Bici

Vélib è il bike sharing di Parigi

Il migliore ed il primo sistema al mondo di condivisione delle bici è nato a Parigi

Vélib è il bike sharing di Parigi. Se nelle grandi città europee è questa la nuova frontiera del trasporto urbano, nella Ville Lumière è arrivato anni fa. Solo negli ultimi anni altre capitali hanno istituito programmi di bike condivisione bici per muoversi in città in maniera sostenibile. Dopo Amsterdam, altre hanno seguito ‘a ruota’,  Barcellona, Berlino, perfino Roma…

Vélib è il bike sharing di Parigi

Ma la regina europea del trasporto urbano su due ruote è sempre Parigi, che con Vélib ha realizzato un ambizioso programma che prevede 20.000 biciclette messe a disposizione di tutti i cittadini prelevabili in 14.000 stazioni ad hoc da usare mezzo di trasporto soprattutto per spostamenti a breve-medio raggio. Vediamo nel dettaglio di che si tratta.

Vélib è il bike sharing di Parigi

Uno dei modi per visitare Parigi in modo sostenibile è usare Vélib Métropole, un sistema capillare di stazioni dove prelevare una bici a pagamento e girare la città.

Questo sistema di bike sharing di Parigi e di altri comuni limitrofi. Si tratta di un servizio molto popolare e diffuso, che offre un’alternativa pratica ed ecologica per spostarsi in città. Il sito di riferimento è velib-metropole.fr

Come funziona Vélib

Si può usare  la bici solo se si è sottoscritto un abbonamento, da fare presso le stazioni Vélib, ma anche online. Esistono diverse opzioni di abbonamento: a breve termine (1 giorno o 7 giorni) o a lungo termine (1 anno). Si accede tramite l’app mobile Vélib’.

Una volta fatto l’abbonamento, è possibile prelevare una bicicletta da una qualsiasi stazione. Basta seguire le istruzioni sul terminale della stazione o sull’app mobile.

Si può utilizzare la bicicletta per il tempo desiderato, entro i limiti del proprio abbonamento. I primi 30 minuti di corsa sono gratuiti con l’abbonamento sia mensile che annuale, e dopo si applicano tariffe a tempo crescente, ma è più conveniente quello annuale di quello a breve termine.

Al termine della corsa, si restituisce la bici n una qualsiasi stazione Vélib’ che abbia posti liberi. Bisogna assicurarsi che la bicicletta sia correttamente agganciata alla stazione per non continuare a pagare.

Quali sono i tipi di biciclette di Vélib

Il programma parigino propone due tipi di biciclette:

  • Bicicletta muscolare: le bici classiche che hanno il vantaggio di essere più leggere e agili
  • Biciclette elettrica, dotate di un motore elettrico e rende più agevole affrontare salite e lunghe distanze che a Parigi sono la norma. Le e-bike hanno un costo aggiuntivo per ogni corsa.

Quali sono i vantaggi di Vélib

Questa rete di bike sharing è un’opzione di spostamento a breve-medio raggio molto interessante per i cittadini di Parigi poiché è:

  • Ecologica: è un’alternativa sostenibile all’automobile, contribuendo a ridurre le proprie emissioni di CO2
  • Pratica: il modo più rapido e comodo per spostarsi in città su brevi distanze, evitando traffico e i problemi di parcheggio
  • Economica: per gli spostamenti brevi può essere una soluzione più economica e veloce rispetto alla metro, all’autobus e all’auto
  • Flessibile: poiché è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7
  • Diffusa: è presente un’ampia rete di stazioni distribuite in tutta la città e nei comuni limitrofi

Quali sono gli svantaggi di Vélib

Il sistema ha certamente dei problemi, per prima cosa non sempre è facile trovare una bicicletta disponibile, soprattutto nelle ore di punta o in zone molto frequentate. Analogamente, può essere difficile trovare un posto libero per restituirla.

Altro problema è che spesso le biciclette non sono in buone condizioni, e sono soggette a furti e atti vandalici.

Una delle critiche più popolati riguarda il costo, dopo i primi 30 minuti di utilizzo, che diventa molto più elevato, rendendo il servizio meno conveniente per le lunghe distanze. Anche le biciclette elettriche hanno un costo aggiuntivo. A questo, si affianca l’obbligo di sottoscrivere un abbonamento per utilizzare il servizio, cosa che rende poco conveniente l’opzione Vélib per i numerosi turisti che trascorrono in città pochi giorni.

