Il wi-fi sui treni mette a rischio la salute?
Il wi-fi sul treno è comodo ma fa anche male alla salute. O almeno è quanto sostiene il Codacons, che ha presentato un esposto avarie Procure, ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute e all’ARPA, chiedendo la disattivazione del wi-fi su tutti i treni nelle tratte in cui si superano i limiti di legge. Inoltre chiede che si intervenga per far rispettare le soglie all’esposizione magnetica ed elettromagnetica.
L’associazione dei consumatori ha inviato la perizia anche a Trenitalia e Ntv per consentire alle 2 società di presentare eventuali osservazioni. Proprio sulla questione wi-fi e treni già il TAR del Lazio aveva discusso recentemente (11 ottobre) un ricorso del Codacons.
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Si ritiene infatti i cittadini non siano tutelati dai posibili pericoli che possono derivare dall’esposizione alle onde elettromagnetiche.
A seguito di misurazioni eseguite dal Codacons su un Frecciarossa (treno 9655) delle ore 19 tra Milano e Roma e sull’Italo 9940 delle ore 13,55 tra Roma e Milano, si sarebbero registrati superamenti anche del 272% dei limiti fissati per legge.
Questo è un fatto è ancora più grave, se si considerano i limiti più stringenti previsti dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC): rispetto a questi ultimi i valori sul Frecciarossa il superamento sale al 588%, mentre per Italo si arriverebbe addirittura al 6.800%.
Cifre che, se confermate, fanno paura.
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Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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