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Tutto sulla marmotta

Scopriamo questo timido animale di alta montagna che si vede solo d'estate

Scopriamo tutto sulla marmotta, un roditore tipico delle zone di alta montagna, che è possibile ammirare solo d’estate, perché trascorre l’inverno in letargo.

Tutto sulla marmotta

Che animale è la marmotta

Questo piccolo ma simpatico roditore d’alta montagna è molto particolare: ha un carattere socievole e una vita sociale strutturata.

Lo troviamo in varie regioni montane di Europa, in particolare Italia, Francia e Carpazi, e Nord America, ed è un genere di roditore appartenente alla famiglia degli Sciuridi. Ne esistono 15 specie diverse, che si distinguono per le loro caratteristiche fisiche e la distribuzione geografica.

La caratteristica principale è il manto folto e la corporatura tozza, che aiuta a resistere alle rigide condizioni climatiche delle zone montane in cui vive. Lungo circa 60-80 cm (coda compresa), pesa fino a 8 kg, è dotato di denti incisivi più sviluppati per rosicchiare il cibo, e di zampe con 4 dita munite di artigli per afferrare bene.

Ha una caratteristica postura eretta in cui sembrano ‘in piedi’ sulle zampe posteriori, da dove osservano il territorio, e scrutano meglio eventuali nemici, emettendo il classico fischio d’avvertimento al suo gruppo.

Qui trovate una tabella riassuntiva sulle sue caratteristiche fisiche:

Lunghezza 40-60 cm
Lunghezza coda 10-20 cm
Peso fino a 8 kg
Mantello Manto folto di color marrone bruciato
Caratteristiche Denti incisivi più sviluppati perché roditore
Zampe con 4 dita munite di artigliFischio ripetuto di avvertimento
Posizione eretta

La marmotta vive in famiglia

Questo mammifero è un animale sociale, infatti preferisce vivere in colonie, solitamente composte da una dozzina di esemplari. Anche se può anche trovarsi da solo nella sua tana, scavata nel terreno.

Nel gruppo spiccano una femmina dominante, un maschio dominante ed i loro piccoli. Questa struttura gerarchica aiuta a mantenere l’ordine e la stabilità all’interno della gruppo.

Che cosa fa la marmotta

Questo animale preferisce le altitudini elevate, dove la vegetazione è bassa e non compaiono più alberi. Ama infatti prendere il sole, spesso disteso su una pietra calda, e cercare piccole piantine, erbe ed insetti per cibarsene e ricoprire la sua tana, scavata nel terreno.

Appena le temperature scendono, solitamente nel mese di ottobre, comincia la sua ibernazione. Si addormentano nella tana, scavata nel terreno, per essere il più possibile invisibile dall’esterno.

Si risvegliano solo ad aprile, quando cominciano le miti giornate di primavera.

Vive in colonie composta da diverse famiglie, in cui una è dominante. I suoi piccoli (da 2 a 6 per cucciolata), nascono a giugno, ma sono tenuti al riparo dai pericoli nella tana, anche se in piena estate è possibile vederli giocare sui prati.

Anche gli adulti giocano, ma possono anche bisticciare e, a volte, combattono ferocemente per il territorio.

Come va in letargo la marmotta

Prima di tutto la marmotta è impegnata a metter su peso e grasso di trascorrere a digiuno all’incirca 6 mesi dormendo. Per questo mangia molto durante l’estate: erbe e piante, vermi, lumache ed insetti che trova nelle lunghe giornate di sole estivo.

Poi è il momento di fare allestire la tana per il freddo. Da settembre comincia a tagliare l’erba, farla asciugare al sole per foderare la stanza in cui dormirà tutta la famiglia.

In ottobre, ai primi freddi, tutta la famiglia si ritira nella camera principale della tana e comincia il lungo letargo. Il battito cardiaco rallenta ed il respiro diventa molto lento. Durante l’inverno, in realtà, si risveglia 4-5 volte per andare in bagno, creato in una piccola stanza accanto alla camera in cui dorme. Si orienta bene nell’oscurità della tana grazie alle vibrisse, come quelle dei gatti, che, la aiutano a trovare la strada e percepire gli ostacoli.

All’inizio di aprile, esce dalla tana, piuttosto dimagrita, per i lunghi mesi passati senza cibo. Spesso c’è ancora molta neve e l’erba è lontana ed i pericoli arrivano anche dalle aquile affamate.

Dove vive la marmotta in Italia

Queste creature hanno una vita media di 13-15 anni in natura, che arrivano fino a 20 anni in condizioni di cattività. In Italia è facile incontrarle nelle zone di alta montagna dell’arco alpino e della Maiella.

A lungo considerata un animale a rischio, è stata oggetto di ripopolamento negli anni ’60, poiché in molte zone era stata sterminata per via della sua pregiata pelliccia e per il grasso, che veniva usato per lenire i doloria articolari. La marmotta alpina conta oggi diverse centinaia di migliaia di individui in Italia, ed è in leggero aumento. Ne è vietata la caccia ed è una razza protetta.

Che cosa mangiano le marmotte

Sono animali erbivori e si nutrono principalmente di erbe alpine, fiori di montagna, radici e foglie, anche se non disdegnano piccoli ragnetti e insetti, e anche delle uova di piccoli animali, che trova sul terreno. E trascorrono gran parte della giornata impegnate nella ricerca e nel consumo del cibo.

Quali sono i nemici delle marmotte

I principali predatori sono aquile e volpi. Si tratta di un animale sempre all’erta. Non appena si presenta un pericolo, avverte la colonia con fischi: uno breve significa che c’è un’aquila reale che appare all’improvviso, un fischio ripetuto sta a significare un pericolo più lontano, come una volpe… o l’uomo!

Curiosità sulla marmotta

Questo roditore ha alcuni comportamenti curiosi come emettere un caratteristico fischio di allerta, che serve per avvisare il gruppo di potenziali pericoli.

Negli Stati Uniti è il simbolo di una tendenza meteo: la sua comparsa in superficie il 2 febbraio (Groundhog Day) in un momento in cui fa ancora freddo ed è inverno, viene interpretato come un presagio di un periodo di tempo caldo e sereno.

Dal 1887 il giorno della marmotta coincide con la ricorrenza cristiana della Candelora, che si celebra 40 giorni dopo Natale, e ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio. Nel tempo i preti donavano alla popolazione delle candele benedette che illuminassero le ultime ore buie dell’inverno. In Germania la credenza associava la ricorrenza alla fine del letargo dei ricci. Dalla Germania si diffuse negli USA con i flussi d’immigrati e fu la marmotta al posto del riccio a prevedere la fine della stagione fredda.

In particolare è  diventata la tana della marmotta Phil, a Punxsutawney, in Pennsylvania, a venire osservata (negli USA in diretta streaming) il 2 febbraio per capire se sarà la fine dell’inverno.

Perché si dice sei una marmotta

Questi animali sono famosi per la loro capacità di ibernazione. In effetti, durante il periodo invernale riducono notevolmente il loro metabolismo e in pratica ‘dormono’ per lunghi mesi nella loro tana. Hanno elaborato questa strategia per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni.

Il tipico letargo prolungato di questo roditore per estensione indica una persona pigra e dormigliona  Essere una marmotta significa anche esser lenti, persone che si incita all’azione con espressioni come: muoviti marmotta!

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Foto di Isa Macouzet su Unsplash

Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2024 da Rossella Vignoli

Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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