina nonostante questa pianta produca dei polloni, ovvero dei rami utilizzati dai floricoltori per la riproduzione per talea che si sviluppano dal tronco o dalle radici.

I polloni tendono, infatti, a deperire rapidamente. L’impollinazione è assicurata dal vento.

Gli usi del Castagno

Dall’antichità fino agli anni ‘50 è stato ampiamente coltivato per scopi alimentari in quanto il suo frutto e la farina che se ne ricava ha rappresentato una fonte alimentare primaria per le popolazioni della zone montane e prealpine.

Il pane ricavato dalla farina di castagne era nel passato il cibo principale di molti contadini dell’Italia settentrionale, tanto da essere chiamato il ‘pane dei poveri’.

Le castagne e i marroni

Le castagne sono il frutto dell’albero, ed in botanica sono degli acheni, avvolti da una membrana simile al cuoio, il pericarpo, di color marron.

Oggi castagne e marroni hanno perso la loro centralità nella dieta di molte popolazioni, ma restano comunque un frutto a cui è difficile rinunciare soprattutto con l’arrivo dei primi freddi.

castagno

Spesso poi si usa indistintamente, ma queste in realtà sono molto diverse tra loro.

Differenza tra castagne e marroni

Vediamo le differenze.

  • Castagne: sono il frutto della pianta selvatica, sono più piccole e presentano una forma schiacciata. All’interno di un riccio è possibile trovare 7 castagne. Allo stesso tempo sono meno saporite e hanno una pellicola più difficile da rimuovere.
  • Marroni: frutti di un ibrido coltivato, derivato dall’innesto di varie specie di castagni. Nel riccio se ne trovano non più di 3 marroni. Sono tondeggianti e più saporite e hanno una pellicola più facile da rimuovere.

La farina di castagne

Oggi l’utilizzo della farina di castagne è limitata alla produzione di dolci tipici come il castagnaccio o torte a base di castagne e cioccolato perfette per una colazione o merenda autunnale.

Se vi interessano delle ricette alle castagne, scoprite le nostre:

La confettura di castagne e i marron glacé

Le castagne vengono inoltre utilizzate per la creazione di una deliziosa marmellata, oltre che per la produzione di squisiti marron glacé.

Il miele di Castagno

Quello di castagno è un miele monoflora. Presenta un colore marrone, consistenza legnosa e corposa, e un retrogusto  amarognolo. Si cristallizza lentamente e grossolanamente.

È un’eccellente fonte di vitamina B vitamina C, proteine, sali minerali, calcio e ferro, macronutriente molto importante e spesso carente nei bambini e nelle donne in età fertile o in gravidanza e allattamento.

Questo miele ha inoltre un’ottima capacità antiossidante che scaturisce dalla notevole presenza di acido fenolico e presenta buone proprietà emollienti e lubrificanti, che lo rendono adatto a essere usato in caso di infezioni alle vie respiratorie.

La presnza di oligoelementi come potassio, manganese e magnesio aiutano a migliorrea e accelerare la circolazione sanguigna. È quindi particolarmente indicato in caso di vene varicose o sensazioni di gambe pesanti, ma anche nel trattamento delle emorroidi. Se ne consigliano 2 cucchiaini al mattino e alla sera.

Molto usato da solo o nella preparazione di dolci, il miele di castagno è ottimo anche nei piatti salati. e per accompagnare i formaggi molto grassi a pasta molle. Fate attenzione a non abusarne, anche se il miele non è vietato ai diabetici.

Grazie alla sua concentrazione di minerali è utile anche per migliorare il funzionamento dell’apparato digerente, in particolare del fegato e dello stomaco.

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Il legno di Castagno

Il castagno è un legno pregiato, molto leggero che, grazie alla sua eccellente resistenza agli agenti atmosferici, viene spesso impiegato per la realizzazione di infissi o per la creazione di arredamento da giardino o esterni.

Il Castagno in erboristeria

In erboristeria è possibile acquistare i gemmoderivati di questa pianta, utili per:

  • migliorare la circolazione sanguigne al fine di prevenire capillari rotti, vene varicose e flebiti
  • lenire gli stati infiammatori della via respiratorie anche in caso di tosse e febbre
  • regolarizzare la funzione intestinale.

 

Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2023 da Rossella Vignoli

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Annabella Denti

Nata a Como e laureata in Lingue e Letterature Straniere entra nel mondo del web in Italia quando era solo agli esordi. Dopo un Master in Comunicazione, è diventata Digital Marketing Consultant e oggi collabora per diversi siti. Esperta e appassionata di yoga,  ama la lettura e lunghe passeggiate nella natura con i suoi cani.

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