Consigli per l’utilizzo di Vélib

  • Pianificare il percorso: Utilizzare l’app mobile Vélib’ per pianificare il percorso e verificare la disponibilità di biciclette e posti liberi nelle stazioni.
  • Verificare lo stato della bicicletta: Prima di prelevare una bicicletta, verificare che sia in buone condizioni di manutenzione, che i freni funzionino correttamente e che i pneumatici siano gonfi.
  • Utilizzare un casco: Per la propria sicurezza, è consigliabile utilizzare un casco.
  • Rispettare il codice della strada: Rispettare le regole del codice della strada e prestare attenzione al traffico.

Vélib’ è un servizio in continua evoluzione, con aggiornamenti e miglioramenti costanti. Informarsi sul sito ufficiale o sull’app mobile per le ultime novità e le tariffe aggiornate.

Quando nasce il sistema Vélib

Nato nel 2007 per il solo centro storico, il sistema di biciclette en libre-service si è esteso nel 2009 anche alla banlieu (la periferia). Il suo nome, Vélib, è l’acronimo delle parole francesi vélo, cioè ‘bicicletta‘ e libre ‘libero’, ovvero la libertà di muoversi pedalando in città.

Per affittare uno dei veicoli basta recarsi a una delle 1451 stazioni del centro città, poste a circa 300 metri di distanza l’una dall’altra. Il sistema è completamente automatizzato; basta recarsi alle stazioni per effettuare l’abbonamento con cui è possibile usufruire del servizio. Il noleggio si paga con la carta di credito: i primi trenta minuti sono gratuiti, poi il costo cresce esponenzialmente ogni mezz’ora.

Una volta raggiunta la propria destinazione, si lascia la bici alla stazione più vicina. Un servizio di furgoncini attivo tutto il giorno si occupa di distribuire i veicoli tra le varie stazioni in maniera omogenea.

Le critiche a Vélib

Il sistema non è comunque esente da critiche: nei punti di maggior transito a volte è difficile trovare una bicicletta, oppure una stazione libera dove restituirla. In più le biciclette sono “pesanti, poco areodinamiche e di colori tristi” ci confida Libero, studente italiano che a Parigi ha studiato un anno grazie al progetto Erasmus , “Però, una volta che ti sei abituato, diviene naturale come prendere l’autobus.

Lo stesso hanno pensato i parigini, grazie ad un’organizzazione certosina che è riuscita a entusiasmare anche i più diffidenti. Il Comune di Parigi è infatti molto soddisfatto della reazione favorevole dei propri concittadini: Anne Hidalgo, la vicesindaco di Parigi, ha dichiarato a BBC Mondo che l’iniziativa “è stata un successo”, ed ha annunciato la prossima costruzione di piste ciclabili per aiutare la circolazione in città. Durante il primo anno di attività, si sono registrate oltre trenta milioni di viaggi e più di 300 mila abbonati.

Il momento di maggior utilizzo dei veicoli è la notte: a Parigi gli autobus e la metro chiudono all’una, e le strade rimangono sgombre per i ciclisti.

Muoversi in bici presenta numerosi vantaggi: contribuisce ad alleviare il problema del traffico, diminuisce l’emissione di gas inquinanti e permette di riconquistare gli spazi urbani occupati dalle automobili.

E soprattutto può essere eletto a simbolo di una nuova filosofia di vita, di una nuova idea di convivialità: dopo decenni di auto ed autostrade, recuperare la bicicletta rappresenta la sfida di poter abitare il proprio spazio in maniera più umana, più slow, più vicino agli altri, anche in una metropoli come Parigi.

Tutto per la bici

Tante guide per portarvi in sicurezza e comodità ad usare la bici in città:

Ultimo aggiornamento il 13 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli

Luca Vivan

Scrittore e ricercatore, blogger, storyteller e sognatore. Essenzialmente uno scrittore che viaggia e ricerca. Ama scoprire e condividere. E' un acerrimo ottimista: le crisi sono opportunità per evolvere. Scrive per ViaggioVero, Tuttogreen, minube.it e altri siti, blog, progetti e fantasie. Cerca di essere presente laddove finiscono le parole.

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2 Commenti

  1. Non so se sia il sistema migliore del mondo.

    Ad Oslo, i residenti pagano 90 NOK (circa 12 eur) l’anno per un accesso altrimenti *completamente* gratuito. L’unico vincolo è di dover depositare la bici allo scoccare della terza ora dal suo prelevamento, ma una volta depositata la si può immediatamente riprendere, per un nuovo ciclo di tre ore.

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